Cos’è la dermatite e come si affronta

da | Mar 12, 2021 | Dermatologia, Sanità Integrativa | 0 commenti

Con il termine dermatite si intende un’infiammazione della pelle, che può avere diverse cause e sviluppi sintomatologici, a seconda della natura del problema.

In alcuni casi le cause sono note o individuabili in modo relativamente semplice, mentre in altri casi non si riesce a risalire alla natura dell’infiammazione.

Si tratta di una reazione della pelle a varie condizioni, ad esempio eccessiva secchezza della pelle o contatto con sostanze irritanti, e può manifestarsi con una reazione di breve durata o protrarsi per qualche giorno, fatto salvo nei casi di dermatite cronica.

Non va mai sottovalutata, quindi laddove si verificasse un’infiammazione alla pelle è importante rivolgersi a un dermatologo

Come si classificano le dermatiti

Le dermatiti possono essere classificate secondo la seguente suddivisione:

  • dermatite irritativa da contatto; 
  • dermatite allergica da contatto;
  • dermatite atopica; 
  • dermatite nummulare;
  • dermatite disidrosica.

Approfondiamo insieme.

Dermatite irritativa da contatto

Come suggerisce il nome stesso, la dermatite irritativa da contatto è provocata dal contatto diretto delle pelle con una particolare sostanza irritante. 

Un classico esempio può essere il contatto con una medusa, che provoca una forte irritazione della pelle, oppure più banalmente con una pianta urticante. 

In genere, si manifesta tramite la formazione di un eritema di un colore che varia dal rosa pallido al rosso cupo, e può essere associato o meno a edema e vescicolazione, e nelle forme più gravi, a bolle, pustole, croste ed erosioni. 

Nei casi di dermatite irritativa da contatto cronica, come ad esempio nella dermatite cronica delle mani, si possono sviluppare anche squame e lichenificazione. 

L’area interessata dalla reazione cutanea è solitamente circoscritta, localizzata quindi in un punto preciso. 

Le cause scatenanti sono quasi sempre molto chiare, così come il rapporto causa-effetto, questo consente non solo di trattare l’infiammazione nell’immediato ma anche di mettere in campo una strategia di prevenzione alquanto efficace. 

Dermatite allergica da contatto

Simile, per certi versi, alla dermatite irritativa da contatto, la dermatite allergica da contatto è provocata, come suggerisce il nome, dal contatto diretto della pelle con una sostanza allergizzante. 

Di conseguenza, le cause possono essere moltissime, tante quanti sono gli allergeni, così come i punti in cui può manifestarsi l’infiammazione e la sua intensità.

Un classico esempio di dermatite allergica da contatto è quella provocata da alcune sostanze fortemente allergizzanti presenti nell’inchiostro utilizzato dai tatuatori quando eseguono un tatuaggio

Bisogna distinguere la dermatite allergica da contatto acuta da quella cronica. 

La prima può manifestarsi dopo circa 24-48 ore dal contatto con la sostanza, e l’infiammazione tende ad essere localizzata in un’area precisa, anche se può espandersi. 

Il problema diventa cronico, e difficile da risolvere, quando l’allergene non viene identificato e il contatto si ripete nel tempo

Dermatite atopica

La dermatite atopica si manifesta in maniera differente a seconda dell’età del soggetto. 

Infatti, si tende a suddividere questa patologia in 3 fasi:  

  • prima fase, dopo i 2-3 mesi di vita (ma può esordire anche prima) fino ai 2 anni di età;
  • seconda fase, dai 2 agli 8-10 anni;
  • terza fase, dopo i 10 anni e fino all’età adulta. 

Purtroppo, la dermatite atopica è caratterizzata, sia nelle sue manifestazioni acute che in quelle croniche, da un intenso prurito e dalla necessità di grattarsi anche di notte e durante il sonno

Dermatite nummulare

La dermatite nummulare prende il nome dal termine latino nummulus, che significa monetina (da cui numismatica), in quanto si tratta di un eczema in cui le lesioni ricordano proprio la forma e la dimensione delle monete. 

Queste lesioni si formano soprattutto sugli arti e risultano molto pruriginosi, oltre a rispondere in modo non molto efficace alle terapie. 

Ciò nonostante, le escoriazioni sono relativamente comuni e la guarigione in genere avviene senza lasciare cicatrici. In alcuni casi, al limite, si può verificare una lieve alterazione della pigmentazione della pelle.

Molto spesso sono espressione di una dermatite atopica. 

Dermatite disidrosica

La dermatite disidrosica è caratterizzata da vescicole traslucide di piccole dimensioni, posizionate di solito sui palmi delle mani e in zona plantare, o in entrambi le localizzazioni. 

Il prurito è forte e si associa spesso a una sensazione di tensione.

Quali sono i sintomi

Trattandosi di un’infiammazione delle pelle, è evidente che i sintomi della dermatite sono da individuare in manifestazioni evidenti: 

  • arrossamento;
  • gonfiore;
  • essudazione, ovvero la fuoriuscita di un liquido causato dall’infiammazione;
  • croste;
  • desquamazione;
  • vesciche;
  • ispessimento della pelle.

A questi sintomi va aggiunto anche il prurito, che è molto frequente, così come la formazione di lesioni aperte.

Come si diagnostica, cura e previene

Abbiamo visto che diverse tipologie di dermatiti hanno cause e manifestazioni differenti, questo vuol dire che la prima cosa da fare è eseguire una corretta diagnosi, in modo da individuarne la natura e prescrivere un percorso adeguato. 

La diagnosi avviene, in genere, attraverso esami cutanei, analisi del sangue e, nei casi più dubbi e complessi, biopsia.

Per quanto riguarda le cure, sarà il dermatologo a prescrivere quale percorso terapeutico intraprendere, che potrà prevedere l’impiego di creme, lozioni, antistaminici, a titolo di supporto e riduzione dei sintomi, di corticosteroidi topici, antibiotici o altri farmaci

In alcuni casi si può prescrivere anche un trattamento fototerapico con raggi ultravioletti (UV)

Infine, in particolare per le dermatiti da contatto, la prevenzione risulta molto importante. Una volta individuato l’allergene o la sostanza irritante colpevole dell’infiammazione, si deve cercare di evitarli, laddove possibile. 

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.

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