Diabete di tipo 1: cause, sintomi, complicanze, cure

da | Lug 4, 2023 | Diabete, Sanità Integrativa | 0 commenti

Il diabete di tipo 1 è una malattia cronica autoimmune che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Secondo i dati forniti dal Ministero della Salute, rappresenta circa il 10% dei casi di diabete, con circa 300.000 soggetti affetti da questa condizione in Italia.  

Solitamente, si manifesta in età giovanile – per questo è anche nota come diabete giovanile – ma può comparire anche in età adulta.

Caratterizzato da un’incapacità del pancreas di produrre insulina, il diabete di tipo 1 richiede un costante monitoraggio e una gestione attenta per garantire una vita sana e di qualità.

Le persone affette da diabete di tipo 1 dipendono dall’insulina per mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue. Senza un adeguato controllo, possono verificarsi complicanze a lungo termine come danni ai reni, alla vista e al sistema nervoso. Pertanto, è fondamentale che i pazienti diabetici di tipo 1 imparino a gestire attentamente la loro condizione per prevenire tali complicanze.

Approfondiamo insieme, e cerchiamo di capire cos’è il diabete di tipo 1, quali sono le cause principali, come si manifesta, quali complicanze comporta e come si cura

Cos’è il diabete di tipo 1

Il diabete di tipo 1, o più correttamente diabete mellito di tipo 1 (DM1 in forma abbreviata), è una forma di diabete cronico, di tipo autoimmune

Cosa vuol dire? Semplificando, il sistema immunitario di chi ne è affetto attacca e distrugge le cellule beta del pancreas responsabili della produzione di insulina, come se fossero dei corpi estranei, un po’ come accade con gli agenti patogeni (virus, batteri, funghi, ecc…). 

L’insulina è un ormone essenziale per il metabolismo dei carboidrati nel corpo umano, e senza una quantità adeguata il livello di zucchero nel sangue diventa troppo elevato, provocando vari sintomi, danni e complicanze.

Per questo motivo, le persone con diabete di tipo 1 devono assumere insulina esterna per regolare i livelli di glicemia nel sangue, tramite iniezioni multiple giornaliere o l’uso di una pompa per insulina. 

Il diabete di tipo 1 richiede una gestione attenta e costante. Un controllo inadeguato può portare a complicanze a lungo termine come problemi renali, danni agli occhi, neuropatia e problemi cardiovascolari. Pertanto, è fondamentale che chi ne soffre adotti un approccio globale alla gestione della malattia, che comprenda l’aderenza a una dieta equilibrata, l’esercizio fisico regolare, il monitoraggio attento dei livelli di zucchero nel sangue e un’adeguata assistenza medica.

Nonostante le sfide quotidiane che il diabete di tipo 1 può comportare, molte persone con questa condizione conducono una vita sana e appagante

Quali sono le cause del diabete mellito di tipo 1?

Le cause esatte del diabete di tipo 1 non sono ancora completamente comprese, ma si ritiene che una combinazione di fattori genetici e ambientali sia coinvolta nello sviluppo della malattia

Le cause principali sembrerebbero essere le seguenti: 

  • fattori genetici: il DM1 ha una predisposizione genetica, il che significa che può essere ereditato all’interno delle famiglie. Anche se non esiste un singolo gene responsabile del diabete di tipo 1, alcune varianti genetiche aumentano il rischio di sviluppare la malattia. Tuttavia, non tutte le persone con una predisposizione genetica svilupperanno effettivamente il diabete di tipo 1, il che indica che ci sono altri fattori coinvolti nello scatenamento della malattia;
  • fattori ambientali: l’esposizione a determinati fattori ambientali può influenzare lo sviluppo del DM1 nelle persone geneticamente suscettibili. Alcuni di questi fattori includono infezioni virali, come il virus del morbillo, che possono innescare una risposta autoimmune nel corpo. Alcune teorie suggeriscono che l’esposizione a determinati alimenti o a specifici fattori ambientali durante l’infanzia potrebbe anche contribuire allo sviluppo della malattia, ma le evidenze sono ancora oggetto di studio e dibattito;
  • autoimmunità: come già accennato, nel DM1 il sistema immunitario attacca erroneamente le cellule beta del pancreas. Non è ancora chiaro cosa scateni questa risposta autoimmune, ma si pensa che sia il risultato di un’interazione complessa tra fattori genetici, ambientali e immunologici. Gli anticorpi autoimmuni possono essere rilevati nel sangue delle persone con diabete di tipo 1, il che indica la presenza di un’attività autoimmune.

È importante sottolineare che il diabete di tipo 1 non è causato da cattive abitudini alimentari o uno stile di vita poco salutare. È una malattia autoimmune che può colpire chiunque, anche persone giovani e in buona salute. 

