Prostatite acuta e cronica: cause, sintomi, trattamenti

da | Dic 21, 2023 | Sanità Integrativa, Urologia | 0 commenti

Una delle condizioni più frequenti nella popolazione maschile è, senza dubbio, la prostatite

Secondo quanto riportato dall’Istituto Superiore di Sanità, infatti, “si stima che il 50% degli uomini soffra di prostatite almeno una volta nel corso della vita, in tutte le fasce d’età, ma più frequentemente in quella compresa tra i 30 e i 50 anni”

L’infiammazione della prostata può manifestarsi in diverse forme, e variare notevolmente, colpendo uomini di diverse età e impattando la qualità di vita e il benessere generale. 

Conoscere a fondo questa condizione può prevenire la comparsa di complicanze più o meno gravi.

Approfondiamo insieme, e cerchiamo di capire cause, sintomi, trattamenti e complicanze della prostatite.

Cos’è la prostatite?

La prostatite è un’infiammazione della prostata, una piccola ghiandola maschile situata appena sotto la vescica e di fronte all’ano, responsabile della produzione di una parte del liquido seminale, essenziale per il trasporto degli spermatozoi. 

Come accennato prima, si tratta di una condizione abbastanza comune, che può verificarsi in tutte le età, ma è più frequente nella fascia compresa tra i 30 e i 50 anni. 

La prostatite può essere causata da diversi fattori, tra cui infezioni batteriche, problemi muscolari o nervosi, ma talvolta la causa può non essere chiara. La diagnosi e il trattamento sono basati sulla specifica forma di prostatite e sulla gravità dei sintomi. 

È importante consultare un medico per una valutazione accurata e un piano di trattamento appropriato in caso di sospetto di prostatite.

Prostatite acuta, prostatite cronica, batterica e abatterica

La classificazione del National Institutes of Health (NIH) per la prostatite prevede una doppia suddivisione, a seconda della causa scatenante e della durata della condizione. 

Per questo motivo, si parla di prostatite acuta e/o cronica e di prostatite batterica e/o abatterica (quindi non causata da una infezione batterica).

Entrando più nel dettaglio, si possono distinguere i seguenti tipi di infiammazione della prostata:

  • prostatite acuta batterica: è causata da un’infiammazione batterica della prostata, ed è spesso associata a sintomi gravi come febbre, brividi, dolore acuto nella zona pelvica e difficoltà a urinare. Questa forma di prostatite può richiedere un trattamento antibiotico;
  • prostatite cronica batterica: questo tipo di prostatite comporta un’infezione batterica persistente nella prostata. I sintomi possono essere meno gravi rispetto alla forma acuta, ma possono persistere per un periodo più lungo. Anche in questo caso, il trattamento può coinvolgere l’uso di antibiotici;
  • sindrome da prostatite cronica/dolore pelvico cronico: questa è la forma più comune di prostatite. Non è generalmente causata da un’infezione batterica identificabile, ma può essere associata a dolore nella zona pelvica, difficoltà urinarie e disagio durante l’eiaculazione. Il trattamento può coinvolgere farmaci per il dolore, fisioterapia e altri approcci terapeutici;
  • prostatite asintomatica infiammatoria: in questo caso, la prostata è infiammata, ma non si manifestano sintomi evidenti. La condizione può essere scoperta incidentalmente durante esami medici come il dosaggio del PSA o l’esame della prostata.

Il trattamento è personalizzato in base al tipo specifico di prostatite e alla gravità dei sintomi.

Perché si infiamma la prostata?

Le cause dell’infiammazione della prostata possono variare a seconda del tipo specifico di condizione, così come indicato nel paragrafo precedente. 

