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TC a basso dosaggio (LDCT): diagnosi precoce del tumore al polmone

da | Ott 26, 2023 | Esami, Sanità Integrativa | 0 commenti

A partire dallo scorso 1° ottobre, e fino al 31 dicembre 2023, il Fondo FASDA mette a disposizione dei propri iscritti, di età compresa fra i 40 e i 67 anni, un particolare esame di diagnosi precoce del tumore del polmone, una TC a basso dosaggio definita LDCT.   

Questo accertamento diagnostico è attualmente lo strumento più idoneo per la diagnosi precoce del cancro del polmone

Si tratta di un importante strumento di prevenzione, che il Fondo FASDA ha deciso di aggiungere alle prestazioni già presenti nel Piano Sanitario nell’ambito della campagna “Respira la Vita”. Per tutti i dettagli, invitiamo a consultare la pagina dedicata, qui.

Approfondiamo insieme, e cerchiamo di capire in cosa consiste la TC a basso dosaggio (LDCT) per la diagnosi precoce del tumore al polmone

Cos’è la TC a basso dosaggio (LDCT)

La TC a basso dosaggio (LDCT, acronimo del nome inglese Low-Dose Computed Tomography) è una tecnica di imaging medica che utilizza una tomografia computerizzata (TC) per rilevare immagini dettagliate dei polmoni a una dose di radiazione significativamente inferiore rispetto alle tradizionali procedure di TC

Si tratta di un esame non invasivo, molto rapido – la scansione dura meno di 10 secondi – con bassa esposizione alle radiazioni (<1mSv), e senza mezzo di contrasto.

La LDCT è utilizzata principalmente per lo screening del cancro ai polmoni in soggetti ad alto rischio, come fumatori o ex fumatori, per individuare precocemente eventuali tumori polmonari.

Poiché utilizza una dose di radiazione più bassa rispetto alle TC standard, è considerata una modalità più sicura per lo screening di routine in persone che potrebbero non avere sintomi evidenti ma sono a rischio di sviluppare il cancro ai polmoni. 

Questo tipo di screening si è dimostrato essere particolarmente importante, poiché il cancro ai polmoni spesso non causa sintomi evidenti nelle fasi iniziali, quindi la diagnosi precoce può significare un miglioramento significativo delle prospettive di trattamento e sopravvivenza per i pazienti.

Come si legge sul sito dell’Istituto Europeo di Oncologia

“la TC low-dose del polmone è l’unica metodica di screening che ha dimostrato di ridurre la mortalità del tumore polmonare nei fumatori. Studi randomizzati negli USA e in Europa, hanno dimostrato una riduzione di mortalità fino al 24%, con un maggior beneficio per il sesso femminile che presenta una riduzione di mortalità fino al 33%.” 

Le evidenze scientifiche disponibili

Come evidenzia la Fondazione AIRC sul proprio sito web, tra gli esami per la diagnosi precoce del cancro, quello per il cancro del polmone è l’ultimo in ordine di tempo a essere stato studiato e sviluppato, ed è ancora in una fase sperimentale, seppur molto promettente. 

I principali studi condotti sulla TC a basso dosaggio, che hanno dimostrato l’efficacia di questo strumento, sono essenzialmente due:

  • National Lung Screening Trial o studio NLST: condotto negli Stati Uniti dal American College of Radiology Imaging Network a partire dal 2002, questo studio ha coinvolto 53.454 persone, di età compresa tra i 55 ed i 74 anni, fumatori ed ex fumatori, per un periodo di osservazione pari a 7 anni. I soggetti sono stati divisi in due gruppi. Il primo è stato sottoposto, periodicamente, a radiografie del torace, il secondo a TC a basso dosaggio. I risultati dello studio rivelano che i partecipanti che hanno ricevuto scansioni TC a basso dosaggio avevano un rischio inferiore del 15-20% di morire di cancro ai polmoni rispetto ai partecipanti che hanno ricevuto radiografie del torace standard.
  • Dutch-Belgian Randomized Lung Cancer Screening Trial o studio NELSON: lo studio, condotto in Europa, aveva come obiettivo quello di dimostrare l’efficacia della LDCT nel ridurre l’incidenza del tumore al polmone in un arco temporale di 10 anni. Un totale di 13.195 uomini e 2.594 donne, di età compresa tra 50 e 74 anni, sono stati assegnati in modo casuale a due gruppi. Nel primo sono stati sottoporsi allo screening TC a basso dosaggio, all’inizio dello studio e, successivamente, ogni due anni circa. Nel secondo gruppo, invece, non sono stati effettuati esami di screening. I risultati raccolti durante lo studio hanno evidenziato una riduzione dell’incidenza tumorale al polmone del 25% nei soggetti sottoposti alla tomografia rispetto al gruppo che non lo ha eseguito. 

Insomma, i dati raccolti da questi due studi molto ampi e duraturi nel tempo sono particolarmente promettenti, e confermano l’importanza della TC a basso dosaggio nella diagnosi precoce del tumore al polmone

Chi sono i soggetti ad alto rischio?

Abbiamo visto che gli studi condotti sulla LDCT hanno selezionato persone appartenenti alla categoria dei soggetti ad alto rischio, ovvero fumatori ed ex fumatori

Ma tutti i fumatori? Non proprio

Lo screening oncologico non è esteso a tutti, e nel caso del tumore al polmone ci si concentra su quei soggetti che hanno un fattore in comune, ovvero il fumo di tabacco, ma solo i forti fumatori over 55, di entrambi i sessi. 

Cosa vuol dire forti fumatori? Si definiscono in questo modo i soggetti che hanno fumato, nella loro vita, 30 “pack-year”, ovvero un pacchetto di sigarette (da 20) al giorno per 30 anni, oppure 2 pacchetti al giorno per 15 anni, e così via. 

Rientrano in questa categoria anche gli ex-fumatori, che hanno fumato un pacchetto al giorno per 30 anni e hanno smesso da meno di 15 anni.

Ad ogni modo, la decisione di sottoporsi a uno screening con TC a basso dosaggio LDCT dovrebbe essere presa in consulto con un medico, che valuterà attentamente i fattori di rischio individuali di una persona prima di raccomandare l’esame.

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.

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