Questo rende molto difficile la prevenzione, in quanto sono ancora poco chiari i fattori di rischio che interagiscono con la predisposizione genetica scatenando la reazione autoimmunitaria.

Quali sono i sintomi più comuni?

Come si manifesta il diabete di tipo 1 nei pazienti? I sintomi principali sono i seguenti:

  • aumento della produzione di urina (poliuria): le persone affette da DM1 possono urinare più frequentemente del normale, spesso avvertendo una sensazione di sete intensa a causa della disidratazione conseguente alla perdita di liquidi attraverso l’urina;
  • sete eccessiva (polidipsia): a causa della perdita di liquidi attraverso l’urina summenzionata, il corpo cerca di compensare aumentando la sensazione di sete per mantenere un adeguato equilibrio idrico;
  • aumento dell’appetito (polifagia): le persone affette da questo disturbo possono sperimentare un aumentato desiderio di assumere cibo;
  • perdita di peso: nonostante un aumento dell’appetito e dell’assunzione di cibo, le persone con DM1 possono perdere peso in modo significativo. Ciò è dovuto al fatto che il corpo non è in grado di utilizzare adeguatamente i nutrienti dal cibo a causa della mancanza di insulina;
  • affaticamento e debolezza: il corpo non è in grado di utilizzare efficacemente il glucosio come fonte di energia nelle cellule a causa dell’assenza di insulina. Ciò può portare a una sensazione generale di stanchezza, mancanza di energia e debolezza;
  • cambiamenti dell’umore: le fluttuazioni dei livelli di zucchero nel sangue possono influenzare l’umore, con conseguente irritabilità, sbalzi emotivi, ansia o depressione;
  • visione offuscata: la presenza di alti livelli di zucchero nel sangue può causare temporaneamente cambiamenti nella forma della lente dell’occhio, causando visione offuscata o sfocata.

È importante sottolineare che i sintomi sopra elencati possono variare da persona a persona e possono manifestarsi in modo graduale o improvviso. Se si sospetta di avere il diabete di tipo 1, è fondamentale consultare un medico per una diagnosi accurata e un trattamento appropriato.

Come si esegue una diagnosi?

La diagnosi del diabete di tipo 1 viene solitamente effettuata attraverso una combinazione di sintomi, test di laboratorio e valutazione medica. 

Ecco i principali metodi diagnostici utilizzati in genere:

  • valutazione dei sintomi: il medico raccoglierà la storia medica completa del paziente, inclusi i sintomi attuali e passati;
  • test di glicemia: un valore elevato di glicemia può indicare un problema di regolazione del glucosio e può richiedere ulteriori test per una diagnosi più precisa;
  • test dell’emoglobina glicata (A1c): è un test che fornisce una misura del controllo del glucosio nel sangue nel corso degli ultimi 2-3 mesi. Un valore di A1c superiore al normale può indicare una difficoltà nel mantenere i livelli di glucosio nel sangue entro i limiti desiderati;
  • test di anticorpi: come spiegato, nel diabete di tipo 1 il sistema immunitario attacca le cellule beta del pancreas che producono insulina. La presenza di determinati anticorpi nel sangue, come gli anticorpi anti-isole delle cellule beta (GAD) o gli anticorpi anti-insulina (IAA), può essere indicativa del DM1;
  • test di stimolazione del glucagone: in alcuni casi, questo test può essere eseguito per valutare la capacità del pancreas di rispondere adeguatamente agli stimoli per produrre insulina.

Sarà il medico a stabilire a quale esame sottoporsi e ad interpretare i dati raccolti per giungere ad una diagnosi.

Complicanze del diabete mellito di tipo 1

Il diabete di tipo 1, se non gestito correttamente, può causare diverse complicanze a lungo termine, tra cui le seguenti:

  • malattie cardiovascolari: le persone con DM1 hanno un rischio maggiore di sviluppare malattie cardiache, come l’aterosclerosi, l’ipertensione e l’infarto del miocardio. L’alto livello di zucchero nel sangue può danneggiare le pareti dei vasi sanguigni e aumentare il rischio di problemi cardiaci;
  • neuropatia diabetica: il DM1 può causare danni ai nervi, che può manifestarsi come formicolio, intorpidimento o dolore alle estremità, in particolare ai piedi e alle mani. La neuropatia diabetica può anche causare problemi di digestione, disfunzione erettile e altri disturbi del sistema nervoso;
  • retinopatia diabetica: l’alta glicemia a lungo termine può danneggiare i vasi sanguigni nella retina degli occhi. Questo può portare a problemi di vista, visione offuscata, alterazioni della visione e, nei casi più gravi, alla cecità;
  • nefropatia diabetica: il DM1 può causare insufficienza renale, che possono portare a problemi di filtrazione dei rifiuti e dell’equilibrio dei liquidi nel corpo. In casi gravi, può essere necessaria la dialisi o un trapianto di rene;
  • problemi ai piedi (piede diabetico): la neuropatia diabetica e la ridotta circolazione sanguigna alle estremità possono causare ulcere ai piedi, infezioni e difficoltà nella guarigione delle ferite. In alcuni casi, può essere necessaria l’amputazione di una parte del piede o della gamba;
  • problemi dentali: le persone con DM1 sono più suscettibili a problemi dentali come la malattia gengivale, l’ascesso dentale e la perdita dei denti. Il controllo rigoroso del diabete e una buona igiene orale sono fondamentali per mantenere la salute dei denti e delle gengive.