Ecco alcune delle cause comuni:

  • prostatite acuta batterica: è causata da un’infezione batterica diretta alla prostata. I batteri possono raggiungere la prostata attraverso il flusso sanguigno o ascendere dall’uretra;
  • prostatite cronica batterica: coinvolge un’infezione batterica persistente nella prostata, che può derivare da una prostatite acuta non completamente guarita o da batteri che persistono nella prostata a bassi livelli;
  • sindrome da prostatite cronica/dolore pelvico cronico: nelle forme batteriche è associata, ovviamente, a infezioni di tipo batterico, mentre in quelle abatteriche la causa può essere meno chiara e coinvolgere vari fattori, come spasmi muscolari, malattie autoimmuni o altri disturbi del sistema immunitario. Stress, lesioni muscolari, traumi, o altre condizioni possono contribuire;
  • prostatite asintomatica infiammatoria: la causa non è sempre chiara, ma coinvolge un’infiammazione della prostata senza sintomi evidenti. Potrebbe essere legata a processi infiammatori generali o a una risposta immunitaria alterata.

Alcuni fattori di rischio possono aumentare la probabilità di sviluppare prostatite, tra cui:

  • età;
  • infezioni del tratto urinario;
  • lesioni pelviche;
  • compromissione del sistema immunitario;
  • stile di vita sedentario;
  • stress.

Se si sospetta di avere una prostatite o si manifestano sintomi correlati, è fondamentale rivolgersi a un medico.

Quali sono i sintomi più comuni?

I sintomi della prostatite possono variare a seconda del tipo specifico di prostatite. 

Vediamo quali sono i sintomi più comuni, associati a ciascun tipo:

  • prostatite acuta batterica:
    • febbre e brividi;
    • dolore acuto o sordo nella zona pelvica, nella parte bassa della schiena o nella zona genitale;
    • difficoltà a iniziare o completare la minzione;
    • aumento della frequenza urinaria;
    • urgenza urinaria;
    • dolore durante o dopo l’eiaculazione;
    • sangue nelle urine o nello sperma.
  • prostatite cronica batterica: 
    • sintomi simili a quelli della forma acuta, ma di solito meno gravi e più persistenti;
    • dolore o disagio nella zona pelvica che può durare per almeno tre mesi.
  • sindrome da prostatite cronica/dolore pelvico cronico:
    • dolore o disagio nella zona pelvica, nei genitali, nella parte bassa della schiena o negli organi sessuali;
    • difficoltà a urinare o aumento della frequenza urinaria;
    • dolore durante o dopo l’eiaculazione;
    • sintomi psicologici, come ansia e depressione.
  • prostatite asintomatica infiammatoria: come suggerisce il nome, in questa forma la prostata è infiammata, ma non si manifestano sintomi evidenti. Spesso, viene diagnosticata incidentalmente durante esami medici di routine.

I sintomi della prostatite possono somigliare a quelli di altre condizioni, come l’ipertrofia prostatica benigna o il cancro alla prostata. Prima di giungere a conclusioni frettolose ed errate, è opportuno rivolgersi al proprio medico, che saprà indicare come procedere.

Come si fa la diagnosi di prostatite?

La diagnosi di prostatite coinvolge un’approfondita valutazione medica, che può includere esami fisici, analisi delle urine, colture prostatiche e talvolta imaging medici. 

Ecco una panoramica di come viene eseguita la diagnosi:

  • storia clinica: come primo step, il medico raccoglie informazioni dettagliate sulla storia clinica del paziente, inclusi sintomi attuali e passati, eventuali fattori di rischio e la durata dei sintomi;
  • esame fisico: può includere la palpazione della prostata attraverso il retto (esame rettale digitale) per valutarne dimensioni, consistenza e presenza di sensibilità o noduli;
  • analisi delle urine: possono essere eseguite per individuare segni di infezione o altri problemi nel tratto urinario;
  • coltura prostatica: consiste nel prelievo di campioni di liquido prostatico per identificare la presenza di batteri o altri agenti patogeni. Questo può aiutare a distinguere tra prostatite batterica e forme abatteriche;
  • esami del sangue: possono essere eseguiti per misurare il livello di antigene prostatico specifico (PSA) e altri indicatori di salute generale della prostata;
  • imaging medici: in alcuni casi, il medico può prescrivere una ecografia transrettale per ottenere immagini più dettagliate della prostata e delle strutture circostanti;
  • biopsia: in situazioni in cui esiste il sospetto di un problema più grave, come il cancro alla prostata, può essere eseguita una biopsia.

