Qual è la differenza tra TAC e risonanza magnetica

da | Set 19, 2018 | Esami, Sanità Integrativa | 0 commenti

Nel corso della nostra vita capita di doversi sottoporre ad esami clinici e diagnostici di vario genere, per svariate ragioni, patologie e/o trattamenti. Rientrano in questa categoria due esami molto complessi, la TAC e la risonanza magnetica.

Essendo, di fatto, due esami diagnostici per immagini, TAC e risonanza magnetica vengono spesso confusi tra loro, ma nonostante le similitudini presentano alcune differenze che è importante conoscere

Proviamo a fare un po’ di chiarezza, illustrando le differenze tra TAC e risonanza magnetica, non prima di aver spiegato in cosa consistono questi due esami.

Cos’è la TAC o TC

La TAC, acronimo di Tomografia Assiale Computerizzata, è una tecnica di imaging che utilizza raggi X per ottenere immagini dettagliate trasversali del corpo umano o di altre strutture. 

Questa procedura combina dati radiografici raccolti da diverse angolazioni per creare immagini dettagliate, a sezioni trasversali, degli organi, ossa, vasi sanguigni e tessuti molli.

Questo tipo di esame è molto utile per la diagnosi e la valutazione di una vasta gamma di condizioni mediche, tra cui lesioni traumatiche, tumori, malattie vascolari, problemi ossei e molte altre patologie. 

Rispetto alle radiografie convenzionali, la TAC fornisce immagini più dettagliate, e può essere essenziale per aiutare i medici a pianificare trattamenti o interventi chirurgici.

Da TAC a TC

Il termine TAC, seppur molto diffuso ancora oggi, è in realtà obsoleto, sostituito ormai dalla sigla TC. Anche l’occhio meno attento noterà che quello che cambia, almeno nella sigla, è l’assenza della lettera A. In effetti, come spiegato prima, TAC è l’acronimo di Tomografia Assiale Computerizzata, quindi la lettera A sta per Assiale.

Bene, il termine assiale indica una caratteristica peculiare di questo esame all’inizio della sua applicazione in campo medico.

All’epoca, infatti, era possibile condurre una TAC lungo un solo asse, dividendo l’immagine in tante sezioni parallele tra di loro in senso perpendicolare al corpo esaminato.

In parole semplici, lo strumento utilizzato per realizzare la TAC poteva esaminare il corpo solo lungo un asse verticale, replicato in sequenza, fino alla fine.

Oggi non è più così. Le tecniche più moderne di tomografia computerizzata sfruttano una tecnica a spirale e il movimento del tavolo, superando il limite dell’acquisizione assiale.

A cosa serve la TAC o TC

Come visto, la TC è un’importante tecnica di imaging medico che consente di ottenere immagini dettagliate delle strutture interne del corpo umano

L’esame serve a diagnosticare e valutare una vasta gamma di condizioni mediche, consentendo ai medici di visualizzare con precisione gli organi, i tessuti molli, le ossa e altre strutture. 

Vediamo alcune delle principali applicazioni della TC:

  • diagnosi di lesioni e malattie: è ampiamente utilizzata per identificare lesioni traumatiche, tumori, infezioni, malattie vascolari e altre patologie. Fornisce immagini dettagliate che aiutano i medici a valutare la natura e l’estensione delle condizioni mediche;
  • pianificazione chirurgica: è spesso utilizzata per pianificare interventi chirurgici, consentendo ai chirurghi di visualizzare con precisione le strutture interne prima dell’operazione. Ciò può contribuire a migliorare l’efficacia e la sicurezza degli interventi chirurgici;
  • valutazione del cervello e del sistema nervoso: è utile per rilevare lesioni cerebrali, emorragie, tumori e altre condizioni del sistema nervoso. Può essere utilizzata in emergenze come gli ictus per determinare rapidamente la presenza di sanguinamento o altre anomalie;
  • esami di controllo e monitoraggio: può essere utilizzata per monitorare nel tempo l’evoluzione di condizioni mediche, come le dimensioni di un tumore durante il trattamento;
  • valutazione dell’addome e del torace: è efficace nella visualizzazione degli organi addominali e toracici, consentendo la diagnosi di patologie come tumori, aneurismi, calcoli renali e molte altre condizioni;
  • ricerca di traumi e fratture: è spesso utilizzata per identificare lesioni traumatiche, fratture ossee e danni ai tessuti molli dopo un incidente o un trauma;
  • guida alla biopsia: in alcuni casi, la TC può essere utilizzata per guidare procedure di biopsia, consentendo ai medici di prelevare campioni di tessuto per analisi.

Insomma, si tratta di un importante strumento diagnostico che fornisce immagini dettagliate e tridimensionali, contribuendo significativamente alla pratica medica moderna. Tuttavia, è importante utilizzarla in modo responsabile, limitando l’esposizione ai raggi X quando possibile e quando è giustificato clinicamente.

