Operazione laser occhi: come funziona e quando farla

da | Gen 22, 2018 | Oculistica, Sanità Integrativa | 0 commenti

I soggetti che soffrono di difetti visivi, come ad esempio la miopia, l’astigmatismo, ipermetropia e presbiopia possono, in alcuni casi, ricorrere alla chirurgia, sottoponendosi ad una operazione di laser agli occhi.

Si tratta della cosiddetta chirurgia refrattiva, che illustreremo tra un attimo.

Prima di addentrarci nei dettagli, cercando di approfondire l’operazione laser occhi, come funziona, quando effettuarla e quali rischi comporta, è importante sottolineare un concetto molto importante.

La chirurgia, qualunque sia l’entità dell’intervento, non è equiparabile ad un trattamento farmacologico, e non deve essere vista come la soluzione di tutti i mali.

Si tratta, quindi, di una procedura da eseguire solo su esplicita indicazione del proprio medico, e rispettando le condizioni necessarie affinché si possano ridurre i fattori di rischio.

Detto questo, cerchiamo di capire in cosa consiste questa operazione laser occhi.

Chirurgia Refrattiva: cos’è

Abbiamo accennato prima che l’operazione di laser agli occhi rientra nella chirurgia refrattiva, una branca della chirurgia orientata alla correzione dei difetti oculari.

Nello specifico, l’intervento chirurgico avviene tramite l’impiego di un laser, che consente la correzione dei più diffusi difetti visivi:

  • miopia: il soggetto non vede bene oggetti disposti ad una certa distanza, che appaiono sfocati;
  • astigmatismo: il soggetto non riesce a mettere correttamente a fuoco gli oggetti, a prescindere dalla distanza, con la conseguenza di una vista sfocata o sdoppiata;
  • ipermetropia: i raggi di luce provenienti da oggetti distanti anziché arrivare correttamente sulla retina dell’occhio, si focalizzano in una zona dietro di essa, rendendo sfocata la visione a tutte le distanze;
  • in alcuni casi anche la presbiopia: perdita graduale, progressiva e irreversibile, della capacità di mettere a fuoco da vicino.

Questi disturbi, se sussistono determinate condizioni, che vedremo in seguito, possono essere corrette attraverso una operazione laser occhi.

Operazione laser occhi: come funziona

In cosa consiste questa operazione laser occhi? Come abbiamo accennato prima, si basa sull’utilizzo di un laser che consente di correggere alcuni difetti visivi.

Ma come funziona?

Con il laser si interviene sulla cornea, un tessuto trasparente che riveste la superficie anteriore dell’occhio, composta da cinque parti:

  1. epitelio;
  2. membrana di Bowman;
  3. stroma;
  4. membrana di Descemet;
  5. endotelio.

La cornea svolge un ruolo essenziale per la nostra vista, in quanto permette alla luce di entrare nell’occhio facendola convergere sulla retina, dopo essere passata attraverso il cristallino.

Quando la cornea è danneggiata, quindi, il nostro occhio non riesce a mettere bene a fuoco le immagini, generando disturbi visivi più o meno gravi, fino a provocare la cecità.

L’operazione con il laser agli occhi consente di variare lo spessore della cornea, favorendo così il passaggio dei raggi luminosi in modo corretto e, di conseguenza, facendo in modo che le immagini giungano alla retina non sfocate.

A seconda del difetto visivo, l’intervento sulla cornea varia.

Ad esempio, nel caso della miopia, bisogna assottigliare lo spessore della cornea, mentre nel caso della ipermetropia è necessario curvarla leggermente.

Operazione laser occhi: come si effettua

Al momento l’operazione laser occhi può essere effettuata impiegando cinque tecniche, a seconda delle esigenze specifiche e delle indicazioni del chirurgo.

Le 5 tecniche sono le seguenti:

  1. Lasik: il chirurgo effettua un taglio sulla cornea, al fine di creare una sorta di sportellino. Questa tecnica è meno invasiva, ma anche più complessa da applicare;
  2. PRK (PhotoRefractive Keratectomy): si estrae ed elimina l’epitelio, ovvero lo strato esterno della cornea, e si procede alla variazione della curvatura della stessa. Si tratta di una procedura più semplice, ma con un decorso post-operatorio più doloroso;
  3. Lasek: molto simile alla tecnica PRK, con l’unica differenza che l’epitelio non viene rimosso, ma riposizionato al termine dell’intervento;
  4. Epi-LASIK: questa è una variazione della tecnica LASEK. Il chirurgo usa una speciale lama smussata meccanizzata, invece dell’alcool, per separare un foglio molto sottile di epitelio. Quindi usa un laser ad eccimeri per rimodellare la cornea e riposizionare l’epitelio;
  5. Estrazione lenticolare a piccola incisione (SMILE): questo nuovo tipo di chirurgia refrattiva rimodella la cornea utilizzando un laser per creare un pezzo di tessuto a forma di lente (lenticola) sotto la superficie della cornea. La lenticola viene quindi rimossa attraverso una piccolissima incisione. Per ora, questa procedura è approvata solo per il trattamento della miopia lieve.

