Bonus bebè: chi può richiederlo e come

da | Lug 27, 2018 | Lavoro | 0 commenti

Il bonus bebè è una misura di sostegno alle famiglie che si apprestano ad accogliere un figlio nelle loro vite, biologico e/o adottivo.

In un precedente articolo ti abbiamo illustrato cos’è e come richiedere il bonus mamma domani, ovvero l’assegno di 800 euro assegnato alla nascita di un bambino alle mamme.

In questo, invece, cercheremo di approfondire la natura del bonus bebè 2018, indicando chi può richiederlo, quando e come.

Continua a leggere.

Cos’è il bonus bebè (o Assegno di Natalità)

Il bonus bebè, altrimenti detto Assegno di Natalità, è un sostegno economico destinato alle famiglie per ogni figlio nato, affidato o adottato nel 2018, quindi entro il 31 dicembre 2018.

Si tratta di un assegno annuale, corrisposto su base mensile, introdotto per la prima volta con la Legge di Stabilità 2015, ovvero con la legge 23 dicembre 2014, n. 190, e confermato per il 2018.

Più avanti nell’articolo indicheremo anche le novità, per nulla piacevoli, previste per il 2019.

Chi può richiedere il bonus bebè 2018

Il bonus bebè può essere richiesto, come accennato, dai nuclei familiari in caso di nascita, adozione o affido di un bambino e/o minore.

Per accedere a questa misura di sostegno, è necessario dichiarare un reddito ISEE non superiore ai € 25.000,00.

L’indicazione di un reddito massimo entro il quale è possibile richiedere l’assegno di natalità è stata introdotta per garantire la destinazione di queste risorse solo alle famiglie più bisognose.

Oltre al reddito, è necessario che il richiedente rispetti anche le seguenti caratteristiche:

  • cittadinanza italiana, di uno Stato dell’Unione europea o permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
  • residenza in Italia;
  • figlio e genitore devono vivere nella stessa abitazione e nello stesso comune di residenza;
  • se il genitore è minorenne o incapace di agire, la domanda può essere presentata da un legale rappresentante.

Bonus bebè: come richiederlo

La domanda di Assegno di Natalità va presentata entro e non oltre i 90 giorni dalla nascita del bambino o dall’ingresso in famiglia del minore, in caso di adozione e affido.

Effettuare la domanda entro e non oltre i 90 giorni consente di ricevere anche i 3 mesi di “arretrati”, ovvero l’importo delle mensilità maturate fino a quel momento.

Se, invece, si superano i 90 giorni, l’assegno decorre a partire dal mese di presentazione.

Per presentare la domanda si può procedere in tre modi:

  1. attraverso la procedura online sul sito dell’INPS;
  2. chiamando il Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile;
  3. rivolgendosi ad un Ente di Patronato abilitato.

Bonus bebè: a quanto ammonta l’assegno e quanto dura

Il bonus bebè ha una durata di 12 mesi dalla data di nascita del bambino o di ingresso in famiglia (per adozione o affidamento), se la domanda viene effettuata entro i 90 giorni, come indicato prima.

L’ammontare dell’assegno di natalità varia a seconda del reddito ISEE prodotto dal richiedente:

  • ISEE inferiore ai 7.000 euro: 1.920 euro;
  • ISEE compreso tra 7.000 euro e 25.000 euro annui: 960 euro.

Ricordiamo che in entrambi i casi l’assegno viene calcolato su base annua, ma erogato mensilmente, con una somma di € 80,00 o € 160,00 a seconda della fascia di reddito nella quale si rientra.

Bonus bebè 2019: cosa cambia

La Legge di Bilancio 2018 ha stabilizzato il bonus bebè, ma con pesanti modifiche.

Vediamole insieme:

  1. l’assegno di natalità viene erogato per 12 mesi e non più per 36, già a partire dal 2018;
  2. l’importo erogato subirà una riduzione del 50%, passando da € 960,00 annui a € 480,00 e da € 1920,00 a € 960,00. Di conseguenza, l’assegno mensile passerà da € 80,00 a € 40,00 e da € 160,00 a € 80,00.

Ma c’è di più, se la domanda viene effettuata a settembre del 2018, l’assegno di natalità risulterà “intero” per i mesi del 2018, per poi subire un dimezzamento a partire dal 1 gennaio 2019.

Insomma, il 2019 non si preannuncia per niente favorevole da questo punto di vista.

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.

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