Melanoma cutaneo: cause, sintomi, diagnosi, cura

da | Nov 17, 2022 | Dermatologia, Sanità Integrativa | 0 commenti

Il melanoma cutaneoè una forma di tumore della pelle, una patologia ritenuta molto rara solo fino a qualche anno fa, ma come segnala il portale EpiCentro dell’Istituto Superiore di Sanità, negli ultimi 10 anni la sua incidenza è raddoppiata. 

Questi i dati pubblicati dall’ISS: 

  • 100.000 nuovi casi l’anno a livello mondiale, con un aumento di circa il 15% rispetto al decennio precedente; 
  • è decine di volte più frequente nei soggetti di ceppo europeo (caucasici) rispetto alle altre etnie;
  • i tassi di incidenza più elevati si riscontrano nelle aree molto soleggiate e abitate da popolazioni di ceppo nordeuropeo, con la pelle particolarmente chiara;
  • in Italia la stima dei melanomi, e dei decessi ad essi attribuiti, si aggira attorno a 7.000 casi l’anno. Nell’ultimo quinquennio, i decessi attribuiti a melanoma cutaneo sono stati 4.000 nei maschi e oltre 3.000 nelle femmine, corrispondenti a tassi medi di mortalità rispettivamente di 5 e 6 su 100.000 abitanti l’anno;
  • rarissimo prima della pubertà, colpisce prevalentemente soggetti di età compresa tra i 30 ed i 60 anni e di classe sociale medio-alta.

Si tratta, insomma, di una condizione patologia tutt’altro che irrilevante, come rilevato anche nel rapporto “I numeri del cancro in Italia” elaborato dalla AIRTUM, l’Associazione Italiana Registri Tumori, dal quale si evince che il melanoma cutaneo è una dei tumori più diffusi nel nostro Paese.

melanoma cutaneo

Approfondiamo insieme, e vediamo cos’è il melanoma cutaneo, quali sono le cause e i sintomi principali, come si diagnostica e quali sono le opzioni terapeutiche

Cos’è il melanoma cutaneo

Il melanoma cutaneo è il tumore della pelle meno comune ma più mortale tra quelli esistenti; esso si sviluppa nelle cellule chiamate melanociti, deputate alla produzione di melanina, il pigmento responsabile della colorazione della pelle. 

Questo tumore colpisce in misura prevalente la cute, ma in rari casi può insorgere anche nelle mucose, ad esempio in bocca, nel naso, nella gola, sui genitali, nell’intestino, negli occhi. In questi casi si parla di melanomi nascosti, ovvero formazioni tumorali che possono svilupparsi anche in aree del tuo corpo che hanno poca o nessuna esposizione al sole, rendendo più difficile individuarli. 

Classificazione e stadiazione del melanoma cutaneo

La classificazione dei melanoma prevede la suddivisione in 4 varietà: 

  1. melanoma a diffusione superficiale, che come segnala la Fondazione AIRC è il più comune, pari a circa il 70 per cento di tutti i melanomi cutanei diagnosticati;
  2. lentigo maligna melanoma;
  3. melanoma lentigginoso acrale;
  4. melanoma nodulare, il più aggressivo, che rappresenta circa il 10-15% dei melanomi cutanei.

In base all’estensione della malattia tumorale, normalmente il melanoma si classifica secondo quattro stadi:

  • stadio 0: il tumore maligno è ancora confinato negli strati superiori della pelle (in situ)
  • stadio I: melanoma che ha uno spessore fino a 2mm e non presenta metastasi.
  • stadio II: melanoma definito dallo spessore della lesione e dalla presenza o meno di lacerazione. Non sono presenti metastasi;
  • stadio III: sono presenti metastasi ai linfonodi regionali;
  • stadio IV: sono presenti metastasi a distanza.

Il metodo più diffuso per la classificazione dello stadio del cancro, compreso il melanoma cutaneo, è Il sistema TNM (in italiano Tumore-Noduli-Metastasi), con il quale si indica: 

  • lo spessore del tumore, con la T abbinata ad un numero da 0 a 4 o una lettera tra A e B;
  • se il melanoma si è mosso dalla sede primaria fino ai linfonodi vicinali, con la lettera N abbinata ad un numero da 0 a 3 e una lettera tra A, B e C;
  • se il melanoma si è diffuso a siti distanti del corpo, e quindi se ha metastatizzato e dove, con la lettera M abbinata al numero 0 o 1 e ad una lettera compresa tra A, B, C e D;

Per approfondire invitiamo a consultare il sito dell’Associazione Melanoma Italia Onlus.

Quali sono le cause principali?

Il melanoma cutaneo si verifica quando c’è una anomalia nel funzionamento delle cellule che producono melanina (i melanociti).

