Tonsillectomia con adenoidectomia: cosa c’è da sapere

da | Apr 4, 2022 | Otorinolaringoiatria, Sanità Integrativa | 0 commenti

Il Fondo di assistenza sanitaria integrativa FASDA prevede, nell’ambito delle prestazioni di Otorinolaringoiatria, la copertura delle spese sostenute per sottoporsi a interventi di tonsillectomia con adenoidectomia.

Si tratta di un intervento chirurgico finalizzato all’asportazione delle tonsille e delle adenoidi, laddove necessario, eseguito molto più di frequente nei bambini ma non in modo esclusivo. 

Ma cosa sono le tonsille e le adenoidi, a cosa servono, e perché in alcuni casi se ne raccomanda l’asportazione attraverso un intervento di tonsillectomia con adenoidectomia

Approfondiamo insieme. 

Cosa sono le tonsille e le adenoidi?

Per capire in cosa consiste la tonsillectomia con adenoidectomia è necessario spiegare prima cosa sono le tonsille e le adenoidi che, tramite l’intervento, si vanno ad asportare.

Le tonsille sono piccoli pezzi di tessuto dalla forma arrotondata, situati nella parte posteriore della bocca su entrambi i lati della gola

Le adenoidi, invece, sono un ammasso di tessuto situato dietro la cavità nasale

Entrambe ricoprono un ruolo importante per la difesa contro le infezioni, soprattutto nei bambini. 

Cosa succede quando si infettano tonsille e adenoidi

In presenza di un’infezione, le tonsille e le adenoidi tendono ad ingrossarsi. In questi casi si parla di tonsillite e adenoidite, o ipertrofia delle tonsille e delle adenoidi

Le tonsille e le adenoidi possono ingrandirsi per molte ragioni diverse, inclusa l’esposizione a virus, batteri, infezioni fungine, parassitarie e fumo di sigaretta.

In presenza di tonsillite e/o adenoidite, il bambino o l’adulto possono sperimentare diversi sintomi, che variano notevolmente a seconda della causa dell’infezione e possono manifestarsi improvvisamente o gradualmente.

Per la tonsillite, i sintomi più frequenti sono i seguenti: 

  • gola infiammata;
  • febbre;
  • mal di testa;
  • diminuzione dell’appetito;
  • nausea e vomito;
  • dolori di stomaco;
  • deglutizione dolorosa;
  • arrossamento visivo o drenaggio in gola.

Per quanto riguarda, invece, l’infezione alle adenoidi: 

  • tendenza a respirare attraverso la bocca;
  • respiro rumoroso;
  • russamento notturno;
  • discorso nasale (quando si parla in modo nasale);
  • periodi notturni in cui la respirazione si interrompe per alcuni secondi. 

In presenza di uno o più sintomi, è opportuno rivolgersi ad un otorinolaringoiatra per una visita approfondita. 

Come si curano tonsillite e adenoidite?

Il primo step da compiere è sottoporsi ad una visita di controllo da un medico specialista, affinché si possa giungere ad una diagnosi di tonsillite e/o adenoidite

Stabilita la presenza dell’infezione, è opportuno verificarne la natura, che potrebbe essere batterica; in questo caso, si può procedere ad un ciclo di terapia antibiotica.

In questa fase l’obiettivo è ridurre l’infezione, e di conseguenza il dolore e il gonfiore, e migliorare lo stato di disagio nel quale si trova il paziente, spesso un bambino. 

Oltre all’antibiotico, si può procedere all’assunzione di pastiglie per la gola, spray nasali e all’aumento dell’assunzione di liquidi.

Se l’infezione diventa ricorrente, e colpisce di frequente le tonsille e le adenoidi del bambino o dell’adulto, allora il medico potrebbe raccomandare una tonsillectomia con adenoidectomia, al fine di rimuovere i tessuti che si infettano così spesso.  

Cos’è una tonsillectomia con adenoidectomia?

Come spiegato, le tonsille e le adenoidi vengono in genere rimosse quando diventano grandi e infiammate e iniziano a causare frequenti infezioni. 

