Test dell’emoglobina glicata per il diabete (HbA1c): cos’è?

da | Dic 7, 2023 | Diabete, Sanità Integrativa | 0 commenti

Nell’ambito della diagnosi e del monitoraggio del diabete sono disponibili diversi esami ai quali sottoporsi periodicamente, dietro indicazione medica. Uno di questi è il test dell’emoglobina glicata HbAic

Si tratta, come vedremo più nel dettaglio, di un esame che consente di misurare il valore medio dei livelli di zuccheri nel sangue in un periodo di tempo più lungo, pari a circa 2-3 mesi, e per questo risulta molto utile per capire se un paziente può essere affetto da diabete oppure se la terapia in corso è efficace o meno

Approfondiamo insieme, e cerchiamo di capire cos’è il test dell’emoglobina glicata per il diabete (HbA1c), a cosa serve e quando eseguirlo

Cos’è il Test dell’emoglobina glicata per il diabete (HbA1c)

Il test dell’emoglobina glicata, noto anche come test dell’HbA1c, è un esame di laboratorio utilizzato per valutare il controllo a lungo termine del glucosio nel sangue, in particolare nei pazienti con diabete. Questo test fornisce informazioni sulla media degli zuccheri nel sangue durante un periodo di tempo più lungo rispetto ai tradizionali test di glicemia, che misurano invece il livello di glucosio in un dato momento.

Ma cos’è l’emoglobina glicata? L’emoglobina è una proteina presente nei globuli rossi e si lega allo zucchero (glucosio) nel sangue. Quando i livelli di glucosio sono elevati nel sangue, lo zucchero in eccesso si lega all’emoglobina, formando, appunto, l’emoglobina glicata o glicosilata

L’HbA1c rappresenta quindi la percentuale di emoglobina che è legata al glucosio. Poiché la vita media dei globuli rossi è di circa 2-3 mesi, il test dell’HbA1c offre una panoramica del controllo glicemico nel corso di questo periodo.

Un risultato più elevato nell’HbA1c indica un controllo glicemico meno efficace nel corso del tempo, mentre un risultato più basso indica un migliore controllo. Questo test è particolarmente utile per monitorare il trattamento del diabete nel lungo termine e per regolare eventuali modifiche nella terapia.

Gli obiettivi di controllo glicemico possono variare in base alle condizioni individuali e al tipo di diabete. Il test dell’HbA1c è uno strumento prezioso per la gestione del diabete e viene spesso utilizzato in combinazione con altri test di monitoraggio della glicemia.

Quando il medico prescrive questo esame?

Il medico può prescrivere il test dell’HbA1c in diverse situazioni, in particolare per valutare il controllo glicemico a lungo termine nei pazienti con diabete. Ecco alcune delle circostanze in cui il test dell’HbA1c potrebbe essere richiesto:

  • diagnosi del diabete: il test può essere utilizzato come uno degli strumenti diagnostici per confermare la presenza di diabete. Un risultato di HbA1c superiore a una certa soglia può indicare la presenza del diabete;
  • monitoraggio del controllo glicemico: l’esame è spesso utilizzato per monitorare il controllo glicemico nel lungo termine nei pazienti con diabete. Come spiegato, infatti, i risultati forniscono una visione del livello medio di glucosio nel sangue durante un periodo di 2-3 mesi;
  • valutazione dell’aderenza al trattamento: il medico può richiedere il test dell’emoglobina glicosilata per valutare quanto efficacemente il paziente sta gestendo il proprio diabete attraverso la terapia e lo stile di vita;
  • aggiustamento del piano di trattamento: se i risultati dell’HbA1c indicano un controllo glicemico non ottimale, il medico può apportare modifiche al piano di trattamento, come aggiustamenti nei farmaci, nella dieta o nell’attività fisica;
  • monitoraggio delle complicanze: il test può essere utilizzato per valutare il rischio di sviluppare complicanze associate al diabete, come problemi cardiaci, problemi renali (nefropatia diabetica) o danni ai nervi (neuropatia diabetica);
  • valutazione dello stato di salute generale: in alcuni casi, il medico può richiedere il test come parte di una valutazione generale dello stato di salute, anche per individui senza diabete noto.

È importante notare che la frequenza con cui viene richiesto il test può variare in base alla situazione clinica individuale del paziente. Il medico determinerà la necessità del test in base alla storia medica, ai sintomi e ad altri fattori di rischio.

Come si esegue il test?

Il test dell’HbA1c è un esame di laboratorio semplice e non invasivo, che richiede un prelievo di sangue e non necessita di una preparazione specifica. 

È possibile eseguire il test in qualsiasi momento della giornata, e non è richiesto il digiuno.

Dopo aver effettuato il prelievo di sangue, il campione viene analizzato per determinare la percentuale di emoglobina legata al glucosio (HbA1c).

I risultati vengono espressi, in genere, come una percentuale, che, come illustrato prima, rappresenta la quantità di emoglobina che è legata al glucosio. Alcuni laboratori potrebbero utilizzare il Sistema Internazionale (Unità SI), che esprime i valori in millimoli/molare (mmol/mol).

È importante notare che i valori di riferimento per l’HbA1c possono variare leggermente tra i laboratori e le linee guida mediche

Quali sono i valori di riferimento dell’HbA1c?

Secondo quanto riportato sul sito issalute.it, i valori di riferimento del test dell’emoglobina glicata sono i seguenti: 

  • HbA1c inferiore a 39 mmol/mol (5.7%): valori normali;
  • HbA1c di 39-46 mmol/mol (5.7-6.4%): alterata tolleranza al glucosio;
  • HbA1c 47 mmol/mol (6.5%) o più alta: diagnosi di diabete o scarsa efficacia della cura.

Nelle persone sane il valore di emoglobina glicata (HbA1c) si mantiene intorno al 5%, mentre l’American Diabetes Association raccomanda alle persone con diabete di mantenere i valori al di sotto del 7%.

Cosa può influenzare i risultati?

I risultati del test dell’HbA1c possono essere influenzati da diversi fattori, dei quali tener conto per interpretare correttamente i risultati del test. 

Ecco quali sono:

  • anemia: condizioni come l’anemia possono influenzare i risultati del test, poiché possono alterare i livelli di emoglobina nel sangue;
  • insufficienza renale: problemi renali possono alterare la vita media dei globuli rossi, influenzando così i risultati del test;
  • disturbi dell’emoglobina: alcune varianti genetiche dell’emoglobina, come l’emoglobina S presente nella anemia falciforme, possono influenzare i risultati;
  • trasfusioni di sangue recenti: le trasfusioni di sangue possono influenzare temporaneamente i risultati del test, poiché il sangue donato può avere diversi livelli di emoglobina e di glucosio;
  • gravidanza: la gravidanza può influenzare i risultati dell’HbA1c, e i medici possono preferire altri metodi di monitoraggio della glicemia in donne incinte;
  • malattie croniche: condizioni croniche, come malattie epatiche o tiroidee, possono influire sui risultati del test;
  • variazioni della vita media dei globuli rossi: condizioni che influenzano la vita media dei globuli rossi, come alcune malattie o terapie mediche, possono alterare i risultati;
  • livelli elevati di trigliceridi: livelli elevati di trigliceridi nel sangue possono influenzare il test, seppur in misura minore.

È fondamentale discutere con il proprio medico di eventuali fattori che potrebbero influenzare i risultati del test e, se necessario, considerare altri indicatori di controllo glicemico per ottenere una valutazione più accurata della gestione del diabete.

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.

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