Il magnesio è utile nel trattamento del mal di testa?

da | Set 13, 2023 | Disturbi Cognitivi, Sanità Integrativa | 0 commenti

Il mal di testa, e più nello specifico le cefalee e le emicranie, sono condizioni invalidanti, estremamente diffuse a livello mondiale, con una prevalenza maggiore nelle donne rispetto agli uomini.   

Per approfondire, invitiamo a leggere l’articolo Come riconoscere, prevenire e curare l’emicrania.

Purtroppo, ad oggi non esiste ancora la cura definitiva al mal di testa, e la profilassi può coinvolgere farmaci specifici, antidolorifici, terapie alternative come l’agopuntura, e l’assunzione di integratori, come ad esempio il magnesio

La carenza di questo minerale, fondamentale per il corretto funzionamento del nostro organismo, è stata infatti associata all’insorgere di cefalee ed emicranie, e numerosi studi hanno evidenziato come una sua integrazione possa prevenire gli attacchi e/o ridurne la durata e l’intensità

Ma funziona davvero? Il magnesio è utile nel trattamento del mal di testa? Approfondiamo insieme.

Cos’è il magnesio?

Il magnesio è uno dei minerali essenziali per il corpo umano, questo vuol dire che è necessario per il corretto funzionamento del nostro organismo, essendo coinvolto in una vasta gamma di processi biologici e presente in ogni cellula del corpo. 

Quali sono le sue principali funzioni? 

  • Contrazione muscolare: è fondamentale per la regolazione della contrazione muscolare, compresi i muscoli scheletrici e il cuore
  • Funzionamento del sistema nervoso: contribuisce alla trasmissione degli impulsi nervosi e alla regolazione delle funzioni neurologiche
  • Supporto osseo: è coinvolto nella formazione e nel mantenimento di ossa e denti sani, lavorando in sinergia con il calcio
  • Regolazione del ritmo cardiaco: aiuta a mantenere il ritmo cardiaco regolare e può avere un effetto protettivo contro alcune condizioni cardiache
  • Funzione enzimatica: è un cofattore per molte reazioni enzimatiche coinvolte nel metabolismo energetico e in altri processi cellulari
  • Regolazione della pressione sanguigna: contribuisce alla regolazione della pressione sanguigna e può aiutare a mantenere i vasi sanguigni rilassati
  • Regolazione del glucosio nel sangue: partecipa nella regolazione dei livelli di zucchero nel sangue.

Il magnesio è il quarto minerale essenziale più abbondante tra quelli presenti nell’essere umano ed è distribuito per circa il 50 % nelle ossa e per il restante 50% nel muscolo e in altri tessuti molli, mentre quello contenuto nel sangue rappresenta una piccola frazione (meno dell’1%) del totale.

Il magnesio può essere assorbito attraverso la dieta, con alimenti come verdure a foglia verde, noci, semi, pesce e altri alimenti. Riportiamo di seguito un’infografica redatta dall’Istituto Europeo di Oncologia nell’ambito del programma SmartFood raffigurante i 10 cibi più ricchi di magnesio.

fondi di magnesio

Inoltre, è disponibile in forma di integratori, che possono essere presi sotto supervisione medica in caso di carenza o per scopi specifici, come il trattamento di alcune condizioni mediche tra cui, appunto, il mal di testa.

Una carenza di magnesio può portare a una serie di problemi di salute, tra cui crampi muscolari, disturbi cardiaci e osteoporosi. Tuttavia, è importante anche non assumere quantità eccessive di magnesio, poiché ciò può causare complicanze. 

Magnesio e mal di testa: qual è il legame?

In relazione al mal di testa, il magnesio è stato studiato per il suo potenziale ruolo nella prevenzione e nel trattamento di alcuni tipi di emicranie e cefalee. Tuttavia, è importante notare che l’efficacia del magnesio nel trattamento del mal di testa può variare da persona a persona.

Vediamo in che modo questo minerale può essere coinvolto nella gestione del mal di testa:

  • rilassamento muscolare: svolge un ruolo chiave nella regolazione della contrazione muscolare. Alcune emicranie e cefalee sono associate a tensioni muscolari nella zona del collo e delle spalle. Il magnesio può aiutare a rilassare i muscoli, riducendo così la tensione che può contribuire al mal di testa;
  • vasodilatazione: può contribuire alla dilatazione dei vasi sanguigni, il che può essere utile nella gestione delle emicranie. La costrizione dei vasi sanguigni è uno dei fattori scatenanti delle emicranie, il magnesio potrebbe aiutare a prevenire questa costrizione e ridurre il dolore;
  • riduzione dell’infiammazione: può avere effetti anti-infiammatori nel corpo, il che potrebbe contribuire a ridurre l’infiammazione associata a alcune forme di mal di testa;
  • coinvolgimento neurologico: alcuni studi suggeriscono che l’assunzione di magnesio potrebbe influenzare positivamente il funzionamento del sistema nervoso e ridurre l’ipereccitabilità neuronale, che è associata a certe emicranie.

