Neuropatia diabetica: tipi, cause, sintomi, cure

da | Ott 26, 2022 | Diabete, Sanità Integrativa | 0 commenti

La più comune complicanza a lungo termine del diabete mellito è la neuropatia diabetica, con una prevalenza stimata in circa la metà di tutti i pazienti affetti da questo disturbo e riscontrata in oltre il 20% del totale. 

Si tratta, come vedremo più nel dettaglio nel corso dell’articolo, di un particolare tipo di danno neurologico che colpisce soprattutto i soggetti affetti da diabete e da iperglicemia da molto tempo

Purtroppo, nonostante la sua vasta diffusione, ad oggi non sono ancora chiarissime le cause di questa condizione, ma si tratta di una evoluzione critica del diabete che provoca gravi danni, in particolare agli arti inferiori (come il piede diabetico), e una ridotta speranza e qualità di vita.

Detto questo, con un’adeguata prevenzione, e seguendo meticolosamente la terapia prescritta dal proprio medico, è possibile tenere sotto controllo i livelli di glicemia nel sangue e proteggere il proprio organismo da complicanze gravi che ne possono derivare.

Vediamo insieme cos’è la neuropatia diabetica, quali sono le cause principali, come si manifesta e quali sono i possibili rimedi

Cos’è la neuropatia diabetica

La neuropatia diabetica è una complicanza grave e molto comune del diabete di tipo 1 e di tipo 2, che consiste in un danno ai nervi causato principalmente dalla presenza di livelli elevati di zucchero nel sangue a lungo termine. 

Questa condizione è caratterizzata da una manifestazione quasi sempre tardiva, in molti casi asintomatica, che si sviluppa lentamente, di solito nel corso di decenni, rendendo difficile giungere ad una diagnosi precoce

Per questo motivo si raccomanda i pazienti e i familiari di prestare particolare attenzione anche a sintomi molto blandi, come un formicolio, un intorpidimento degli arti inferiori, o magari un dolore o una sensazione di debolezza a mani o piedi, con l’invito a sottoporsi subito ad un consulto medico, perché potrebbe trattarsi proprio dei primi segnali di una neuropatia periferica

Nei casi più gravi e di lunga durata, si è più vulnerabili a lesioni, infezioni, ulcere del piede, lentezza estrema nei processi di guarigione, fino al rischio di amputazione dell’arto.

Quali sono le cause principali?

In un articolo pubblicato sulla rivista della SIMG – Società Italiana di Medicina Generale si legge quanto segue: 

“i meccanismi etiopatogenetici alla base della neuropatia diabetica sono ancora oggi lontani dall’essere chiariti in tutti i loro aspetti.”

Cosa vuol dire? Che, ad oggi, non sono ancora perfettamente chiare le cause della neuropatia diabetica, anche se sono ben noti alcuni fattori scatenanti, il principale dei quali è senz’altro l’iperglicemia di lungo periodo, ovvero la presenza di livelli elevati di zucchero nel sangue per molti anni. 

Altri fattori possono causare danni ai nervi, come ad esempio:

  • danni ai vasi sanguigni causati da livelli elevati di colesterolo;
  • lesioni meccaniche, come quelle causate dalla sindrome del tunnel carpale;
  • fattori legati allo stile di vita, come fumo o consumo di alcol;
  • essere sovrappeso. Avere un indice di massa corporea (BMI) di 25 o più può aumentare il rischio di neuropatia diabetica;
  • malattie renali. Il diabete può danneggiare i reni, provocando la nefropatia diabetica e l’invio di tossine nel sangue, che possono causare danni ai nervi;
  • bassi livelli di vitamina B-12, potenzialmente causati da alcuni farmaci prescritti proprio per la gestione del diabete.

I diversi tipi di neuropatia diabetica

Nell’articolo summenzionato elaborato dalla SIMG si specifica che la classificazione più diffusa e comune delle neuropatie diabetiche prevede la divisione tra forme simmetriche e asimmetriche:

  • Neuropatie diabetiche simmetriche:
    • polineuropatia diabetica sensitivo motoria;
    • neuropatia diabetica autonomica;
    • polineuropatia associata ad alterata tolleranza glucidica;
    • neurite insulinica;
    • neuropatia ipoglicemica o iperinsulinemica.
  • Neuropatie diabetiche asimmetriche:
    • neuropatia diabetica craniale;
    • mononeuropatia diabetica;
    • neuropatia diabetica cachettica.

Un’altra classificazione è relativa alla diffusione e al modo in cui si presenta la patologia, e vede la divisione in:

  • neuropatie diffuse: epidemiologicamente più frequenti, a esordio subdolo e progressivo;
  • neuropatie focali: forme rare a esordio acuto e spesso transitorie.

