Nell’ambito della cosiddetta diagnosi comparativa, il Fondo FASDA dà la possibilità all’Iscritto di avere un secondo e qualificato parere sulla precedente diagnosi fatta dal proprio medico, con le indicazioni terapeutiche più utili per trattare la patologia in atto. Questa prestazione si applica a numerose condizioni patologiche, come l’insufficienza renale, l’ictus, l’infarto, la sclerosi multipla, ma anche la perdita della vista.
Secondo i dati forniti dallo IAPB, a livello globale nel 2020 si contavano circa 1,1 miliardi di persone che convivono con la perdita della vista:
- 43 milioni di persone sono cieche;
- 295 milioni di persone hanno problemi di vista da moderati a gravi;
- 258 milioni di persone hanno una disabilità visiva lieve;
- 510 milioni di persone hanno problemi alla vista da vicino (prevalenza grezza: 6,5%)
Sul nostro blog abbiamo affrontato molto spesso il tema dei difetti visivi, ma quali sono le cause principali della perdita di vista?
Approfondiamo insieme, e cerchiamo di capire cause, rimedi e prevenzione della perdita della vista.
Indice dei contenuti
Cosa s’intende per perdita della vista
Prima di elencare le cause principali, è forse il caso di spiegare cosa s’intende per perdita della vista.
In effetti, secondo l’ordinamento giuridico vigente nel nostro Paese, è opportuno fare una distinzione tra:
- cecità totale:
- completa mancanza di vista ad entrambi gli occhi;
- percezione solo di ombra e luce o movimenti della mano in entrambi gli occhi o solo nel migliore;
- circonferenza binoculare residua inferiore al 3%.
- cecità parziale:
- residuo visivo non superiore a 1/20 in entrambi gli occhi o nell’occhio migliore, anche con eventuale correzione;
- residuo perimetrico binoculare inferiore al 10%.
- ipovisione grave:
- residuo visivo non superiore a 1/10 in entrambi gli occhi o nell’occhio migliore, anche con eventuale correzione;
- residuo perimetrico binoculare inferiore al 30%.
- ipovisione medio-grave:
- residuo visivo non superiore a 2/10 in entrambi gli occhi o nell’occhio migliore, anche con eventuale correzione;
- residuo perimetrico binoculare inferiore al 50%.
- ipovisione lieve:
- residuo visivo non superiore a 3/10 in entrambi gli occhi o nell’occhio migliore, anche con eventuale correzione;
- residuo perimetrico binoculare inferiore al 60%.
Com’è facile intuire, il presente elenco segue un livello di gravità decrescente, partendo quindi da una condizione di perdita totale della vista fino a raggiungere una ipovisione lieve.
Cause principali di perdita della vista
Come spiegato, la perdita della vista si traduce in differenti livelli di ipovisione, dalla cecità totale alle forme più lievi.
Citando nuovamente i dati forniti dallo IAPB, le cause principali della perdita della vista sono le seguenti:
- retinopatia diabetica;
- glaucoma;
- degenerazione maculare;
- cataratta;
- difetti refrattivi, come miopia, astigmatismo, presbiopia, ipermetropia;
- altre cause, che comprendono:
- traumi;
- tracoma, una congiuntivite cronica causata dal batterio Chlamydia trachomatis;
- distacco della retina;
- occhio pigro;
- cause congenite;
- grave infezione agli occhi;
- strabismo.
Nella tabella che segue sono riportati i dati relativi alla prevalenza delle summenzionate cause di perdita della vista.
Come si evince dal grafico, alcune condizioni hanno registrato un aumento nel corso degli ultimi 30 anni, in particolare la cataratta e il glaucoma.
Perdita della vista e prevenzione
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, circa la metà dei casi di ipovisione registrati a livello mondiale si sarebbero potuti prevenire o devono ancora ricevere la giusta assistenza medica, in particolare nei Paesi a basso reddito.
“In termini di differenze regionali, si stima che la prevalenza del disturbo della vista a distanza nelle regioni a basso e medio reddito sia quattro volte superiore rispetto alle regioni ad alto reddito”
Laddove possibile, quindi, si può prevenire l’insorgenza di determinate patologie oculari, o quanto meno contenerne la degenerazione.
Ad esempio, è possibile, attraverso una diagnosi precoce, rallentare l’avanzamento del glaucoma, oppure curare il diabete evitando così una retinopatia diabetica grave che può condurre alla perdita parziale o totale della vista.
Per questo motivo, si raccomanda di sottoporsi a controlli medici periodici, in particolare in presenza di problemi di vista già noti e diagnosticati.
Rimedi per la perdita della vista
Come spiegato, la perdita della vista può avere molte cause, alcune delle quali sono capaci di provocare una cecità totale o parziale, mentre altre possono degenerare causando forme di ipovisione più lievi.
Questo vuol dire che i possibili rimedi disponibili variano a seconda della condizione in cui versa il singolo soggetto, e comprendono l’impiego di collirio, antiparassitari, antibiotici, occhiali correttivi, interventi di chirurgia refrattiva e cure specifiche per il glaucoma, la retinopatia diabetica, la degenerazione maculare senile e il distacco di retina.
Sarà il medico a stabilire come procedere.
Fonte Immagine: Bourne R, Steinmetz J, Flaxman S, et al., Trends in prevalence of blindness and distance and near vision impairment over 30 years: an analysis for the Global Burden of Disease Study. Lancet Glob Health. 2020. Accessed via the IAPB Vision Atlas (https://www.iapb.org/learn/vision-atlas)