Una delle condizioni odontoiatriche più comuni nella popolazione mondiale consiste nella emersione del cosiddetto dente del giudizio (o più di uno), spesso causa di disagi e problemi che richiedono l’intervento di uno specialista.
Di frequente, al fine di risolvere spiacevoli complicanze derivanti dalla loro presenza e/o a titolo preventivo, per evitare quindi disagi più complessi e gravi, si è soliti estrarre i denti del giudizio, ma, come vedremo più nel dettaglio, non è sempre necessario procedere in tal senso.
Ricordiamo agli iscritti che il Piano Sanitario del Fondo FASDA prevede numerose prestazioni odontoiatriche, nello specifico:
- Prestazioni di implantologia;
- Avulsione fino ad un massimo di 4 denti (solo se resa necessaria da una prestazione di implantologia);
- Cure dentarie da infortunio;
- Interventi chirurgici odontoiatrici extraricovero;
- Cure odontoiatriche, terapie conservative e prestazioni diagnostiche odontoiatriche diverse da protesi e ortodonzia;
- Prestazioni odontoiatriche particolari.
Approfondiamo insieme, e cerchiamo di capire cos’è il dente del giudizio, perché esiste, a cosa serve, quali sono i sintomi ad esso associati e quando e perché toglierlo.
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Cos’è il dente del giudizio?
Il dente del giudizio, noto anche come terzo molare, è l’ultimo dei molari permanenti presenti nell’arcata dentale superiore e inferiore.
Di solito esce durante la tarda adolescenza o all’inizio dell’età adulta, generalmente tra i 17 e i 25 anni, sebbene possa comparire più tardi o non uscire affatto in alcuni casi.
In ogni arcata dentale (superiore e inferiore) ci sono un totale di quattro denti del giudizio, uno per ciascun quadrante della bocca, ovvero terzo molare inferiore sinistro, terzo molare inferiore destro, terzo molare superiore sinistro e terzo molare superiore destro.
Ma perché li chiamiamo “denti del giudizio”? Sono chiamati così perché erompono generalmente durante la tarda adolescenza o all’inizio dell’età adulta, un periodo della vita in cui si presume che una persona abbia acquisito più saggezza e maturità, quindi si ritiene che questi denti escano quando si è acquisita una capacità di giudizio migliore rispetto all’infanzia.
Perché abbiamo i denti del giudizio?
Ma perché esce questo dente aggiuntivo? A cosa serve? Se i denti del giudizio emergono nella posizione corretta, possono fornire supporto nella parte posteriore della bocca e preservare l’osso della mascella, ma, in generale, non ne abbiamo davvero bisogno. In effetti, la maggior parte degli operatori sanitari li considera vestigiali, ovvero elementi ancora presenti ma che hanno perso del tutto la loro funzionalità.
Semplificando, vuol dire che hanno avuto un ruolo fino ad un certo punto della nostra evoluzione come specie, ma oggi non più.
L’evoluzione del dente del giudizio è stata oggetto di dibattito tra gli antropologi e gli anatomisti. Tuttavia, ci sono diverse teorie riguardanti la sua esistenza:
- teoria dell’evoluzione della dieta umana: alcuni esperti ritengono che i denti del giudizio siano rimasti nei nostri antenati poiché la loro dieta era più abrasiva, e richiedeva una maggiore capacità di masticazione (si mangiava carne cruda, bacche dure, ecc…). Con l’avanzare dell’evoluzione umana e il cambiamento delle abitudini alimentari, il dente del giudizio ha perso la sua importanza funzionale;
- teoria della riduzione delle dimensioni mascellari: altri ritengono che il dente del giudizio sia un residuo evolutivo legato alla riduzione delle dimensioni della mascella umana nel corso dell’evoluzione. Essendosi ridotta di dimensioni nel corso del tempo, potrebbe non avere più spazio sufficiente per il completo sviluppo dei denti del giudizio;
- teoria dell’evoluzione delle abitudini alimentari: alcuni ricercatori ipotizzano che l’evoluzione delle abitudini alimentari umane abbia influito sullo sviluppo dei denti del giudizio. Con il progresso delle tecniche di cottura e la disponibilità di cibi più morbidi, potrebbe essere diminuita la necessità di un’ulteriore serie di molari per la masticazione.
Indipendentemente dalla ragione precisa della sua esistenza, i denti del giudizio possono presentare problemi, come infezione, sovraffollamento o dolore, che talvolta richiedono l’intervento odontoiatrico, incluso l’estrazione.
Cosa succede quando esce?
Quando un dente del giudizio erompe attraverso la gengiva, può causare vari sintomi e sensazioni. Ecco alcuni dei più comuni:
- dolore: il dolore è uno dei sintomi più comuni associati all’eruzione dei denti del giudizio. Questo può essere dovuto alla pressione esercitata dal dente mentre cerca di spingersi attraverso il tessuto gengivale e osseo;
- gonfiore e infiammazione: la gengiva intorno al dente del giudizio può gonfiarsi e diventare infiammata a causa dell’irritazione causata dal processo di eruzione;
- sanguinamento gengivale: è comune sperimentare sanguinamento gengivale durante l’eruzione del dente, poiché la gengiva può essere irritata e sensibile;
- sensibilità: la zona intorno al dente del giudizio può diventare sensibile al tatto e al calore o al freddo;
- dolore alla mascella e all’orecchio: a volte il dolore associato all’eruzione dei denti del giudizio può irradiarsi alla mascella e all’orecchio;
- mal di testa: alcune persone possono sperimentare mal di testa associati all’eruzione dei denti del giudizio, soprattutto se il dolore alla mascella si estende alla testa;
- difficoltà nell’apertura della bocca: il gonfiore e il dolore intorno alla zona interessata possono rendere difficile aprire completamente la bocca.
