Varicocele e infertilità: cause, sintomi, cure

da | Ott 13, 2022 | Sanità Integrativa, Urologia | 0 commenti

Una delle principali cause di infertilità nell’uomo consiste nel varicocele, un ingrandimento delle vene che si trovano all’interno della sacca di pelle che racchiude i testicoli, denominata scroto. 

Secondo le stime fornite dal Ministero della Salute, questa condizione colpisce circa il 10-20% della popolazione maschile ed è piuttosto comune negli uomini con problemi di fertilità, dove è presente nel 30-40% dei casi

Molto spesso il varicocele si presenta in modo asintomatico, e viene scoperto solo eseguendo una serie di controlli per la fertilità, ma è di facile diagnosi

Approfondiamo e cerchiamo di capire in cosa consiste il varicocele, quali sono le cause principali, i sintomi e le possibili cure

Cos’è il varicocele

Il varicocele consiste in un ingrossamento delle vene all’interno dello scroto, la sacca di pelle che contiene i testicoli, che trasportano il sangue dai testicoli al cuore.  

Cosa vuol dire? I testicoli ricevono il sangue dall’arteria testicolare che ha origine nell’aorta addominale. Il sangue, ormai privo di ossigeno, torna verso il cuore attraverso una serie di piccole vene localizzate nello scroto, il cosiddetto plesso pampiniforme.

Un varicocele si verifica quando il sangue si accumula nelle vene anziché circolare efficientemente fuori dallo scroto, un po’ come accade con le vene varicose che interessano le gambe. 

Come viene classificato il varicocele

Dal punto di vista clinico, questa condizione viene classificata in 4 tipologie

  1. Grado 0 (o varicocele subclinico): è visibile solo con esami strumentali, come un ecocolordoppler;
  2. Grado I: quando è evidenziabile alla palpazione attraverso la cosiddetta manovra del Valsalva, che consiste semplicemente nel nel riempire i polmoni di aria, tappare il naso e la bocca e soffiare a glottide chiusa;
  3. Grado II: quando è evidenziabile alla palpazione, anche senza manovra del Valsalva;
  4. Grado III: quando è evidenziabile all’ispezione dello scroto, anche senza palpazione.

Com’è facile intuire, le fasi iniziali e meno gravi di varicocele sono difficili da individuare senza un intervento medico, ecco perché molto spesso si viene a conoscenza del problema solo eseguendo dei controlli, magari perché si avvertono dei fastidi o perché non si riesce ad avere un figlio. 

Quali sono le cause del varicocele

Abbiamo visto che il varicocele si presenta quando il sangue si accumula nelle vene presenti nello scroto invece di fluire normalmente, ma perché accade questo? 

Le cause non sono ancora note, ma esistono alcune ipotesi sulle quali la comunità medica tende a concordare.

La più diffusa individua la causa del varicocele in una debolezza congenita delle pareti venose, associata ad una incontinenza delle valvole venose. Semplificando, le vene sono deboli e le valvole che regolano i flussi sanguigni all’interno del plesso pampiniforme non funzionano in modo adeguato, provocando un accumulo di sangue e una dilatazione delle vene. 

Non risultano fattori di rischio particolarmente rilevanti, ecco perché non è possibile prevenire la formazione di varicocele, ma si può invece intervenire per evitare le complicanze di questa condizione, che possono compromettere anche la fertilità del soggetto che ne è affetto.  

Quali sono le complicanze del varicocele

Il varicocele è una condizione molto diffusa negli uomini, e si presenta in genere durante l’infanzia e l’adolescenza (tra gli 11 e i 16 anni) con interessamento principale del testicolo sinistro, ma non è pericoloso e non rappresenta una minaccia per la sopravvivenza di chi ne è affetto.

Grazie ad una visita andrologica e degli esami specifici, è possibile diagnosticare questa patologia in modo alquanto semplice e intervenire precocemente. 