Fatta questa suddivisione, vediamo ora quali sono le forme di neuropatia diabetica più diffuse tra i pazienti: 

  • Neuropatia periferica: altrimenti detta neuropatia periferica simmetrica distale, è il tipo più comune di neuropatia diabetica. Colpisce prima i piedi e le gambe, poi le mani e le braccia
  • Neuropatia autonomica: questa forma può danneggiare il sistema nervoso autonomo, che controlla la pressione sanguigna, la frequenza cardiaca, la sudorazione, gli occhi, la vescica, l’apparato digerente e gli organi sessuali
  • Neuropatia prossimale (poliradicolopatia diabetica): questo tipo di neuropatia colpisce spesso i nervi di cosce, fianchi, glutei o gambe. Può interessare anche la zona addominale e toracica
  • Mononeuropatia (neuropatia focale): si riferisce al danno a un singolo nervo specifico, che può essere situato nella faccia, nel busto, nel braccio o nella gamba

In base al tipo di condizione si possono manifestare alcuni sintomi specifici. Vediamo quali. 

Quali sono i sintomi della neuropatia diabetica

Abbiamo visto che esistono diverse forme di questa condizione, che può avere un esordio rapido e acuto o lento e progressivo, e colpire vari punti del sistema nervoso, con conseguenti sintomi e manifestazioni differenti

Vediamo insieme quali sono i sintomi principali, divisi per tipologia di neuropatia diabetica: 

  • Neuropatia periferica:
    • intorpidimento o ridotta capacità di sentire il dolore o gli sbalzi di temperatura;
    • sensazione di formicolio o bruciore;
    • dolori acuti o crampi;
    • debolezza muscolare;
    • estrema sensibilità al tatto;
    • gravi problemi ai piedi, come ulcere, infezioni e danni alle ossa e alle articolazioni;
  • Neuropatia autonomica:
    • inconsapevolezza dell’ipoglicemia, ovvero una mancanza di consapevolezza che i livelli di zucchero nel sangue sono bassi;
    • ipotensione ortostatica, un calo drastico della pressione sanguigna quando ci si alza da seduti o sdraiati, che può causare vertigini o svenimento;
    • problemi alla vescica o all’intestino;
    • gastroparesi, con svuotamento lento dello stomaco, che provoca nausea, vomito, sensazione di pienezza e perdita di appetito;
    • disfagia, ovvero difficoltà a deglutire;
    • cambiamenti nel modo in cui gli occhi si adattano da chiaro a scuro o da lontano a vicino;
    • aumento o diminuzione della sudorazione;
    • problemi con la risposta sessuale, come secchezza vaginale nelle donne e disfunzione erettile negli uomini;
  • Neuropatia prossimale (poliradicolopatia diabetica):
    • forte dolore al gluteo, all’anca o alla coscia;
    • muscoli della coscia deboli e in contrazione;
    • difficoltà ad alzarsi da una posizione seduta;
    • dolore al torace o alla parete addominale;
  • Mononeuropatia (neuropatia focale):
    • difficoltà di messa a fuoco o visione doppia;
    • paralisi su un lato del viso;
    • intorpidimento o formicolio alla mano o alle dita;
    • debolezza nella mano;
    • dolore allo stinco o al piede;
    • caduta del piede o piede cadente, che consiste in una forte debolezza che causa difficoltà a sollevare la parte anteriore del piede;
    • dolore nella parte anteriore della coscia.

Trattandosi di una patologia cronica, tende a progredire fino a provocare la formazione di ulcere croniche, come si evince da questo grafico elaborato dalla SIMG.

progressione neuropatia diabetica

Purtroppo, nelle fasi iniziali è quasi sempre asintomatica, per questo motivo è importante seguire le terapie prescritte, tenere sotto controllo la glicemia e fare prevenzione in modo corretto. 

Come si cura?

La neuropatia diabetica non ha una cura specifica, ma solo delle terapie e delle procedure connesse al controllo dei sintomi o alla gestione delle complicanze, con l’obiettivo di rallentarne la progressione.

La prescrizione principale consiste nel mantenere i livelli di glicemia nel sangue entro dei parametri adeguati, ma anche smettere di fumare, seguire una alimentazione sana e fare attività fisica regolare rientrano a pieno titolo nella prevenzione e nel trattamento della patologia. 

Spesso è necessario ricorrere a farmaci per la gestione del dolore, per le complicanze al sistema digerente e a quello escretore, per l’ipertensione e per le disfunzioni sessuali. Nei casi più gravi si può essere costretti ad amputare un arto colpito.

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.

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