Tutti amano l’estate, in inverno si contano i giorni che ci separano finalmente dall’arrivo della “bella stagione” e delle tanto agognate vacanze estive, eppure in questo periodo c’è un elemento di disturbo: il caldo.
Le ondate di calore che si registrano nei mesi estivi sono sempre più intense, e sappiamo tutti quanto possano essere pericolose, in particolare per alcuni soggetti più a rischio, come gli anziani, le donne incinte, i bambini, le persone affette da patologie cardiache.
Con la pandemia, si è aggiunta una nuova categoria di soggetti a rischio, come evidenziato da alcuni studi e segnalato dal Ministero della Salute, ovvero chi ha sviluppato una sindrome post Covid, altrimenti nota come long-term COVID-19.
Di conseguenza, è stato necessario aggiornare le linee guida per proteggersi dal caldo, per adattarle al particolare contesto dell’epidemia Covid-19.
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Il caldo e il Long-term COVID-19
Secondo quanto rilevato da alcuni studi internazionali, i soggetti che hanno sviluppato il long-term COVID-19, ovvero il persistere dei sintomi della malattia a distanza di mesi dall’infezione, presentano una minore tolleranza al caldo estivo.
Questa forma di COVID è caratterizzata da sintomi quali difficoltà di respiro e tosse, o altri disturbi come palpitazioni, debolezza, febbre, disturbi del sonno, vertigini, delirium (nelle persone anziane), difficoltà di concentrazione, disturbi gastrointestinali, ansia e depressione.
Per questo motivo, il Ministero della Salute ha predisposto una infografica contenente alcuni consigli per proteggersi dal caldo durante l’epidemia COVID-19.
I consigli del Ministero della Salute per proteggersi dal caldo
I consigli forniti dal Ministero per proteggersi dal caldo durante l’epidemia COVID-19 sono i seguenti.
- Cosa fare in casa:
- assicurati di avere un ricambio d’aria frequente per ridurre il rischio di trasmissione del virus. In tal senso, è da preferire la ventilazione naturale a quella meccanica;
- assicurati di mantenere al fresco le stanze nelle quali trascorri più tempo. Se utilizzi il climatizzatore, esegui un’adeguata pulizia dei filtri, senza dimenticare, in ogni caso, di areare le stanze;
- segui le buone regole di igiene della casa, prediligendo detergenti a base di alcool e candeggina per rimuovere germi e virus;
- cosa fare fuori casa:
- evita di esporti al caldo e al sole diretto. Temperature e umidità elevate non possono prevenire dal rischio di infezione, ed espongono a sintomi associati al caldo e alle ustioni;
- esci nelle ore più fresche, mantenendo sempre la distanza di sicurezza di almeno un metro dalle altre persone, indossando la mascherina così come previsto dalle normative vigenti. Igienizza frequentemente le mani con un gel disinfettante;
- evita i luoghi affollati, recandoti in parchi pubblici o giardini nelle ore più fresche e in momenti meno affollati.
A queste indicazioni, si aggiunge l’invito a seguire una dieta leggera ed equilibrata, che prediliga frutta e verdura fresca, e a idratarsi correttamente.
Per i soggetti più vulnerabili al rischio infezione, sono presenti alcune indicazioni specifiche:
- restare a casa, per proteggersi dal caldo e limitare il rischio di infezione;
- non sospendere le terapie in corso;
- informarsi per la prenotazione di visite, terapie, controlli e accertamenti;
- garantire sostegno a questi soggetti per la spesa e l’acquisto dei farmaci di cui hanno bisogno.
Come distinguere i sintomi COVID-19 da quelli associati al caldo
Come sappiamo, tra i principali sintomi da COVID-19 ci sono febbre, diarrea, nausea, stanchezza, tosse, difficoltà a respirare, mal di testa.
Alcuni di questi sintomi sono presenti anche in patologie legate al caldo, è importante, quindi, riuscire a riconoscerli e distinguerli.
Ad esempio, la febbre potrebbe essere frutto di un colpo di sole, non necessariamente di un’infezione da Sars-CoV-2, così come il vomito e la nausea.
Altri sintomi tipici delle patologie connesse al caldo sono:
- forte sudorazione;
- sete;
- cute e mucose secche;
- ridotta diuresi e urina scura;
- crampi muscolari;
- svenimenti;
- vertigini;
- malessere generale;
- tachicardia;
- mal di testa;
- confusione;
- iperventilazione;
- shock;
- aritmie.
In presenza di uno o più sintomi, è di fondamentale importanza rivolgersi ad un medico, ambulatorio o pronto soccorso, per stabilire le cause e predisporre la terapia più adeguata.