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Cos’è la Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO)

da | Apr 24, 2024 | Pneumologia, Sanità Integrativa

La broncopneumopatia cronica ostruttiva, per brevità BPCO, è una condizione respiratoria debilitante che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. 

Caratterizzata da una progressiva ostruzione delle vie aeree e infiammazione polmonare, può avere un impatto significativo sulla qualità della vita e sulla salute generale dei pazienti. 

Purtroppo, infatti, la BPCO è attualmente la terza causa di morte nel mondo con oltre 3 milioni di morti all’anno ma, entro il 2030, è previsto un netto aumento, fino a circa 4,5 milioni di decessi annui (Fonte). Per questa ragione, rappresenta un impegno gravoso per i sistemi sanitari del mondo occidentale. 

Ricordiamo agli iscritti al Fondo FASDA che il Piano Sanitario prevede il Servizio Monitor Salute – effettuato per il Fondo FASDA da UniSalute in collaborazione con SiSalute, divisione di UniSalute Servizi S.r.l – un servizio di monitoraggio offerto agli iscritti affetti da uno o più patologie croniche, comprese patologie croniche respiratorie come l’asma bronchiale e, appunto, la BPCO

Per tutti i dettagli, invitiamo a consultare il sito web, qui

Approfondiamo insieme, e cerchiamo di capire cos’è la broncopneumopatia cronica ostruttiva, quali sono le cause, i sintomi e i possibili trattamenti.

In cosa consiste la Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva

La broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) è una malattia polmonare progressiva caratterizzata da ostruzione delle vie aeree, infiammazione e danni ai tessuti polmonari

Una forma di BPCO è l’enfisema polmonare.

Come vedremo nella sezione dedicata alle cause, questa condizione è spesso associata al fumo di tabacco, ma può anche essere il frutto di altre esposizioni irritanti polmonari, come l’inquinamento atmosferico o la polvere industriale.

Purtroppo, si tratta di una malattia progressiva, questo significa che i sintomi tendono a peggiorare col passare del tempo. Nei casi più gravi, può portare a complicanze come insufficienza respiratoria, insufficienza cardiaca e altre condizioni mediche correlate.

Come si legge sul sito Epicentro dell’Istituto Superiore di Sanità, la malattia è classificata in quattro differenti stadi, a seconda della gravità della condizione del paziente:

  • stadio 0: soggetto a rischio, con tosse cronica e produzione di espettorato. La funzionalità respiratoria risulta ancora normale alla spirometria;
  • stadio I: malattia lieve, con una leggera riduzione della capacità respiratoria;
  • stadio II: malattia moderata, con una riduzione più consistente della capacità respiratoria e dispnea in caso di sforzo;
  • stadio III: malattia severa, con una forte riduzione della capacità respiratoria oppure segni clinici di insufficienza respiratoria o cardiaca.

In fase di diagnosi, il medico potrà stabilire il livello di avanzamento della malattia e predisporre una terapia adeguata.

Cause e fattori di rischio della BPCO

La broncopneumopatia cronica ostruttiva è causata principalmente da danni ai polmoni provocati da esposizione a sostanze irritanti nel tempo

Nello specifico, le principali cause e fattori di rischio sono i seguenti:

  • fumo di tabacco: le sostanze chimiche presenti nel fumo danneggiano progressivamente i tessuti polmonari, causando infiammazione e ostruzione delle vie aeree;
  • esposizione professionale e ambientale: l’esposizione a sostanze irritanti sul luogo di lavoro (broncopneumopatia cronica ostruttiva occupazionale), come polvere, vapori chimici, fumi industriali e gas tossici, può contribuire allo sviluppo della BPCO. Anche l’esposizione a inquinanti atmosferici, come l’inquinamento dell’aria domestica o ambientale, può aumentare il rischio di sviluppare la malattia;
  • esposizione passiva al fumo: il cosiddetto fumo passivo può aumentare il rischio di BPCO, specialmente se l’esposizione è prolungata nel tempo;
  • predisposizione genetica: alcune persone possono avere una maggiore suscettibilità genetica allo sviluppo della patologia, rendendole più vulnerabili agli effetti dannosi del fumo di tabacco o delle altre esposizioni ambientali;
  • infezioni respiratorie ricorrenti: le infezioni respiratorie croniche o ricorrenti, come bronchiti frequenti, possono danneggiare i tessuti polmonari nel tempo e aumentare il rischio di sviluppare la broncopneumopatia cronica ostruttiva;
  • età avanzata: questa condizione è più comune tra gli adulti più anziani, poiché il danno polmonare accumulato nel corso degli anni aumenta il rischio di sviluppare la malattia.

Riportiamo di seguito questa utile infografica elaborata dall’INAIL in un rapporto del 2023 dedicato alla Broncopneumopatia cronica ostruttiva occupazionale.

Cause e fattori di rischio della BPCO

Come si può vedere, quindi, fatta eccezione per l’età e la predisposizione genetica, che rientrano nei fattori non modificabili, le altre cause sono prevenibili, quindi modificabili, ad esempio evitando di fumare o esporsi prolungatamente al fumo di sigaretta passivo, oppure dotandosi dei necessari DPI sul luogo di lavoro. 

Quali sono i sintomi della BPCO?

I sintomi della broncopneumopatia cronica ostruttiva possono variare in gravità da persona a persona e peggiorare nel tempo. 