In alcuni casi, l’eruzione dei denti del giudizio può essere asintomatica e non causare alcun disagio. Tuttavia, se si verificano sintomi dolorosi o persistenti, è importante consultare un dentista per valutare la situazione e determinare se è necessario intervenire, ad esempio per rimuoverlo.
Quanti giorni impiega a uscire?
Il tempo che impiega un dente del giudizio a uscire completamente può variare notevolmente da persona a persona, e dipende da diversi fattori, tra cui i seguenti:
- posizione: se il dente è già parzialmente erotto o se è completamente incluso nel tessuto osseo, ciò influenzerà il tempo necessario per l’eruzione completa;
- spazio disponibile: se c’è spazio sufficiente nella mascella per la fuoriuscita completa del dente del giudizio, il processo potrebbe essere più rapido. Tuttavia, se c’è sovraffollamento o se il dente è bloccato contro altri denti, potrebbe richiedere più tempo;
- orientamento del dente: la posizione e l’orientamento del dente del giudizio possono influenzare il tempo di eruzione. Se è orientato correttamente, e non incontra ostacoli durante il suo cammino attraverso la gengiva, potrebbe uscire più facilmente e rapidamente;
- stato di salute generale: la salute generale del paziente può influenzare il tempo di fuoriuscita. Ad esempio, persone con un sistema immunitario compromesso potrebbero sperimentare ritardi nell’eruzione dei denti del giudizio.
In generale, il processo di eruzione del dente del giudizio può richiedere diversi mesi, e in alcuni casi anche anni, per concludersi.
Come capire se il dente del giudizio tocca il nervo?
Capire se il dente del giudizio tocca il nervo può essere cruciale per determinare se potrebbero sorgere complicazioni o se potrebbe essere necessario un intervento odontoiatrico.
Per capirlo, in ogni caso, è importante prestare attenzione ad alcuni segnali che potrebbero indicare che il dente del giudizio sta toccando il nervo, tra cui i seguenti:
- dolore o sensibilità: si avverte dolore o sensibilità nella zona del dente del giudizio, specialmente se è localizzato, e se aumenta durante la masticazione o la morsicatura;
- formicolio o intorpidimento: il contatto diretto con il nervo può causare formicolio, intorpidimento o una sensazione di prurito intenso nella mascella, nella guancia o persino lungo il braccio;
- debolezza muscolare: in alcuni casi, il contatto del dente del giudizio con il nervo può portare a debolezza muscolare nella zona interessata;
- dolori riferiti: il dolore associato al contatto del nervo da parte del dente del giudizio può talvolta irradiarsi ad altre parti del volto, come l’orecchio o la tempia;
- sintomi neurologici: in casi più gravi, il contatto con il nervo potrebbe causare sintomi neurologici come tremori, spasmi muscolari o difficoltà di movimento.
Se si sospetta che il proprio dente del giudizio sta toccando il nervo o se si sperimenta uno qualsiasi dei sintomi sopra elencati, è importante consultare immediatamente un dentista, il quale potrà prescrivere un esame clinico e, se necessario, un’immagine radiografica, come una panoramica dentale o una radiografia periapicale, per valutare la situazione e determinare se sia necessario un intervento.
Cosa succede se non si toglie il dente del giudizio?
Se un dente del giudizio non viene rimosso e presenta problemi o complicazioni, possono verificarsi diversi scenari, tra cui i più comuni sono i seguenti:
- dolore persistente: se il dente è uscito solo parzialmente o risulta bloccato nel tessuto gengivale o osseo circostante, potrebbe causare dolore cronico o intermittente;
- infiammazione e infezione: se erompe parzialmente attraverso la gengiva, può creare un ambiente favorevole per la crescita di batteri, portando a un’infiammazione locale (pericoronite) o infezione;
- cisti dentale: se non erompe completamente e rimane intrappolato nel tessuto osseo, può formarsi una cisti intorno alla corona del dente, che può crescere nel tempo e danneggiare il tessuto circostante;
- danni ai denti adiacenti: se c’è insufficiente spazio nella mascella per l’eruzione dei denti del giudizio, potrebbero esercitare pressione su quelli adiacenti, causando spostamenti, rotture o danni;
- malocclusione: la presenza di denti del giudizio può influenzare l’allineamento di quelli esistenti, portando a problemi di malocclusione o sovraffollamento dentale;
- carenza di igiene orale: la difficoltà nel pulire correttamente i denti del giudizio può portare a una maggiore accumulazione di placca e tartaro intorno ai denti, aumentando il rischio di carie e malattie gengivali.
In molti casi, quando un dente del giudizio presenta sintomi o complicazioni, il dentista può consigliare la sua rimozione per prevenire problemi futuri e migliorare la salute dentale complessiva del paziente. Tuttavia, la decisione di rimuovere un dente del giudizio dipende dalle circostanze specifiche e può variare da caso a caso.
È importante consultare un dentista per una valutazione professionale e un piano di trattamento personalizzato.
Il dente del giudizio va sempre rimosso?
No, non tutti i denti del giudizio richiedono la rimozione. La decisione di rimuoverlo dipende da diversi fattori, tra cui la posizione del dente, lo spazio disponibile nella mascella, lo stato di salute generale del paziente e la presenza o meno dei sintomi o delle complicazioni sopra elencate.
In effetti, non tutti i denti del giudizio causano problemi, e possono essere mantenuti se sono in una posizione corretta, completamente erotti, non causano sintomi e possono essere mantenuti puliti con una buona igiene orale.
Ovviamente, la decisione finale spetta al dentista, dopo una valutazione approfondita.