Sarà il medico a stabilire come procedere, e ad analizzare gli esiti degli esami eseguiti per giungere a una diagnosi corretta

Come viene curata l’infiammazione della prostata?

Il trattamento della prostatite dipende dal tipo specifico di prostatite diagnosticato, dalla gravità dei sintomi e dalla causa sottostante. 

In linea generale, si procede in questo modo:

  • prostatite acuta batterica: il trattamento principale coinvolge antibiotici mirati per eliminare l’infezione batterica. I sintomi acuti possono richiedere cure ospedaliere, mentre forme meno gravi possono essere trattate a casa;
  • prostatite cronica batterica: poiché la forma cronica può essere più difficile da trattare, possono essere necessari cicli prolungati di antibiotici. La scelta dell’antibiotico può essere guidata dai risultati delle colture prostatiche;
  • sindrome da prostatite cronica/dolore pelvico cronico: gli analgesici e gli anti-infiammatori non steroidei (FANS) possono essere utilizzati per alleviare il dolore e il disagio. Può, inoltre, essere raccomandata una terapia fisica per rilassare i muscoli della pelvi e alleviare la tensione. In alcuni casi, possono essere prescritti rilassanti muscolari per ridurre i sintomi legati alla tensione muscolare;
  • prostatite asintomatica infiammatoria: in questi casi, il trattamento può non essere necessario. Tuttavia, il medico potrebbe decidere di monitorare la situazione e intervenire laddove dovesse esserci una evoluzione della condizione.

Oltre alle terapie, il medico potrebbe anche fornire al paziente alcuni suggerimenti generali utili a gestire i sintomi, tra cui:

  • adeguata idratazione: bere molta acqua può aiutare a diluire l’urina e ridurre l’irritazione della prostata;
  • evitare sostanze irritanti: ridurre il consumo di alcol, caffeina e cibi piccanti può aiutare a evitare l’irritazione della prostata;
  • evitare la sedentarietà: l’attività fisica regolare può contribuire a migliorare la circolazione e ridurre la tensione muscolare nella zona pelvica.

È fondamentale seguire le indicazioni del medico e completare il corso completo di qualsiasi terapia prescritta. Inoltre, è importante comunicare al medico eventuali cambiamenti nei sintomi o se non si osservano miglioramenti.

Cosa succede se non si cura la prostatite?

La prostatite, se non trattata o gestita correttamente, può portare a diverse complicanze, che possono variare a seconda del tipo di infiammazione e della gravità della condizione. 

Ecco alcune delle complicanze potenziali:

  • infezioni ricorrenti: la prostatite acuta batterica può causare infezioni ripetute se non viene trattata adeguatamente, che possono danneggiare la prostata nel lungo periodo;
  • ascesso prostatico: in casi gravi di prostatite acuta batterica, può formarsi un ascesso nella prostata, che può richiedere il drenaggio chirurgico;
  • difficoltà urinarie persistenti: l’infiammazione della prostata può portare a problemi urinari a lungo termine, inclusa la difficoltà a iniziare o completare la minzione;
  • problemi di fertilità: in alcuni casi, può influire sulla qualità dello sperma e quindi sulla fertilità maschile, ma dipende dalla gravità e dalla durata della condizione;
  • impatto sulla salute mentale: il dolore cronico e la persistenza dei sintomi possono avere un impatto significativo sulla salute mentale del paziente, portando a ansia, depressione o stress emotivo;
  • complicazioni generali del tratto urinario: l’infiammazione persistente può causare problemi nel tratto urinario, inclusi disturbi della minzione e infezioni urinarie ricorrenti;
  • difetti dell’erezione e disfunzione sessuale: la prostatite può influire sulla funzione erettile e causare problemi sessuali, specialmente se non viene gestita in modo adeguato.

È importante sottolineare che non tutti i pazienti sviluppano complicanze e, con una diagnosi e un trattamento tempestivi, molte persone possono gestire efficacemente la prostatite senza incorrere in problemi a lungo termine

La consulenza di un medico è essenziale per affrontare la prostatite in modo appropriato e prevenire potenziali complicanze.

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.

Segui FASDA su Facebook