Malocclusione dentale: cause e possibili soluzioni

da | Set 10, 2021 | Odontoiatria, Sanità Integrativa | 0 commenti

La salute del cavo orale è di fondamentale importanza, e non solo per mere ragioni di ordine estetico. Una malocclusione dentale, ad esempio, può condurre a disagi di vario tipo, come difficoltà masticatorie, disfagia (difficoltà di deglutizione), disallineamento del volto

Su indicazione del proprio dentista, quindi, potrebbe essere necessario di intervenire, se possibile già in tenera età – ma anche da adulti laddove necessario – per scongiurare eventuali problemi più o meno gravi

Vediamo insieme in cosa consiste una malocclusione dentale, come si presenta, quali sono le cause, quali i sintomi e come si può intervenire per giungere ad una condizione di normocclusione. 

Cos’è la malocclusione dentale

Una malocclusione dentale consiste in un disallineamento tra l’arcata superiore dei denti e quella inferiore

Cosa vuol dire? Che i denti superiori non poggiano in modo preciso su quelli inferiori, creando dei punti in cui il morso risulta storto.  

Si parla, invece, di normocclusione quando i denti superiori sono leggermente in avanti rispetto ai denti inferiori

Sia chiaro, una malocclusione dentale non è sempre e comunque un problema urgente da risolvere, perché bisogna ricordare che solo pochissime persone hanno un morso perfetto. 

Un lieve disallineamento potrebbe non produrre nessun effetto collaterale, ma è importante sottoporsi a controlli periodici dal proprio odontoiatra di fiducia per valutare la salute dei denti e controllare eventuali interventi da eseguire, ad esempio una ablazione del tartaro o una carie da trattare

Sarà il dentista a stabilire se la tua condizione di malocclusione richiede un trattamento oppure no

Malocclusione dentale: la classificazione di Edward Hartley Angle

Uno dei metodi più comuni per classificare le varie tipologie di malocclusioni dentali è quello formulato da Edward Hartley Angle nel 1890. 

La classificazione di Angle si basa sulla posizione in cui si trova il primo molare superiore e prevede 3 tipologie di malocclusione dentale

  • Malocclusione di classe I: è la forma più comune e consiste in un morso normale, ma i denti superiori si sovrappongono leggermente ai denti inferiori;
  • Malocclusione di classe II: chiamata anche “retrognatismo” o “overbite” (in italiano “sovramorso”), si verifica quando la mascella superiore e i denti si sovrappongono gravemente alla mascella inferiore e ai denti. Questa tipologia è a sua volta suddivisa in due forme di malocclusione:
    • Classe II, Divisione 1: i denti mascellari anteriori sono inclinati in avanti, presentando un ampio overjet (i denti superiori sporgono verso l’esterno e si siedono sopra i denti inferiori);
    • Classe II, Divisione 2: i denti mascellari anteriori sono inclinati all’indietro, creando un morso profondo;
  • Malocclusione di classe III: chiamata anche “prognatismo” o “underbite” (in italiano “sottomorso”), si verifica quando la mascella inferiore sporge o si protende in avanti, causando la sovrapposizione della mascella inferiore e dei denti con la mascella e i denti superiori.

Quali sono le cause di una malocclusione dentale

La malocclusione dentale è molto spesso ereditaria, questo vuol dire che un membro della famiglia ne è già affetto. 

Per quanto riguarda l’ereditarietà, le possibili condizioni favorevoli allo sviluppo di una malocclusione dentale sono le seguenti: 

  • affollamento dentario, ovvero la presenza di troppi denti in troppo poco spazio; 
  • presenza di spazi tra i singoli denti; 
  • mancanza di elementi dentali;
  • presenza di un numero maggiore di denti rispetto alla norma;
  • crescita anomala delle ossa mandibolari o mascellari.

Può essere inoltre causata da una differenza tra le dimensioni della mascella superiore e inferiore o tra la dimensione della mascella e del dente, così come dalla forma delle mascelle o da alcuni difetti congeniti, ad esempio il labbro leporino e la palatoschisi (malformazione del palato).

A queste cause principali se ne aggiungono altre, tra cui:

  • abitudini infantili come succhiarsi il pollice;
  • usare il ciuccio oltre i 3 anni;
  • uso prolungato del biberon;
  • denti extra, denti persi, denti inclusi o denti di forma anomala;
  • otturazioni dentali, corone, apparecchi dentali, fermi o apparecchi ortodontici inadatti;
  • disallineamento delle fratture della mandibola dopo una lesione grave;
  • bruxismo;
  • tumori della bocca e della mandibola.

Il dentista eseguirà una serie di esami e controlli per individuare le cause della malocclusione e stabilire come e se procedere con un trattamento specifico. 

Quali sono i sintomi e le conseguenze di una malocclusione dentale? 

In alcuni casi la malocclusione è tale da essere notata immediatamente anche dal soggetto stesso o da un familiare, ma in altri è meno evidente e, senza una visita specialistica, si potrebbe non giungere mai ad una diagnosi corretta. 

Detto questo, esistono alcuni sintomi e conseguenze che non interessano solo ed esclusivamente il cavo orale

Nello specifico: 

  • allineamento anomalo dei denti;
  • aspetto anormale del viso;
  • difficoltà o disagio quando si morde o si mastica;
  • difficoltà nel linguaggio, nei casi molto gravi;
  • tendenza a respirare attraverso la bocca senza chiudere le labbra;
  • incapacità di mordere correttamente il cibo;
  • difficoltà a mantenere un’igiene orale ottimale, con conseguente aumento del rischio di sviluppare gengiviti, carie e parodontite;
  • problematiche cranio-mandibolari, come acufeni, ronzii nelle orecchie, vertigini, difficoltà a mantenere l’equilibrio.

Come vedi, soffrire di malocclusione dentale può condurre a diversi disagi, più o meno gravi, motivo in più per non sottovalutare questa condizione e rivolgersi a un odontoiatra. 

Come si cura una malocclusione dentale? 

Come già accennato prima, la maggior parte delle persone con malocclusione lieve non ha necessità di alcun trattamento, dovrà solo limitarsi a sottoporsi a controlli periodici per tenere sotto controllo la situazione.

In casi più gravi, invece, a seconda del tipo di malocclusione, l’ortodontista può consigliare vari trattamenti, tra cui:

  • esercizi comportamentali volti a correggere abitudini comportamentali errate;
  • bretelle per correggere la posizione dei denti;
  • apparecchi dentali o fermi per riallineare i denti;
  • rimozione dei denti per correggere il sovraffollamento;
  • rimodellamento, incollaggio o incappucciamento dentale;
  • intervento chirurgico per rimodellare o accorciare la mascella.

Il trattamento per la condizione può anche causare alcune complicazioni, come carie, dolore, irritazione della bocca dovuta all’uso di apparecchi ortodontici. 

È fondamentale, quindi, seguire in modo puntuale e preciso le indicazioni fornite dal medico per evitare complicazioni e andare verso una totale risoluzione del problema. 

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.

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