Cos’è la risonanza magnetica

La risonanza magnetica (RM) è una tecnica di imaging medico avanzata che utilizza campi magnetici e onde radio per ottenere immagini dettagliate delle strutture interne del corpo umano

Questa tecnica fornisce immagini anatomiche ad alta risoluzione, consentendo ai medici di visualizzare con precisione organi, tessuti molli, vasi sanguigni, articolazioni e altre strutture senza l’uso di raggi X.

Ecco come funziona il processo di risonanza magnetica:

  • campo magnetico: il paziente viene posizionato all’interno di un forte campo magnetico generato da un magnete superconduttivo;
  • impulsi di radiofrequenza: viene applicato un impulso di radiofrequenza che perturba temporaneamente l’orientamento dei nuclei di idrogeno presenti nel corpo;
  • segnali radio: quando l’impulso di radiofrequenza viene spento, i nuclei di idrogeno rilasciano energia sotto forma di segnali radio. Questi segnali vengono rilevati da antenne speciali all’interno del sistema di risonanza magnetica;
  • elaborazione delle immagini: i segnali rilevati vengono elaborati da un computer per creare immagini dettagliate delle strutture interne del corpo.

La risonanza magnetica è particolarmente utile per la visualizzazione di tessuti molli, come il cervello, il midollo spinale, i muscoli e le articolazioni. Le immagini ottenute possono essere tridimensionali e forniscono una visione dettagliata delle strutture anatomiche senza l’uso di radiazioni ionizzanti.

A cosa serve la risonanza magnetica

Come illustrato, la risonanza magnetica (RM) è una tecnica di imaging medico che fornisce immagini dettagliate delle strutture interne del corpo attraverso campi magnetici e onde radio, e rappresenta un’importante risorsa diagnostica, utilizzata per molteplici scopi, inclusi:

  • diagnosi di patologie neurologiche: è ampiamente impiegata per identificare e valutare condizioni neurologiche come tumori cerebrali, ictus, lesioni del midollo spinale, sclerosi multipla e altre malattie del sistema nervoso centrale;
  • imaging muscolo-scheletrico: è utile per diagnosticare lesioni e patologie dei tessuti molli, muscoli, tendini, legamenti e articolazioni. È spesso utilizzata per esaminare lesioni sportive, problemi articolari e disturbi muscolari;
  • valutazione vascolare: può essere utilizzata per studiare il sistema vascolare, inclusi vasi sanguigni principali e arterie. È particolarmente utile per rilevare ostruzioni o anomalie vascolari;
  • diagnostica addominale e pelvica: può offrire una visione dettagliata degli organi addominali e pelvici, aiutando nella diagnosi di condizioni come tumori, malattie renali, patologie ginecologiche e altro;
  • oncologia: è fondamentale nella stadiazione dei tumori, nella valutazione della risposta al trattamento e nella pianificazione di interventi chirurgici;
  • cardiologia: fornisce immagini dettagliate del cuore, dei vasi sanguigni e delle strutture circostanti. È utilizzata per valutare la funzione cardiaca, rilevare malformazioni e pianificare interventi chirurgici cardiaci;
  • monitoraggio di malattie croniche: può essere utilizzata per monitorare l’evoluzione di malattie croniche nel tempo, consentendo ai medici di valutare l’efficacia del trattamento e apportare eventuali modifiche alla gestione del paziente;
  • guida alle procedure chirurgiche e interventi: può essere utilizzata per guidare procedure di biopsia, interventi chirurgici e terapie focalizzate;
  • imaging pediatrico: è spesso preferita nei casi in cui l’uso di radiazioni ionizzanti (come nei raggi X) potrebbe essere problematico, soprattutto nei pazienti pediatrici.

Insomma, la risonanza magnetica ricopre una enorme importanza nella diagnosi medica, ma va eseguita con attenzione, perché non può essere fatta sempre

Chi non può sottoporsi alla risonanza magnetica

Non tutti possono sottoporsi a una risonanza magnetica (RM) a causa delle implicazioni del campo magnetico e delle onde radio utilizzate durante l’esame. 

