Cosa mangiare in caso di glicemia alta

da | Lug 24, 2023 | Diabete, Sanità Integrativa | 0 commenti

In caso di glicemia alta, e in particolare nei pazienti affetti da diabete di tipo 1 o diabete di tipo 2, il percorso terapeutico da seguire comprende anche la modifica degli stili di vita e dell’alimentazione

Lo stesso discorso si applica, ovviamente, alle donne affette da diabete gestazionale, una condizione molto seria che può provocare gestosi e minacciare la vita del bambino e della futura mamma. 

La gestione dell’iperglicemia passa, quindi, anche attraverso una dieta sana ed equilibrata, con alcune restrizioni alimentari necessarie a contribuire a ripristinare e mantenere l’equilibrio dei valori di zuccheri nel sangue, onde scongiurare possibili complicanze

Per approfondire, invitiamo a leggere il nostro articolo Cos’è la glicemia e quali sono i valori di riferimento.

Ma cosa mangiare in caso di glicemia alta? Approfondiamo insieme, e cerchiamo di capire come comportarsi con l’alimentazione. 

Alimentazione e glicemia: qual è il legame?

L’alimentazione svolge un ruolo fondamentale nella gestione della glicemia alta, ma perché? Qual è il legame tra alimentazione e glicemia?

Il legame tra alimentazione e glicemia è strettamente correlato al modo in cui il nostro corpo metabolizza i carboidrati presenti nei cibi che consumiamo

I carboidrati ci forniscono il glucosio, uno zucchero semplice che rappresenta la principale fonte di energia per il nostro organismo

Di conseguenza, quando mangiamo cibi contenenti carboidrati, il glucosio viene rilasciato nel nostro sangue e i livelli di zucchero nel sangue, noti come glicemia, aumentano, in maniera fisiologica.

Il pancreas risponde a questa elevazione del livello di glicemia producendo insulina, un ormone che svolge un ruolo chiave nel regolare i livelli di zucchero nel sangue. L’insulina aiuta le cellule del corpo a utilizzare il glucosio come energia o a immagazzinarlo per utilizzi futuri. Inoltre, contribuisce a mantenere la glicemia sotto controllo, evitando che i livelli siano troppo alti o troppo bassi.

Per approfondire, leggi il nostro articolo Quando bisogna prendere l’insulina?.

L’alimentazione svolge un ruolo fondamentale nella regolazione della glicemia, perché determinati cibi influenzano direttamente la risposta insulinica del nostro corpo. Alcuni alimenti, come zuccheri raffinati e cibi ad alto indice glicemico, provocano un rapido aumento della glicemia, il che comporta una maggiore produzione di insulina per gestire il glucosio nel sangue. Tuttavia, un eccesso di insulina può portare a un calo brusco della glicemia, causando sensazioni di fame, stanchezza e altri sintomi.

Al contrario, una dieta equilibrata con carboidrati a basso indice glicemico, fibre, proteine magre e grassi sani può aiutare a mantenere i livelli di glicemia stabili e prevenire picchi improvvisi

Le fibre, ad esempio, rallentano l’assorbimento del glucosio, contribuendo a mantenere una glicemia più costante nel tempo. Le proteine possono aiutare a stabilizzare la glicemia e promuovere il senso di sazietà, riducendo il rischio di eccessi alimentari.

La gestione dell’alimentazione è particolarmente cruciale per le persone con diabete o pre-diabete, poiché la loro capacità di regolare la glicemia è compromessa. 

I carboidrati semplici e complessi

Quando si parla di carboidrati è importante fare chiarezza, perché spesso si tende a demonizzarli come se fossero qualcosa da evitare ad ogni costo, ma non è così. 

Il nostro organismo, infatti, necessita di tutti i nutrienti, quindi vitamine, minerali, proteine, grassi, e, appunto, carboidrati.

Questi ultimi si dividono in due categorie, i carboidrati semplici e quelli complessi, in base alla struttura molecolare dei carboidrati e alla velocità con cui vengono digeriti e assorbiti dal nostro corpo, influenzando i livelli di zucchero nel sangue. 

