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Ecografia prostatica transrettale: quando farla

da | Ago 30, 2023 | Esami, Sanità Integrativa | 0 commenti

Nell’ambito delle metodologie diagnostiche volte a preservare la salute maschile, l’ecografia prostatica transrettale emerge come uno strumento fondamentale per la rilevazione precoce di possibili patologie della prostata.  

Com’è noto, la prostata è una ghiandola essenziale nel sistema riproduttivo maschile e può essere soggetta a una serie di disturbi, tra cui l’ingrossamento benigno e il carcinoma prostatico

Per giungere a una diagnosi accurata e individuare la condizione patologica alla base dei disturbi avvertiti dal soggetto, l’ecografia prostatica transrettale si rivela un metodo altamente efficace e accurato, consentendo una visualizzazione dettagliata della prostata e delle eventuali anomalie. 

Approfondiamo insieme e cerchiamo di capire come si effettua l’ecografia prostatica transrettale e quando viene prescritta.

Cos’è l’ecografia prostatica transrettale

L’ecografia prostatica transrettale è una procedura di imaging medico utilizzata per valutare la prostata e identificare eventuali anomalie o patologie all’interno di essa. 

La prostata è una ghiandola che fa parte del sistema riproduttivo maschile ed è posizionata sotto la vescica, circondando l’uretra. 

Questo esame è specificamente progettato per esaminare la prostata attraverso la parete del retto, che è la parte terminale dell’intestino crasso.

Ma come si esegue?

Durante l’esame, il paziente viene fatto distendere sul lato sinistro con le ginocchia piegate verso il petto o sdraiato sulla schiena con le ginocchia piegate e divaricate. Viene quindi inserita una sonda ecografica, protetta da una guaina lubrificata, nel retto del paziente. 

Questa sonda emette onde sonore ad alta frequenza (ultrasuoni) che attraversano i tessuti circostanti. Gli ultrasuoni riflessi vengono catturati dalla sonda e utilizzati per creare immagini dettagliate della prostata e dei tessuti circostanti.

Preparazione all’ecografia prostatica transrettale

La preparazione per un’ecografia prostatica transrettale è abbastanza semplice e non richiede un grande sforzo. 

Solitamente, si procede in questo modo:

  • digiuno: in genere, non è necessario digiunare prima dell’ecografia prostatica transrettale. Tuttavia, il medico potrebbe raccomandare di evitare di mangiare cibi pesanti poco prima dell’esame per evitare fastidi addominali;
  • pulizia rettale: potrebbe essere necessario svuotare l’intestino e pulire il retto con un clistere o un’irrigazione rettale. Questo aiuta a migliorare la qualità delle immagini ecografiche e a ridurre la presenza di gas intestinali che potrebbe ostacolare la visualizzazione della prostata;
  • vuotare la vescica: è consigliabile urinare poco prima dell’esame, in modo da avere la vescica il più possibile vuota. Questo può migliorare la visibilità della prostata durante l’ecografia;
  • vestiti comodi: si consiglia di indossare indumenti comodi e facili da togliere, poiché potrebbe essere richiesto di spogliarsi dalla vita in giù per l’esame.

A ogni buon conto, il medico o il personale sanitario forniranno istruzioni dettagliate sulla preparazione, incluso qualsiasi farmaco o lubrificante che potrebbe essere necessario utilizzare prima dell’esame.

L’ecografia transrettale è dolorosa? 

Come spiegato, l’ecografia prostatica transrettale rappresenta uno strumento cruciale nella valutazione della salute prostatica maschile. Tuttavia, una delle principali preoccupazioni associate a questa procedura è il timore del possibile disagio o dolore che potrebbe accompagnare l’esame

È importante affrontare questa apprensione in modo chiaro e informato, sfatando alcuni falsi miti per garantire che gli individui possano prendere decisioni consapevoli sulla loro salute. 

In effetti, nonostante i timori e le dicerie, si tratta di un procedimento poco doloroso o addirittura indolore, grazie a diversi fattori che ne rendono l’esperienza relativamente confortevole:

  • anestesia locale o gel lubrificante: prima dell’esame, di solito viene applicato un gel lubrificante sulla sonda ecografica o sulla guaina che la ricopre. Questo gel aiuta ad agevolare l’inserimento della sonda e riduce eventuali attriti o sensazioni sgradevoli. In alcuni casi, può essere utilizzata anche un’anestesia locale per ridurre ulteriormente la sensazione di disagio;
  • sonda ecografica di piccole dimensioni: le sonde utilizzate sono di solito sottili e flessibili, progettate per adattarsi alle anatomie individuali. Questo permette un inserimento più agevole e meno invasivo;
  • breve durata dell’esame: è un esame relativamente rapido. La sonda viene inserita solo per il tempo necessario per ottenere le immagini desiderate, riducendo al minimo il disagio per il paziente.

Con la giusta informazione, molti pazienti scoprono quindi che il timore del dolore associato all’ecografia prostatica transrettale è spesso esagerato. Sapere cosa aspettarsi e comprendere che il disagio è generalmente temporaneo e lieve può contribuire a ridurre l’ansia legata all’esame.

È importante ricordare che ogni persona può percepire le sensazioni in modo diverso, quindi le esperienze individuali possono variare. 

Perché il medico prescrive questo esame?

L’ecografia prostatica transrettale viene prescritta da un medico per diverse ragioni legate alla valutazione della prostata e alla diagnosi di eventuali problemi o patologie. 

Alcune delle ragioni principali sono le seguenti:

  • valutazione dell’ingrossamento prostatico o Iperplasia Prostatica Benigna: se un uomo presenta sintomi urinari come difficoltà a urinare, minzione frequente o debole, il medico potrebbe raccomandare un’ecografia prostatica transrettale per valutare le dimensioni e la forma della prostata. Questo può aiutare a determinare se l’ingrossamento prostatico è dovuto a una iperplasia o ad altre cause;
  • sospetto carcinoma prostatico: se sono presenti segni o fattori di rischio che suggeriscono la possibilità di un tumore alla prostata, il medico può prescrivere l’esame per rilevare eventuali anomalie, come noduli o aree sospette. Questo può guidare ulteriori valutazioni, come la biopsia prostatica, per confermare o escludere la presenza di tumori;
  • controllo e monitoraggio del carcinoma prostatico: in uomini con una storia di carcinoma prostatico già diagnosticato, l’ecografia transrettale può essere utilizzata per monitorare le dimensioni e la crescita del tumore durante il trattamento o nel follow-up;
  • guida alla biopsia prostatica: se, durante l’esame clinico o su esami precedenti, si sono riscontrate anomalie o aumenti dei livelli di PSA (antigene prostatico specifico), il medico potrebbe prescrivere l’ecografia come guida per eseguire una biopsia prostatica mirata, prelevando campioni di tessuto dalla prostata per analisi;
  • valutazione di infezioni o infiammazioni: in presenza di sintomi di infezioni o infiammazioni della prostata, chiamate prostatiti, l’ecografia può essere utilizzata per esaminare il tessuto prostatico e valutare eventuali anomalie;
  • preparazione per interventi chirurgici o trattamenti: prima di interventi chirurgici alla prostata o di alcuni trattamenti, l’ecografia prostatica transrettale può essere prescritta per valutare la dimensione e la forma della prostata, aiutando il chirurgo o il medico a pianificare l’intervento in modo più preciso.

Insomma, l’ecografia prostatica transrettale è un’importante risorsa diagnostica che aiuta i medici a valutare lo stato di salute della prostata e a individuare eventuali patologie. 

Sarà, ovviamente, il medico a stabilire se e quando eseguirla.

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.

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