I più comuni sono:

  • tosse cronica: una tosse persistente, secca o produttiva, con espettorato chiaro, bianco, giallastro o verdastro;
  • produzione di espettorato: le persone con BPCO possono produrre una quantità maggiore di espettorato, specialmente al mattino, che può essere di colore chiaro, bianco, giallo, verdastro o marrone a causa della presenza di detriti polmonari o infezioni;
  • dispnea (difficoltà respiratoria): le persone affette possono sperimentare difficoltà a respirare durante l’esercizio fisico o anche a riposo;
  • respiro sibilante (stridore): è causato dall’ostruzione delle vie aeree e si verifica quando l’aria passa attraverso vie aeree ristrette o bloccate. Può essere udibile durante la respirazione;
  • senso di oppressione toracica: alcune persone possono avvertire una sensazione di oppressione o pesantezza nel petto, specialmente durante i periodi di esacerbazione dei sintomi;
  • affaticamento: può causare stanchezza e affaticamento, anche a causa della difficoltà respiratoria che richiede uno sforzo maggiore per respirare;
  • ridotta capacità di esercizio: a causa della difficoltà respiratoria, le persone con BPCO possono notare una diminuzione della loro capacità di esercizio e resistenza fisica;
  • riduzione dell’appetito: alcune persone possono sperimentare una riduzione dell’appetito, causata da una combinazione di fattori, tra cui dispnea, stanchezza e altri sintomi associati alla malattia.

Questi sintomi possono variare in intensità da individuo a individuo e possono essere influenzati da fattori come lo stile di vita, la gravità della malattia e la presenza di altre condizioni mediche. 

È importante consultare un medico se si sospetta di avere BPCO o se si manifestano sintomi respiratori persistenti.

Come si diagnostica la malattia?

La diagnosi della broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) si basa su diversi elementi, a partire da un esame fisico eseguito dal medico di base o da uno pneumologo. 

In questa fase, il medico raccoglie la storia clinica del paziente, inclusi i sintomi respiratori, la storia di consumo di fumo di tabacco o l’esposizione a sostanze irritanti e il quadro familiare di malattie polmonari, e auscultare i polmoni alla ricerca di suoni anomali, come respiro sibilante o rantoli, e valutare la presenza di segni di affaticamento respiratorio.

Il test principale per la diagnosi della BPCO è la spirometria, un esame che misura la quantità di aria che una persona può espirare e la velocità con cui può farlo. Se i risultati della spirometria mostrano una riduzione del flusso d’aria, confermano l’ostruzione delle vie aeree caratteristica della malattia.

Gestione e trattamento della broncopneumopatia

Purtroppo, trattandosi di una malattia cronica progressiva, non esiste una cura definitiva per la BPCO

Di conseguenza, il trattamento della broncopneumopatia si concentra su diversi obiettivi, tra cui il controllo dei sintomi, il rallentamento della progressione della malattia e il miglioramento della qualità della vita del paziente, e includere una combinazione di interventi farmacologici, terapie non farmacologiche e modifiche dello stile di vita

In genere, si procede in questo modo:

  • astensione dal fumo: smettere di fumare è fondamentale per rallentare la progressione della BPCO e migliorare i sintomi;
  • farmaci broncodilatatori: sono farmaci che aiutano a dilatare le vie aeree, migliorando il flusso d’aria nei polmoni e facilitando la respirazione. Possono essere somministrati sotto forma di inalatori a breve o a lunga durata d’azione e includere beta-agonisti e anticolinergici;
  • farmaci anti-infiammatori: gli steroidi possono essere prescritti per ridurre l’infiammazione nelle vie aeree e migliorare i sintomi della BPCO, specialmente durante le riacutizzazioni. Possono essere somministrati per via inalatoria o, nei casi più gravi, per via sistemica;
  • ossigenoterapia: nei pazienti con BPCO grave o insufficienza respiratoria cronica, l’ossigenoterapia può essere prescritta per aumentare i livelli di ossigeno nel sangue e migliorare la respirazione;
  • riabilitazione polmonare: è un programma strutturato che include esercizi fisici, educazione sulla malattia e supporto psicologico, e aiuta i pazienti a migliorare la capacità di esercizio, a gestire i sintomi e a mantenere uno stile di vita attivo;
  • vaccinazioni: le vaccinazioni annuali contro l’influenza e i vaccini antipneumococcici sono raccomandate per i pazienti con BPCO per ridurre il rischio di infezioni respiratorie, che possono causare riacutizzazioni della malattia;
  • gestione delle riacutizzazioni: è importante educare i pazienti sulla gestione delle riacutizzazioni della BPCO, che possono richiedere trattamenti aggiuntivi come antibiotici, corticosteroidi o ventilazione non invasiva;
  • modifiche dello stile di vita: mantenere uno stile di vita sano, seguire un’alimentazione equilibrata, fare l’esercizio fisico regolare, evitare l’esposizione a inquinanti ambientali e seguire un piano di gestione dello stress, può aiutare a migliorare i sintomi e la prognosi della BPCO.

La gestione della BPCO è spesso un processo continuo che richiede una collaborazione tra il paziente e il team medico, che può includere medici, pneumologi, fisioterapisti, nutrizionisti e psicologi. 

Un piano di trattamento personalizzato dovrebbe essere sviluppato in base alle esigenze specifiche del paziente e regolarmente rivalutato per ottimizzare i risultati a lungo termine. 

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.

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