È importante sottolineare che la gestione adeguata del diabete di tipo 1, compreso il controllo dei livelli di zucchero nel sangue, una dieta sana, l’esercizio fisico regolare e l’aderenza alle terapie insuliniche prescritte, può aiutare a ridurre il rischio di sviluppare queste complicanze o ritardarne la comparsa

Come si cura il diabete di tipo 1?

Al momento, non esiste una cura definitiva per il diabete di tipo 1. Poiché nel diabete di tipo 1 il pancreas non è in grado di produrre insulina, il trattamento si concentra principalmente sulla gestione della malattia e sul mantenimento di livelli di zucchero nel sangue il più vicino possibile alla norma.

Il trattamento del diabete di tipo 1 di solito comporta diverse componenti:

  • somministrazione di insulina: le persone con DM1 devono assumere insulina esterna costantemente per controllare i livelli di zucchero nel sangue. Il tipo di insulina e il regime di somministrazione vengono determinati in base alle esigenze individuali. Per approfondire invitiamo a leggere l’articolo Quando bisogna prendere l’insulina?;
  • monitoraggio dei livelli di zucchero nel sangue: è essenziale monitorare regolarmente i livelli di zucchero nel sangue utilizzando un glucometro o un sistema di monitoraggio continuo della glicemia. Questo fornisce informazioni sul controllo del diabete e aiuta a prendere decisioni sulla somministrazione dell’insulina, sull’alimentazione e sull’esercizio fisico;
  • alimentazione sana: seguire una dieta equilibrata e sana è fondamentale per il controllo del diabete di tipo 1. È consigliabile lavorare con un dietologo o un diabetologo per sviluppare un piano alimentare che includa un bilancio adeguato di carboidrati, proteine e grassi. La gestione delle dimensioni delle porzioni e il monitoraggio dell’assunzione di carboidrati possono aiutare a mantenere livelli di zucchero nel sangue stabili;
  • attività fisica regolare: l’esercizio fisico regolare può contribuire a controllare i livelli di zucchero nel sangue. Prima di iniziare un programma di esercizio, è importante però consultare un medico per ottenere indicazioni personalizzate. L’esercizio può richiedere aggiustamenti nella dose di insulina o nella dieta per prevenire l’ipoglicemia o l’iperglicemia;
  • gestione dello stress: lo stress può influenzare i livelli di zucchero nel sangue. Imparare tecniche di gestione dello stress, come la meditazione, il rilassamento o l’esercizio di respirazione, può essere utile per mantenere il controllo del diabete.

È fondamentale lavorare a stretto contatto con un team medico specializzato in diabetologia per sviluppare un piano di trattamento personalizzato e ricevere un adeguato supporto nella gestione del diabete di tipo 1.

Differenza tra il diabete di tipo 1 e il diabete di tipo 2

Contrariamente al diabete di tipo 2, che spesso è associato a fattori di rischio come l’obesità e lo stile di vita sedentario, il diabete di tipo 1 si sviluppa principalmente a causa di una predisposizione genetica e di un malfunzionamento del sistema immunitario

Sul sito del Ministero della Salute è presente una utilissima tabella, nella quale vengono indicate le differenze tra il diabete mellito di tipo 1 e quello di tipo 2

La riportiamo di seguito. 

Tipo 1Tipo 2
PrevalenzaCirca 0,5% (dati ISTAT)Circa 6% (dati ISTAT)
CausaDistruzione cellule beta del pancreasRidotta sensibilità e resistenza all’insulina
SintomatologiaSempre presente spesso eclatante e a inizio bruscoSpesso modesta o assente o sfumata
Tendenza alla chetosiPresenteAssente
PesoGeneralmente normaleGeneralmente in eccesso
Età all’esordioBambini o più comunemente <30 anniPiù comunemente >40 anni
Complicanze cronicheNon prima di alcuni anni dopo la diagnosiSpesso presenti al momento della diagnosi
Insulina circolanteRidotta o assenteNormale o aumentata
AutoimmunitàPresenteAssente
TerapiaInsulina necessaria sin dall’esordioDieta, farmaci orali, iniettivi, terapia sostitutiva con insulina, attività fisica

Per approfondire, invitiamo a leggere l’articolo Cosa s’intende per diabete di tipo 2.

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.

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