La procedura per rimuovere le tonsille è nota come tonsillectomia mentre la rimozione delle adenoidi è chiamata adenoidectomia

Poiché vengono spesso rimosse contemporaneamente, la procedura viene definita tonsillectomia e adenoidectomia o tonsillectomia con adenoidectomia

L’intervento chirurgico è più comunemente eseguito nei bambini, ma può rendersi necessario anche in età adulta.  

Perché eseguire una tonsillectomia con adenoidectomia?

Secondo il documento “SNLG – Appropriatezza e sicurezza degli interventi di tonsillectomia e/o adenoidectomia”, redatto da numerose società scientifiche operanti nel nostro Paese, le principali indicazioni agli interventi di tonsillectomia e/o adenoidectomia sono: 

  • la sindrome dell’apnea ostruttiva del bambino con ipertrofia adenotonsillare;
  • le forme severe di tonsillite ricorrente, che “rappresentano un’indicazione alla tonsillectomia quando sono caratterizzate da cinque o più episodi invalidanti di tonsillite per anno, per-duranti per almeno un anno”
  • l’adenoidectomia trova un ruolo nel trattamento dell’otite media cronica secretiva con adenoidite cronica e nel trattamento dell’otite media acuta ricorrente con ipertrofia adenoidea ostruente l’orifizio tubarico.

A queste motivazioni si aggiungono le seguenti: 

  • apnea notturna o periodi notturni in cui il bambino smette di respirare;
  • difficoltà a deglutire;
  • tumore alla gola o al passaggio nasale;
  • sanguinamento dalle tonsille che non può essere fermato;
  • significativo blocco del passaggio nasale e respirazione disagevole.

Nel corso degli ultimi decenni il ricorso a questo tipo di intervento è diminuito, destinandolo solo a quelle situazioni che lo rendono assolutamente necessario. Sarà, ovviamente, cura dell’otorinolaringoiatra stabilire se e quando procedere ad una tonsillectomia con adenoidectomia.

Come si esegue l’intervento?

Prima dell’intervento non è necessaria una preparazione particolare, è sufficiente svolgere una visita con il chirurgo e l’anestesista per valutare le condizioni del paziente e confermare o meno la procedura. 

La maggior parte degli interventi chirurgici di tonsillectomia con adenoidectomia vengono eseguiti in regime ambulatoriale (day hospital), quindi il paziente si ricovera, riceve l’intervento nel corso della mattinata e, salvo complicazioni, viene dimesso nello stesso giorno, dopo essere stato monitorato per alcune ore. 

La rimozione delle tonsille e delle adenoidi avviene attraverso la bocca, quindi non ci sarà nessun taglio sulla pelle o cicatrice visibile

Se le condizioni del paziente sono buone al suo risveglio, può tornare a casa nel giro di poche ore

Come gestire il post operatorio?

In assenza di complicazioni, dopo l’intervento è possibile tornare a casa il giorno stesso. Una volta a casa, il paziente dovrà seguire poche indicazioni, molto semplici, che comprendono l’aumento dell’assunzione di liquidi, una terapia con antidolorifici per gestire il dolore e il riposo per qualche giorno, evitando sforzi, sport o attività potenzialmente pericolose. 

Come si legge sul sito dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma, è normale, soprattutto nei bambini, sperimentare dolori più o meno accentuati alla gola, alla bocca e al naso, febbre sino a 38°- 38,5° (in questi casi è raccomandata l’assunzione di paracetamolo) e inappetenza

Come ogni intervento chirurgico, anche la tonsillectomia con adenoidectomia presenta rischi e complicazioni post operatorie: 

  • sanguinamento, che può verificarsi durante l’intervento chirurgico, subito dopo l’intervento chirurgico o a casa;
  • disidratazione, a causa della ridotta assunzione di liquidi; se grave, potrebbero essere necessari liquidi attraverso un catetere endovenoso in ospedale;
  • febbre;
  • difficoltà respiratorie, a causa della formazione di gonfiore dell’area intorno all’intervento. Vanno trattate immediatamente perché sono potenzialmente fatali.

È importante segnalare al proprio medico ogni manifestazione sospetta in maniera tempestiva, così da ricevere le cure necessarie nel minor tempo possibile.

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.

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