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Tumori orbitali: cause, sintomi, cure

da | Lug 7, 2022 | Oncologia, Sanità Integrativa | 0 commenti

Il Piano Sanitario del Fondo FASDA prevede in copertura assicurativa, così come riportato nell’elenco degli interventi chirurgici, sezione Neurochirurgia, l’intervento di “Asportazione tumori dell’orbita”. I tumori orbitali rappresentano circa lo 0,1% di tutti i tumori e il 18% di tutte le malattie orbitali, e possono essere: 

  • primari, quando hanno origine nella regione orbitale;
  • secondari, quando iniziano da strutture adiacenti, come bulbo oculare, annessi oculari, seni paranasali, rinofaringe;
  • metastatici, ovvero sono frutto di un’evoluzione e diffusione di un tumore originato in un diverso organo o tessuto del nostro corpo.

La neoplasia orbitaria può essere suddivisa in tre categorie istologiche:

  1. benigna;
  2. benigna ma localmente aggressiva; 
  3. maligna.

L’orbita è la cavità ossea che contiene e protegge il bulbo oculare e consente al nervo ottico di passare dall’occhio al cervello. La cosiddetta regione orbitale comprende l’osso circostante e i muscoli che controllano l’occhio, nonché i nervi e i vasi sanguigni

Di conseguenza, i tumori orbitali possono derivare da una qualsiasi di queste strutture, anche se i più comuni sono quelli di origine neurologica.

Approfondiamo insieme, e cerchiamo di capire cosa sono i tumori orbitali, quali sono i sintomi principali e come si affrontano. 

Cosa sono i tumori orbitali

Rientrano nella definizione di tumori orbitali tutte quelle formazioni cancerose che si sviluppano nell’orbita o in regioni secondarie, e consistono in protuberanze o tumefazioni anomale di tessuto nelle strutture che circondano l’occhio. 

Come accennato prima, queste lesioni possono essere benigne o maligne, e derivano principalmente dall’orbita ma possono diffondersi anche da altre parti del corpo o essere metastasi di tumori che interessano altri organi o tessuti.

Un tumore orbitale può rientrare in uno qualsiasi dei diversi tipi di tumore esistenti, tra cui:

  • Meningiomi, che insorgono nelle meningi, la copertura protettiva che circonda il cervello e i nervi ottici;
  • Schwannomi/neurofibromi, che derivano dalle cellule di Schwann nelle guaine che ricoprono i nervi;
  • Gliomi ottici, che derivano dalle cellule gliali, le cellule di supporto nel cervello);
  • Osteomi, che si sviluppano nelle ossa;
  • Emangiomi e linfangiomi, che si sviluppano nel sistema vascolare;
  • Sarcomi, che derivano dal tessuto adiposo o muscolare;
  • Istiocitomi fibrosi, che derivano dalle cellule embrionali e sono più comunemente osservati nei bambini;
  • Retinoblastoma, un cancro agli occhi che inizia nella retina, più comunemente presente nei bambini.

La classificazione clinico-patologica dei tumori dell’orbita li distingue in:

  • Lesioni cistiche;
  • Tumori vascolari;
  • Tumori miogenici;
  • Tumori lipomatosi e mixomatosi;
  • Tumori melanocitici primari;
  • Tumori delle ghiandole lacrimali;
  • Tumori del sacco lacrimale;
  • Tumori linfoproliferativi;
  • Tumori dei nervi periferici.

Alcuni tumori orbitali si verificano più comunemente nei bambini, altri tipi sono invece più spesso diagnosticati negli adulti.

Quali sono le cause dei tumori orbitali

In molti casi non sono note le ragioni alla base dello sviluppo di un tumore orbitale primario, che quindi ha origine nella regione orbitale. 

Per quanto riguarda, però, i tumori dell’orbita secondari, che si sviluppano in una regione periferica, o quelli metastatici, che si verificano quando un cancro originato in un’altra parte del corpo (come il cancro al seno, ai polmoni o alla prostata) si diffonde, le ragioni possono essere le più disparate, e vanno indagate attraverso esami e test approfonditi. 

Alcuni fattori di rischio possono contribuire allo sviluppo di tumori orbitali, in particolare i seguenti:

  • sviluppo anormale: i bambini possono nascere con anomalie tali da portare allo sviluppo di tumori orbitali;
  • malattia di Graves: le persone che soffrono di questa malattia autoimmune sono più a rischio di sviluppare un tumore orbitale.

Purtroppo non esiste un modo noto per prevenire i tumori orbitali.

Quali sono i sintomi principali

I sintomi principali di un tumore dell’orbita sono numerosi e possono includere i seguenti:

  • rigonfiamento in avanti del bulbo oculare;
  • bulbo oculare appiattito;
  • intorpidimento o formicolio intorno agli occhi;
  • incapacità di muovere un occhio in sincronia con l’altro;
  • cambiamenti o perdita della vista;
  • dolore intorno all’occhio;
  • palpebra gonfia o cadente.

Poiché questi sintomi possono significare molte cose diverse da un tumore orbitale, i pazienti che li manifestano dovrebbero essere prima esaminati da un oculista, per poi essere indirizzati a uno specialista se si sospetta la presenza di un cancro, che potrà prescrivere esami come la TAC, la risonanza magnetica e una eventuale biopsia

Come si curano questi tumori

A seconda delle circostanze individuali, un tumore orbitale può essere trattato in modi differenti. 

I principali approcci terapeutici consistono in:

  • Radiochirurgia stereotassica, una procedura non invasiva in cui fasci di radiazioni altamente focalizzati sono diretti al tumore per distruggerlo;
  • Chemioterapia;
  • Intervento chirurgico per rimuovere il tumore.

Il trattamento dei tumori orbitali rappresenta una sfida impegnativa, perché c’è il rischio concreto di compromettere la vista o l’aspetto facciale. Per questo motivo è fondamentale rivolgersi a centri specializzati per ricevere le cure necessarie in modo adeguato.

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.

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