Ecco alcune delle condizioni o situazioni in cui potrebbe essere necessario evitare o adottare precauzioni particolari prima di una risonanza magnetica:

  • pazienti con pacemaker: le persone con pacemaker o altri dispositivi medici impiantati possono avere limitazioni riguardo alla sicurezza della risonanza magnetica. Tuttavia, alcuni pacemaker moderni sono progettati per essere compatibili con la RM, ma è importante che il personale sanitario sia consapevole di tali dispositivi prima dell’esame;
  • presenza di clip metalliche o protesi: clip metalliche all’interno del corpo, specialmente in zone vitali come il cervello, possono rappresentare rischi durante una risonanza. Alcune protesi possono interferire con il campo magnetico o surriscaldarsi durante la procedura;
  • corpi estranei metallici: oggetti metallici all’interno del corpo, come schegge o frammenti metallici, possono rappresentare un rischio. La forza del campo magnetico può causare movimenti o lesioni; 
  • gravidanza durante il primo trimestre: solitamente si evita la risonanza magnetica durante il primo trimestre di gravidanza a causa delle preoccupazioni sulla sicurezza del feto. Tuttavia, in alcune situazioni cliniche, può essere considerata sicura con precauzioni appropriate;
  • difficoltà respiratorie gravi o condizioni instabili: pazienti con gravi difficoltà respiratorie o altre condizioni instabili potrebbero non essere in grado di sopportare la procedura prolungata della RM;
  • claustrofobia grave: individui con claustrofobia grave possono avere difficoltà a tollerare l’ambiente chiuso del tubo della risonanza magnetica. Alcuni centri offrono opzioni per aiutare pazienti claustrofobici, come sistemi di immagini a semiapertura o l’uso di sedativi;
  • allergie ai mezzi di contrasto: alcune persone possono essere allergiche ai mezzi di contrasto utilizzati durante la risonanza magnetica. È importante informare il medico se si ha una storia di allergie.

Prima di sottoporsi a una risonanza magnetica, è fondamentale discutere con il proprio medico di eventuali condizioni mediche preesistenti, interventi chirurgici, dispositivi impiantati o altre situazioni che potrebbero influire sulla sicurezza o sull’efficacia dell’esame. Il personale medico sarà in grado di valutare l’idoneità del paziente alla risonanza magnetica e prendere le precauzioni necessarie.

Quali sono le differenze tra TC e RM?

La tomografia assiale computerizzata (TC o TAC) e la risonanza magnetica (RM) sono entrambe tecniche di imaging medicale avanzate che forniscono immagini dettagliate delle strutture interne del corpo, ma presentano diverse differenze

Ecco alcune delle principali:

  • Principio Fisico:
    • la TC utilizza raggi X per creare immagini trasversali del corpo. Durante l’esame, il paziente è esposto a radiazioni ionizzanti;
    • la RM sfrutta campi magnetici e onde radio per ottenere immagini dettagliate. Non comporta l’uso di radiazioni ionizzanti.
  • Sensibilità ai Tessuti Molli:
    • la TC è particolarmente efficace nella visualizzazione di strutture come ossa, tessuti calcificati e strutture vascolari. Tuttavia, ha una minore sensibilità nei confronti dei tessuti molli;
    • la RM offre una risoluzione superiore dei tessuti molli, rendendola ideale per visualizzare il cervello, il midollo spinale, i muscoli, i tendini e altre strutture simili.
  • Mezzo di contrasto:
    • la TC utilizza spesso mezzi di contrasto a base di iodio per evidenziare determinate strutture o lesioni;
    • la RM può utilizzare mezzi di contrasto a base di gadolinio per migliorare il contrasto tra i tessuti, specialmente nelle immagini di vasi sanguigni e lesioni.
  • Tempo dell’Esame:
    • la TC è generalmente più veloce e richiede meno tempo per acquisire le immagini;
    • la RM può richiedere più tempo, soprattutto se si desiderano immagini più dettagliate. La durata può variare a seconda del tipo di esame.
  • Applicazioni Cliniche:
    • la TC è spesso utilizzata per la valutazione di lesioni traumatiche, la visualizzazione di tessuti duri (come ossa) e la ricerca di patologie addominali e toraciche;
    • la RM è ampiamente utilizzata per lo studio dei tessuti molli, inclusi cervello, midollo spinale, muscoli e articolazioni. È preferita per la diagnosi di patologie neurologiche e muscolo-scheletriche.
  • Controindicazioni:
    • la TC può essere controindicata in gravidanza, e l’esposizione ai raggi X è una preoccupazione, specialmente in pazienti più giovani;
    • la RM può essere utilizzata in gravidanza, ma solitamente si evita durante il primo trimestre. È sicura per pazienti con allergie ai mezzi di contrasto contenenti iodio.

La scelta tra TC e RM dipende dalla condizione clinica specifica, dall’area del corpo da esaminare e dalle informazioni richieste dal medico. In molti casi, i due tipi di imaging possono essere complementari e utilizzati in modo sinergico per ottenere una valutazione più completa.
Sarà il medico a stabilire come procedere.

TAC e Risonanza Magnetica nel Piano Sanitario FASDA

Pre gli iscritti al Fondo FASDA, il Piano Sanitario prevede la copertura delle spese per le seguenti prestazioni extraospedaliere.

Rientrano in questa fattispecie anche esami diagnostici come la TAC e la risonanza magnetica.

Per maggiori informazioni, ti consigliamo di contattare il numero verde 800-009632.

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.

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