Se non trattato, però, il varicocele può provocare: 

  • problemi di crescita testicolare: durante la pubertà, infatti, il varicocele può inibire la crescita dei testicoli, la produzione di ormoni e altri fattori legati alla salute e alla funzione del testicolo. In età adulta, può addirittura provocare un graduale restringimento del testicolo colpito a causa della perdita di tessuto;
  • infertilità: il varicocele non è una diagnosi di infertilità certa. Infatti, come già indicato prima, si stima che solo il 10-20% degli uomini che ne sono affetti riscontra poi effettive difficoltà nell’avere un figlio. Detto questo, rappresenta comunque una delle cause principali di infertilità. Circa il 30-40% degli uomini con problemi di fertilità ha un varicocele;
  • ridotta produzione di testosterone da parte del testicolo; 
  • disagio scrotale;
  • azoospermia o completa mancanza di sperma nell’eiaculazione

Il modo migliore per evitare complicanze è sottoporsi ad una visita andrologica in presenza di alcuni sintomi o se si notano queste vene ingrossate sul testicolo. 

Quali sono i sintomi principali 

Nelle fasi iniziali il varicocele si presenta in modo asintomatico, e viene individuato solo attraverso una visita specialistica o esami diagnostici. 

In alcuni casi, però, può manifestarsi attraverso alcuni sintomi, tra cui i seguenti: 

  • un dolore o un disagio sordo e doloroso, più probabile quando si è in piedi o a fine giornata. Sdraiarsi spesso allevia il dolore;
  • presenza di una massa nello scroto, in alcuni casi visibile in altri individuabile solo con palpazione;
  • testicoli di diverse dimensioni. Il testicolo colpito può essere notevolmente più piccolo dell’altro testicolo;
  • infertilità. Come spiegato, il varicocele può causare difficoltà a concepire un figlio, ma è sempre così.

In presenza di uno o più sintomi, è raccomandato rivolgersi ad un andrologo per giungere alla diagnosi e valutare se e come intervenire. 

Il varicocele va sempre trattato?

Questa condizione non va trattata sempre e comunque, dipende da una serie di fattori da valutare, tra cui le dimensioni del varicocele, gli obiettivi di fertilità del paziente, i sintomi correlati a bassi livelli di testosterone o al disagio scrotale, gli esami del sangue come i livelli di testosterone e i risultati dell’analisi dello sperma.

Se gli esami indicano danni al testicolo, la riparazione del varicocele potrebbe essere importante per migliorare la funzione testicolare e  prevenire un ulteriore declino, ma quando non sembrano esserci complicanze la valutazione può variare di caso in caso. 

Ad esempio, se una coppia non riesce ad avere figli e l’uomo presenta un varicocele, si potrebbe intervenire prima di provare con le tecniche di procreazione assistita nel caso in cui esistano prove oggettive di un fattore maschile che impedisce il raggiungimento dell’obiettivo, lo stato di fertilità della donna sia intatto o curabile, e non ci siano altre cause evidenti per l’infertilità maschile.

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Come si cura?

Il trattamento del varicocele è di tipo chirurgico ed ha l’obiettivo di chiudere la vena colpita per reindirizzare il flusso di sangue nelle vene normali

Esistono tre tipi di approcci: 

  • embolizzazione del varicocele: piccole spire vengono introdotte attraverso una vena nella zona inguinale e utilizzate per bloccare le vene nell’addome che alimentano il varicocele. Le percentuali di successo a lungo termine sembrano essere leggermente inferiori rispetto a un approccio chirurgico aperto e il trattamento può richiedere più di una procedura. Tuttavia, non c’è incisione, quindi spesso è consigliato questo approccio nei bambini.
  • legatura laparoscopica del varicocele: una telecamera e piccoli strumenti vengono introdotti nell’addome, dove vengono tagliate le vene che alimentano il varicocele. Questa tecnica è meno invasiva ma presenta tassi di successo a lungo termine inferiori;
  • chirurgia aperta: nella maggior parte dei pazienti si esegue una legatura microchirurgica del varicocele sottoinguinale. Questo approccio produce le più alte percentuali di successo e le più basse percentuali di complicanze, ha il costo più basso ed elimina essenzialmente il rischio di pericolose lesioni intra-addominali.

Sarà il chirurgo a valutare l’approccio più adeguato allo scopo, tenendo in considerazione l’anamnesi e le condizioni generali del paziente.

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.

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