Operazione laser occhi: intervento, degenza, risultati

L’intervento di laser agli occhi si effettua da svegli, in anestesia locale, utilizzando un collirio. In media, la durata dell’operazione è molto breve, circa 15 minuti, e può coinvolgere entrambi gli occhi oppure uno soltanto, a seconda delle indicazioni del chirurgo.

La degenza non presenta grossi disagi, generalmente subito dopo l’intervento si vede già bene, e nel giro di un paio di giorni si può tornare alla vita quotidiana.

L’importante, in ogni caso, è seguire pedissequamente le indicazioni del chirurgo e dell’oculista, per evitare possibili infiammazioni.

L’intervento di chirurgia refrattiva garantisce ottimi risultati, questo non vuol dire, però, che è sempre possibile eliminare gli occhiali.

In alcuni casi, infatti, le condizioni originali non consentono una correzione totale del difetto visivo, ma solo un netto miglioramento.

Operazione laser occhi: quando farla

L’operazione con il laser agli occhi non può essere effettuata sempre, su ogni paziente. Esistono, infatti, delle condizioni pre-esistenti nel soggetto interessato che possono rendere o meno fattibile l’intervento.

Quali sono queste condizioni?

  • Spessore della cornea: attraverso un esame, detto pachimetria corneale, si misura lo spessore della cornea del paziente, per assicurarsi che possa subire delle variazioni in difetto, come nel caso della correzione della miopia;
  • Secchezza oculare: avere gli occhi secchi rappresenta una controindicazione da valutare in modo scrupoloso;
  • Patologie della cornea: qualora il soggetto presenti dei difetti o delle patologie alla cornea, potrebbe essere controindicato l’intervento;
  • Età: l’intervento è sconsigliato prima dei 18-20 anni, in quanto la condizione dell’occhio non è ancora abbastanza matura, potrebbe peggiorare come stabilizzarsi. Dopo i 40 anni aumenta il rischio di presbiopia, quindi bisogna valutare con attenzione se effettuare l’intervento;
  • Stabilizzazione del difetto: per poter curare il difetto visivo, ad esempio la miopia, è necessario che quest’ultima risulti stabile da non meno di un anno;
  • Malattie: se la persona interessata è affetta da alcune patologie, come il diabete, l’artrite reumatoide, non consentono di effettuare l’intervento;
  • Gravidanza: non è possibile sottoporsi all’operazione di laser agli occhi se in stato interessante.

Esistono, poi, delle condizioni che favoriscono l’intervento.

Ad esempio, si consiglia ai soggetti che soffrono di un disturbo visivo su entrambi gli occhi, ma in modo molto diverso.

In questi casi, lenti a contatto o occhiali tradizionali possono non essere adeguati, perché la differenza tra i due occhi è eccessiva.

Si consiglia l’operazione di laser agli occhi anche agli sportivi, che non possono indossare occhiali durante le partite, così come potrebbero riscontrare problemi a causa delle lenti a contatto.

In questi casi, se le condizioni lo consentono, è preferibile procedere con l’intervento.

Operazione laser occhi: è mutuabile?

I nuovi LEA, hanno indicato le Condizioni per l’erogazione della chirurgia refrattiva, che riportiamo integralmente di seguito.

Le prestazioni di chirurgia refrattiva sono incluse nei LEA, in regime ambulatoriale e limitatamente a:

  • Anisometropia sup. a 4 diottrie di equivalente sferico, non secondaria a chirurgia refrattiva, limitatamente all’occhio più ametrope con il fine della isometropizzazione dopo aver verificato, in sede pre-operatoria, la presenza di visione binoculare singola, nei casi in cui sia manifesta e certificata l’intolleranza all’uso di lente a contatto corneale;
  • Astigmatismo uguale o superiore a 4 diottrie;
  • Ametropie conseguenti a precedenti interventi di oftalmochirurgia non refrattiva, limitatamente all’occhio operato, al fine di bilanciare i due occhi;
  • PTK per opacità corneali, tumori della cornea, cicatrici, astigmatismi irregolari, distrofie corneali, esiti infausti di chirurgia refrattiva;
  • Esiti di traumi o malformazioni anatomiche tali da impedire l’applicazione di occhiali, nei casi in cui sia manifesta e certificata l’intolleranza all’uso di lente a contatto corneale.

Sul sito del Ministero, però, è indicato che le tariffe per l’erogazione delle prestazioni previste dai nuovi LEA sono ancora in via di definizione, fino ad allora varranno i LEA precedenti, che non prevedevano la chirurgia refrattiva.

Se sei iscritto al Fondo FASDA, ti informiamo che il piano sanitario prevede il pagamento delle spese per gli interventi di chirurgia refrattiva, nonché i trattamenti con laser ad eccimeri qualora il differenziale tra gli occhi sia superiore alle 4 diottrie, oppure in presenza di un difetto della capacità visiva di un occhio pari o superiore alle 9 diottrie.

La presente copertura è operante esclusivamente per gli Iscritti con età compresa tra i 25 anni compiuti e i 40 anni compiuti.

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.

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