È importante sottolineare che l’uso del magnesio per il trattamento del mal di testa dovrebbe essere discusso con un professionista medico, in quanto la gestione delle emicranie e delle cefalee può richiedere una valutazione individuale. 

L’eventuale assunzione di integratori di magnesio o l’aumento dell’apporto di magnesio attraverso la dieta potrebbero essere considerati come parte di un piano di trattamento più ampio, ma dovrebbero essere monitorati attentamente e seguiti da un medico

Inoltre, il trattamento può variare in base al tipo specifico di mal di testa di cui si soffre, quindi è importante ottenere una diagnosi accurata prima di intraprendere qualsiasi terapia.

Magnesio e mal di testa da ciclo mestruale

Il magnesio è stato studiato per il suo potenziale ruolo nella gestione del mal di testa associato al ciclo mestruale, noto come “emicrania mestruale” o “cefalea mestruale”. Alcune donne, infatti, possono sperimentare emicranie o cefalee più intense prima o durante il loro periodo mestruale, e il magnesio è stato esaminato come possibile trattamento preventivo.

A tal proposito, nell’articolo “Il magnesio nella emicrania: dalla supplementazione alla prevenzione”, pubblicato sul Giornale delle Cefalee della SICS, la Società italiana per lo studio delle cefalee, si legge quanto segue:

“Un deficit di magnesio è stato infatti associato a diverse condizioni quali la dismenorrea, l’emicrania peri-mestruale ed alcuni sintomi della sindrome climaterica.”

Numerosi studi condotti nel corso degli ultimi anni hanno evidenziato come una carenza di magnesio si traduca in un aumento della frequenza di cefalee ed emicranie, anche e soprattutto nelle donne durante il ciclo mestruale

“suggerendo così un possibile ruolo terapeutico e preventivo della supplementazione con magnesio”

Come già sottolineato, l’integrazione di magnesio, tramite la dieta o l’assunzione di prodotti specifici, non può avvenire in completa autonomia, ma sempre e soltanto dietro stretto controllo medico

Integrazione: magnesio “organico” e magnesio “inorganico”

Il magnesio può essere trovato sotto diverse forme, che vengono comunemente suddivise in due categorie principali

  1. magnesio organico; 
  2. magnesio inorganico. 

Queste due forme di magnesio differiscono principalmente nella loro struttura chimica e nella fonte da cui derivano.

  • Magnesio organico: in questa forma, il magnesio è legato a molecole organiche, come il pidolato, l’amminoacido glicina o il citrato. Queste forme di magnesio organico sono spesso utilizzate negli integratori alimentari e sono considerate altamente biodisponibili, ovvero il corpo può assorbirle e utilizzarle più facilmente rispetto a certe forme inorganiche. Alcuni cibi, come frutta, verdura, noci e semi, contengono magnesio in forma organica;
  • Magnesio inorganico: questa forma è spesso legata a ioni inorganici, come il cloruro o il carbonato. Il magnesio inorganico può essere trovato in alcune fonti alimentari, ma è anche utilizzato in integratori.

La principale differenza tra queste due forme di magnesio riguarda l’assorbimento e la biodisponibilità

In generale, il magnesio organico tende ad essere meglio assorbito dal corpo rispetto al magnesio inorganico, grazie alla sua struttura chimica più facilmente riconosciuta e processabile. Tuttavia, la scelta tra queste forme di magnesio può dipendere dalle esigenze individuali e dalla tollerabilità personale.

Le forme organiche di magnesio sono spesso raccomandate per le persone che desiderano aumentare l’apporto di magnesio attraverso integratori, poiché sono meno propense a causare effetti collaterali gastrointestinali come diarrea, che possono verificarsi con alcune forme inorganiche. 

Appartiene a questa categoria il cosiddetto Pidolato di magnesio, un sale di magnesio da tempo usato in Italia per il trattamento delle cefalee, in quanto caratterizzato da un’ottima biodisponibilità.

In ogni caso, è importante consultare un professionista medico o un dietologo prima di iniziare qualsiasi supplemento di magnesio per determinare la forma e la dose più adatte alle proprie esigenze e condizioni di salute.

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.

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