La mielografia riveste un ruolo fondamentale nell’analisi delle patologie della colonna vertebrale e del midollo spinale.
In effetti, nonostante quest’ultimo sia avvolto e protetto dalla colonna vertebrale, è comunque vulnerabile a lesioni e patologie che possono compromettere la sua funzione cruciale.
In tal senso, la mielografia consente ai medici di identificare in maniera precoce proprio quelle condizioni che potrebbero minacciare la salute e la mobilità del paziente.
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Approfondiamo insieme, e cerchiamo di capire cos’è la mielografia, a cosa serve e come si esegue.
Indice dei contenuti
Cos’è una mielografia
Una mielografia è un esame diagnostico utilizzato in medicina per esaminare la colonna vertebrale e le strutture circostanti, come il midollo spinale e le radici nervose spinali.
L’esame consiste nell’iniezione di un mezzo di contrasto radiopaco all’interno dello spazio subaracnoideo, che è lo spazio tra l’aracnoide e la pia madre, due delle tre membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale.
Il mezzo di contrasto radiopaco è un liquido o una sostanza gelatinosa che risulta visibile agli esami di imaging come la radiografia, la tomografia computerizzata (TC) o la risonanza magnetica (RM). Una volta iniettata, questa sostanza riempie lo spazio subaracnoideo e permette ai medici di visualizzare le strutture nervose in modo più dettagliato.
Come vedremo più nel dettaglio, la procedura di mielografia può essere utilizzata per diagnosticare una serie di condizioni, tra cui stenosi spinale (restringimento del canale spinale), ernia del disco, tumori spinali, malformazioni congenite (es. spina bifida) e lesioni traumatiche della colonna vertebrale.
Una volta completata, le immagini ottenute possono essere esaminate da un radiologo o un neurochirurgo per valutare eventuali anomalie o patologie della colonna vertebrale e del midollo spinale.
A cosa serve la mielografia?
Come spiegato, la mielografia è esame utilizzato per diagnosticare anomalie o condizioni patologiche riguardanti la colonna vertebrale, il midollo spinale e le strutture nervose circostanti.
Ma a cosa serve una mielografia? Nello specifico, le principali ragioni per eseguire questo esame sono le seguenti:
- valutazione della stenosi spinale: la mielografia può aiutare a determinare la presenza e la gravità della stenosi spinale, un restringimento del canale spinale che può causare compressione del midollo spinale o delle radici nervose;
- indagine di ernie del disco: l’esame può essere utilizzato per identificare la posizione e le dimensioni di ernie del disco, che si verificano quando il materiale gelatinoso all’interno di un disco spinale fuoriesce dalla sua posizione normale, spingendo contro il midollo spinale o le radici nervose;
- rilevamento di tumori spinali: i tumori che coinvolgono la colonna vertebrale o il midollo spinale possono essere visualizzati tramite questa procedura, per determinarne la posizione e l’estensione;
- identificazione di malformazioni congenite: alcune persone possono nascere con anomalie nella struttura della colonna vertebrale o del midollo spinale, rilevabili tramite una mielografia;
- diagnosi di lesioni traumatiche o mielopatie: in caso di traumi alla colonna vertebrale o al midollo spinale, tramite questa procedura è possibile valutare eventuali danni o anomalie.
In sintesi, la mielografia è uno strumento importante nella diagnosi e nell’analisi delle condizioni spinali, consentendo ai medici di ottenere immagini dettagliate per una valutazione accurata e una gestione clinica appropriata.
Come si esegue: preparazione e procedura
La mielografia è un esame che richiede una serie di passaggi per essere eseguito correttamente.
Vediamoli insieme:
- preparazione del paziente: prima di iniziare l’esame, al paziente viene spiegato il procedimento e vengono raccolte informazioni mediche importanti, come la storia clinica e l’eventuale allergia a farmaci o materiali di contrasto. Può essere richiesto al paziente di digiunare per alcune ore prima dell’esame, a seconda delle indicazioni del medico;
- posizionamento: il paziente viene posizionato sul tavolo dell’esame, solitamente sulla pancia o sul lato, a seconda della parte della colonna vertebrale che deve essere esaminata;
- anestesia locale: una volta posizionato, al paziente viene somministrata un’anestesia locale nella regione lombare (nella parte inferiore della schiena) per ridurre il dolore durante l’inserimento dell’ago e dell’iniezione del mezzo di contrasto;
- inserimento dell’ago: utilizzando tecniche di guida fluoroscopica (un tipo di imaging in tempo reale), il medico inserisce un ago sottile nella regione lombare e lo guida fino a raggiungere lo spazio subaracnoideo intorno al midollo spinale;
- iniezione del mezzo di contrasto: una volta che l’ago è posizionato correttamente, il mezzo di contrasto radiopaco viene iniettato nello spazio subaracnoideo. Questo permette al liquido di diffondersi attorno al midollo spinale e alle radici nervose, rendendole visibili;
- acquisizione delle immagini: dopo l’iniezione del mezzo di contrasto, vengono acquisite immagini tramite radiografia, tomografia computerizzata (TC) o risonanza magnetica (RM) per visualizzare la distribuzione del mezzo di contrasto e le strutture nervose;
- rimozione dell’ago: una volta completata la mielografia, l’ago viene rimosso e al paziente può essere richiesto di rimanere sotto osservazione per un breve periodo di tempo per monitorare eventuali complicazioni.
È importante notare che la procedura specifica può variare leggermente in base alle preferenze del medico e alle necessità del paziente, ma queste sono le fasi generali coinvolte nella sua esecuzione.