Cosa sono i trigliceridi e quali sono i valori di riferimento

da | Ott 11, 2021 | Esami del sangue, Sanità Integrativa | 0 commenti

In un precedente articolo pubblicato sul nostro blog abbiamo parlato della differenza tra il “colesterolo buono” e il “colesterolo cattivo”, omettendo però un altro valore che, di solito, viene misurato quando si eseguono analisi cliniche per il controllo del colesterolo: i trigliceridi

In effetti, nei soggetti a rischio e/o affetti da patologie cardiovascolari o sindrome metabolica è di fondamentale importanza tenere sotto controllo i livelli di colesterolo, la pressione sanguigna e, appunto, i trigliceridi nel sangue

Ma cosa sono i trigliceridi, perché è così importante controllarne i livelli e quali sono i valori di riferimento, che ci fanno capire quando sono alti o bassi? 

Approfondiamo insieme.  

Cosa sono i trigliceridi

I trigliceridi sono grassi (lipidi) presenti nel sangue, i “più semplici presenti nel corpo umano” secondo la definizione fornita dal portale dell’Istituto Superiore di Sanità issalute.it.

Il nome deriva dalla loro composizione. Infatti, i trigliceridi sono composti da tre catene di grassi legati ad una molecola di glicerolo.

Come altri lipidi, anche questi sono prodotti dal fegato, seppur in una quantità molto ridotta. La maggior parte dei trigliceridi presenti nel nostro organismo viene introdotta attraverso l’alimentazione e trasportati nel sangue dalle lipoproteine, principalmente da quelle a densità molto bassa (VLDL, very low density lipoprotein).

Cosa succede, quindi, quando mangiamo? Il nostro corpo converte tutte le calorie assunte, delle quali non abbiamo bisogno immediatamente, in trigliceridi che vengono immagazzinati nel tessuto adiposo

Successivamente, gli ormoni rilasciano i trigliceridi per produrre energia tra i pasti, quando ne abbiamo bisogno.

Di conseguenza, se mangiamo più calorie di quelle che bruciamo, in particolare da cibi ad alto contenuto di carboidrati, è possibile riscontrare valori alti di trigliceridi nel sangue (ecco perché, per perdere peso, è necessario bruciare calorie).

Differenza tra trigliceridi e colesterolo

Spesso si fa confusione tra il colesterolo e i trigliceridi, considerati come se fossero la stessa cosa. 

In realtà, anche se si tratta di due tipi di grassi, la differenza è sostanziale

Facciamo chiarezza: 

  • i trigliceridi immagazzinano le calorie inutilizzate e forniscono energia al corpo; 
  • il colesterolo è usato per costruire cellule e alcuni ormoni. 

Quindi, svolgono due ruoli differenti, entrambi fondamentali per la nostra salute

Ricordiamo, infatti, che il colesterolo e i trigliceridi non sono due patologie o due elementi dei quali liberarsi, quello che va evitato è l’aumento della concentrazione di entrambi nel sangue, per le ragioni che spieghiamo tra un attimo. 

Perché evitare valori alti di trigliceridi nel sangue?

Abbiamo spiegato cosa sono i trigliceridi, sottolineando il loro ruolo fondamentale per il nostro organismo, ma ricordando la necessità di mantenere i suoi livelli entro determinati limiti

Quindi, è importante evitare valori alti di trigliceridi nel sangue. Ma perché?

I trigliceridi alti possono contribuire all’indurimento delle arterie o all’ispessimento delle pareti delle arterie (arteriosclerosi), che aumenta il rischio di ictus, infarto e malattie cardiache

Inoltre, se i valori sono eccessivamente alti, si rischia di causare un’infiammazione acuta del pancreas (pancreatite). 

I trigliceridi alti sono spesso un sintomo di altre condizioni che aumentano il rischio di malattie cardiache e ictus, tra cui:

Infine, a volte valori alti sono un effetto collaterale dell’assunzione di alcuni farmaci, come diuretici, estrogeni, steroidi, beta bloccanti.

Quali sono i valori di riferimento?

Se parliamo di livelli alti di trigliceridi nel sangue vuol dire che lo sono rispetto a valori di riferimento considerati “normali”. 

Quali sono questi valori di riferimento? Li indica il portale issalute.it summenzionato, facendo una distinzione tra adulti e giovani al di sotto dei 18 anni.

  • Adulti:
    • valore desiderabile: inferiore a 150 mg/dl (1,7 mmol/L);
    • valore ai limiti della norma: compreso tra 150 e 199 mg/dl (1,7-2,2 mmol/L);
    • valore elevato: compreso tra 200 e 499 mg/dl (2,3-5,6 mmol/L);
    • valore molto elevato: superiore a 500 mg/dl (5,6 mmol/L);
  • Ragazzi < 18:
    • valore desiderabile: inferiore a 90 mg/dl (1,02 mmol/L)
    • valore ai limiti della norma: compreso tra 90-129 mg/dl (1,02-1,46 mmol/L)
    • valore elevato: uguale o superiore a 130 mg/dl (1,47 mmol/L)

Come prevenire o ridurre la ipertrigliceridemia? 

Come spiegato prima, i trigliceridi sono prodotti solo in minima parte dal nostro organismo, precisamente dal fegato, mentre la stragrande maggioranza della loro concentrazione nel sangue è frutto della nostra alimentazione

Questo vuol dire che è possibile intervenire sia per prevenire l’aumento dei livelli di trigliceridi nel sangue sia per ridurli, laddove troppo alti, semplicemente migliorando l’alimentazione – in particolare diminuendo il consumo di zuccheri e carboidrati – facendo esercizio fisico, perdendo peso e riducendo il consumo di alcolici

Sarà il medico a fornire le indicazioni più adeguate alla propria condizione personale. 

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.

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