Cosa succede? In condizioni normali, le cellule della pelle si sviluppano in modo controllato e ordinato, favorendo un naturale ricambio tra quelle nuove e quelle vecchie, che vengono portate verso la superficie della pelle, dove muoiono e alla fine cadono. Però, quando alcune cellule sviluppano danni al DNA, nuove cellule possono iniziare a crescere senza controllo e formare una massa tumorale.

Purtroppo ad oggi non è ancora chiaro cosa danneggi il DNA provocando la formazione di un melanoma cutaneo, ma è probabile che sia frutto di una combinazione di fattori, inclusi fattori ambientali e genetici.

Detto ciò, i medici ritengono che la principale causa di melanoma sia l’esposizione ai raggi ultravioletti (UV) del sole e delle lampade e dei lettini abbronzanti, ma questo non vale per tutti i melanomi, in particolare per quelli che abbiamo definito “nascosti”, e che quindi si sviluppano in punti del corpo che non ricevono l’esposizione alla luce solare. 

Quali sono i fattori di rischio del melanoma cutaneo?

Oltre all’esposizione ai raggi ultravioletti, bisogna considerare altri fattori capaci di aumentare il rischio di sviluppare un melanoma cutaneo, tra cui:

  • avere la pelle chiara: la presenza di meno melanina nella pelle, tipica di chi ha una carnagione chiara, si traduce in una minore protezione dai raggi UV. Le persone con i capelli biondi o rossi, gli occhi chiari e le lentiggini sono più a rischio, ma questo non vuol dire che il resto della popolazione sia al sicuro;
  • vivere più vicino all’equatore o ad un’altitudine più elevata;
  • avere molti nei;
  • avere una storia familiare di melanoma;
  • avere un sistema immunitario indebolito.

In presenza di uno o più dei presenti fattori di rischio è opportuno sottoporsi a controlli periodici, in particolare quando si notano cambiamenti di forma e colore nei proprio nei

Sintomi del melanoma e Sistema ABCDE

I sintomi del melanoma sono legati essenzialmente alla forma, al colore e alla dimensione dei nei, anche se, come sottolineato, potrebbe anche svilupparsi in punti nascosti. 

In effetti, i nei “normali” sono generalmente di un colore uniforme, come marrone chiaro, marrone o nero, con un bordo distinto che separa il neo dalla pelle circostante, ovali o rotondi e di solito più piccoli di circa 6 millimetri di diametro, le dimensioni di una gomma da matita, ma possono cambiare aspetto nel tempo e, in alcuni casi, persino scomparire con l’età.

Per identificare anomalie relative ai propri nei, che potrebbero indicare melanomi o altri tumori della pelle, è opportuno basarsi sul sistema ABCDE, un metodo di osservazione basato su 5 elementi, ognuno contrassegnato da una lettera:

  • A sta per forma asimmetrica;
  • B sta per bordo irregolare;
  • C indica i cambiamenti di colore;
  • D sta per diametro, soffermandosi su una crescita di un neo di più di 6 millimetri;
  • E sta per evoluzione con rapidi cambiamenti nel tempo.

Questo sistema è semplice da applicare e da ricordare per individuare in tempo utile un possibile melanoma, e sottoporsi a controlli più approfonditi. 

Come si esegue la diagnosi?

Per giungere alla diagnosi di melanoma cutaneo si possono eseguire diversi esami e controlli medici. 

Il medico, dopo aver svolto una visita clinica e sottoposto il paziente ad una epiluminescenza dei nei, per determinare se una lesione cutanea sospetta è un melanoma potrebbe raccomandare di rimuovere un campione di pelle per il test per eseguire una biopsia

Se la diagnosi conferma la presenza di un tumore della pelle, lo step successivo consiste nello stabilirne lo stadio di avanzamento

Come si cura?

Il trattamento per il melanoma dipende dalle dimensioni e dallo stadio del cancro, dalla salute generale del paziente e da altre valutazioni da compiere di concerto con il proprio medico. 

In genere, le ipotesi terapeutiche e le cure disponibili sono le seguenti: 

  • rimozione chirurgica;
  • immunoterapia, un trattamento farmacologico che aiuta il sistema immunitario a combattere il cancro;
  • terapia mirata, raccomandata se il cancro si è diffuso ai linfonodi o ad altre aree del corpo;
  • radioterapia, spesso utilizzata anche per trattare i melanomi che non possono essere rimossi completamente con un intervento chirurgico;
  • chemioterapia.

Sarà il medico a stabilire come procedere, valutando i pro e i contro di ogni opzione; è bene comunque ricordare che il melanoma è una neoplasia maligna con elevata probabilità di guarigione, se diagnosticato in tempo e trattato correttamente, come confermano i dati AIRTUM.

melanoma cutaneo sopravvivenza 5 anni

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.

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