Dove si butta il polistirolo nella raccolta differenziata

da | Lug 23, 2018 | Ambiente | 0 commenti

Quante volte, aprendo la scatola di un nuovo elettrodomestico ti sei trovato con l’imballaggio da smaltire e ti sei posto la seguente domanda: “e ora, dove si butta il polistirolo?”.

Si tratta di una domanda lecita, soprattutto da quando in tutta Italia è stata introdotta la raccolta differenziata dei rifiuti.

In effetti, con il passare degli anni le linee guida per una corretta differenziata si sono evolute, adattandosi ai progressi tecnologici e alle nuove strumentazioni per il trattamento dei rifiuti, e ci ritroviamo con tanti dubbi da fugare: come si riciclano i pannolini?, e il tetra pak?, dove si butta la ceramica, e quale plastica è riciclabile?. Insomma, dove si butta?

Come vedi, quindi, chiedersi dove si butta il polistirolo nella raccolta differenziata è comprensibile.

Proviamo a rispondere a questa domanda, partendo dalla definizione di polistirolo per poi approfondire la gestione domestica del suo conferimento tra i rifiuti

Cos’è il polistirolo

Il polistirolo è un materiale plastico leggero e rigido, comunemente noto come polistirene espanso (EPS) o schiuma di polistirene. È ampiamente utilizzato in una varietà di applicazioni grazie alle sue proprietà isolanti, leggerezza e basso costo.

Il polistirolo viene prodotto attraverso la polimerizzazione del monomero di stirene, che è un derivato del petrolio. Durante il processo di produzione, vengono introdotti agenti espandenti, come il pentano, che provocano la formazione di bolle all’interno del materiale, rendendolo espanso e poroso.

Le sue caratteristiche chiave includono una bassa conducibilità termica, che lo rende un materiale eccellente per l’isolamento termico in edilizia e nelle applicazioni industriali. Inoltre, è leggero, resistente all’umidità e può essere facilmente modellato e tagliato in diverse forme.

Questo materiale è ampiamente utilizzato nel settore dell’imballaggio per proteggere prodotti fragili durante il trasporto, come materiale da costruzione per l’isolamento termico e acustico di pareti, soffitti e pavimenti, e anche per la fabbricazione di oggetti di uso comune come bicchieri da caffè, contenitori per alimenti e giocattoli.

È importante notare che il polistirolo è un materiale plastico non biodegradabile e può causare problemi ambientali in assenza di un suo corretto smaltimento. Pertanto, è importante riciclare il polistirolo per ridurre gli impatti negativi sull’ambiente.

Per riconoscerlo con certezza, è sufficiente cercare sull’imballaggio, o sulla confezione che lo contiene, il codice identificativo di riciclaggio del polistirene che, come riportato sul sito del Corepla, è PS – 06 ed è contraddistinto da questo simbolo:

simbolo-plastiche-ps

Applicazioni del polistirolo

Come accennato prima, il polistirolo ha una vasta gamma di applicazioni grazie alle sue proprietà fisiche e chimiche. 

Alcune delle più comuni includono:

  • imballaggio: il polistirolo espanso è ampiamente utilizzato per proteggere prodotti fragili durante il trasporto. Le sue proprietà di ammortizzazione degli urti e la leggerezza lo rendono un materiale ideale per imballaggi protettivi come scatole, inserti e pallet;
  • isolamento termico: grazie alla sua bassa conducibilità termica, viene utilizzato come materiale isolante in edifici, pareti, tetti e pavimenti. Aiuta a ridurre la dispersione di calore e a mantenere un ambiente interno confortevole ed energeticamente efficiente;
  • edilizia: è utilizzato per creare pannelli strutturali leggeri per pareti, soffitti e pavimenti. Questi pannelli offrono un’ottima isolazione termica e acustica, facilitano l’installazione e riducono i costi di costruzione;
  • contenitori per alimenti: viene utilizzato per produrre contenitori usa e getta per alimenti caldi o freddi, come bicchieri da caffè, scatole per il cibo da asporto e vassoi per la ristorazione. La sua leggerezza e capacità isolante lo rendono ideale per mantenere la temperatura degli alimenti;
  • industria automobilistica: è utilizzato nell’industria automobilistica per la produzione di parti interne ed esterne leggere, come pannelli delle portiere, rivestimenti interni, paraurti e componenti del cruscotto. Contribuisce alla riduzione del peso dei veicoli e migliora l’efficienza del carburante;
  • settore artistico e hobbistico: viene utilizzato dai modellisti e dagli artisti per creare modelli, scenografie, prototipi e oggetti artistici. La sua leggerezza e facilità di modellazione lo rendono un materiale versatile per progetti creativi.

Queste sono solo alcune delle numerose applicazioni del polistirolo. La sua versatilità e convenienza lo rendono un materiale molto utilizzato in diversi settori industriali, e questo si traduce, inevitabilmente, in un palese problema ambientale quando diventa rifiuto

Dove si butta il polistirolo

In moltissime città ormai la raccolta differenziata della plastica viene effettuata insieme ad altri materiali, come l’alluminio ad esempio, in quello che viene definito “multimateriale”.

Bene, il polistirolo e il polistirolo espanso, essendo assoggettati ai prodotti in plastica, devono essere conferiti nel sacchetto della plastica o del multimateriale (a seconda delle indicazioni del tuo comune di residenza).

In alcuni comuni, viene fatta una distinzione tra polistirolo espanso, utilizzato quindi per gli imballaggi o in edilizia, e quello con il quale si realizzano i prodotti usa e getta, le vaschette e gli involucri alimentari:

  • il polistirolo per imballaggio va buttato nel secco indifferenziato;
  • il polistirolo per usi alimentari, invece, nella plastica.

Piatti monouso, posate, vaschette alimentari, devono essere pulite per rimuovere residui di cibo prima di essere buttati nella plastica.

Ti consigliamo di consultare il sito dell’azienda responsabile della raccolta differenziata nel tuo comune o regione.

Per tutti i dubbi sulla raccolta differenziata, invitiamo a consultare la nostra guida Dove si butta: risposte alle domande dei cittadini sui rifiuti.

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.

Segui FASDA su Facebook