Carboidrati semplici

I carboidrati semplici, noti anche come zuccheri semplici, sono costituiti da molecole di zucchero relativamente piccole, facilmente digeriti e rapidamente assorbiti nel flusso sanguigno, il che può portare a un rapido aumento della glicemia

Rientrano in questa categoria:

  • il saccarosio, ovvero il comune zucchero da tavola;
  • il lattosio, ovvero lo zucchero presente nel latte;
  • il fruttosio, contenuto nella frutta;
  • lo zucchero presente nel miele e nello sciroppo d’acero;
  • gli zuccheri aggiunti negli alimenti e bevande, come succhi di frutta, bibite zuccherate, dolci e caramelle.

I carboidrati semplici vengono spesso utilizzati come fonte di energia immediata – possono essere un valido alleato in caso di calo ipoglicemico drastico – ma l’eccesso di zucchero nel sangue può essere problematico, soprattutto per le persone con diabete o pre-diabete.

Carboidrati complessi

I carboidrati complessi sono costituiti da catene più lunghe di molecole di zucchero e richiedono più tempo per essere scomposti e digeriti dal nostro corpo. Questa lenta digestione comporta un graduale rilascio di glucosio nel flusso sanguigno, mantenendo più stabili i livelli di glicemia. 

Sono carboidrati complessi i seguenti alimenti:

  • cereali integrali, come farro, orzo, avena, riso integrale;
  • legumi, come ceci, lenticchie, fagioli;
  • le verdure a radice, come le patate;
  • il frumento integrale, come pane e pasta integrale.

I carboidrati complessi sono spesso raccomandati per una alimentazione sana, poiché oltre a fornire energia, offrono anche fibre, vitamine e minerali essenziali per la salute.

In caso di glicemia alta, ma anche in generale, è importante trovare un giusto equilibrio tra carboidrati semplici e complessi

Ridurre l’assunzione di zuccheri aggiunti e cibi ad alto contenuto di zucchero può contribuire a mantenere stabili i livelli di glicemia e promuovere una migliore salute metabolica. Allo stesso tempo, incorporare fonti di carboidrati complessi può favorire una sensazione di sazietà, aiutare a controllare l’appetito e fornire nutrienti essenziali per il benessere generale.

Cosa mangiare in caso di iperglicemia?

Quando si affronta la glicemia alta, l’obiettivo principale è mantenere i livelli di zucchero nel sangue sotto controllo e prevenire picchi improvvisi

Per farlo, è consigliabile adottare un’alimentazione equilibrata e mirata, che includa una varietà di nutrienti importanti. 

Vediamo, quindi, alcuni alimenti e categorie di cibi che possono essere utili in caso di glicemia alta:

  • cereali integrali: pane, pasta, riso e cereali integrali contengono fibre, che rallentano l’assorbimento degli zuccheri nel sangue;
  • verdure non amidacee: verdure a foglia verde, pomodori, carote, zucchine, peperoni, cavolfiori, broccoli e altri ortaggi a basso contenuto di carboidrati;
  • legumi: ceci, lenticchie, fagioli neri, fagioli rossi e altre varietà di legumi, poiché sono ricchi di fibre e proteine, e aiutano a stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue;
  • frutta a basso indice glicemico: mele, pere, prugne, ciliegie, fragole, mirtilli e agrumi, poiché contengono meno zuccheri rispetto ad altre varietà;
  • proteine magre: pollo, tacchino, pesce e carne di manzo magra. Si consiglia, inoltre, di includere anche fonti proteiche vegetali come tofu, tempeh e legumi;
  • grassi sani: preferire olio d’oliva, olio di semi di lino, avocado, noci e semi. Evitare grassi saturi e trans, tipici di alimenti fritti e cibi processati;
  • latticini a basso contenuto di grassi: se si consumano prodotti lattiero-caseari, scegliere opzioni a basso contenuto di grassi, come yogurt greco magro o latte scremato;
  • bevande: optare per acqua, tè non zuccherato e caffè senza zucchero come principali bevande. Evitare bevande zuccherate e succhi di frutta commerciali;
  • snack sani: frutta fresca, noci non salate, carote baby o bastoncini di sedano con hummus.

Con una dieta appropriata e consapevole, è possibile mantenere la glicemia sotto controllo, riducendo il rischio di complicazioni legate alla glicemia alta e promuovendo una migliore salute generale. 

Si raccomanda sempre di consultarsi con un professionista della salute, come un dietista o un medico specializzato in nutrizione, per ottenere un piano alimentare personalizzato e adatto alle proprie esigenze.

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.

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