TSH, T3 e T4: cosa sono e cosa indicano

da | Mag 24, 2023 | Endocrinologia, Sanità Integrativa | 0 commenti

L’equilibrio ormonale è un elemento chiave per il corretto funzionamento del nostro organismo, e la tiroide ricopre un ruolo fondamentale da questo punto di vista

Infatti, tra gli ormoni più importanti che regolano il metabolismo, il sistema nervoso e molte altre funzioni vitali, troviamo proprio tre ormoni tiroidei: 

  1. la tireotropina (TSH); 
  2. la triiodotironina (T3);
  3. la tiroxina (T4).

Ma cosa sono esattamente e cosa indicano? Approfondiamo insieme, e cerchiamo di capire la natura e le funzioni di TSH, T3 e T4, il ruolo che svolgono e i possibili disturbi legati a un loro squilibrio.

Cos’è il TSH o tireotropina?

Con la sigla TSH, acronimo dall’inglese Thyroid Stimulating Hormone, si indica la tireotropina o ormone tireostimolante, un ormone prodotto dalla ghiandola pituitaria, situata nella parte inferiore del cervello. 

Il suo ruolo principale è quello di controllare e regolare l’attività della ghiandola tiroide, stimolando quest’ultima a produrre e rilasciare gli ormoni T3 (triiodotironina) e T4 (tiroxina) nell’organismo.

Come funziona? Il TSH è rilasciato in risposta ai livelli di T3 e T4 presenti nel sangue

In pratica, quando i livelli di T3 e T4 sono bassi, la ghiandola pituitaria produce e rilascia più TSH, per stimolare la tiroide a produrre maggiori quantità di questi ormoni. Al contrario, se i livelli di T3 e T4 sono elevati, la produzione di TSH viene ridotta per inibire la tiroide e regolare la quantità di ormoni tiroidei nell’organismo.

Insomma, i livelli di TSH sono inversamente proporzionali a quelli di T3 e T4. 

Misurare i livelli di TSH nel sangue è uno dei principali test utilizzati per valutare la funzione tiroidea

  • valori elevati possono indicare ipotiroidismo, una condizione in cui la tiroide produce quantità insufficienti di ormoni;
  • valori bassi possono essere indicativi di ipertiroidismo, una condizione in cui la tiroide produce eccessive quantità di ormoni tiroidei. 

Il dosaggio del TSH è quindi un importante strumento diagnostico per valutare la funzionalità tiroidea e identificare eventuali disturbi correlati.

Cos’è il T3 o triiodotironina?

Il T3, abbreviazione di triiodotironina, è uno degli ormoni prodotti dalla ghiandola tiroidea, considerato l’ormone attivo della tiroide, in quanto svolge un ruolo fondamentale nella regolazione del metabolismo cellulare

Prodotto dalla conversione del T4 (tiroxina) in T3, che avviene principalmente negli organi periferici come il fegato e i reni, questo ormone agisce legandosi a specifici recettori cellulari presenti in tutto il corpo, influenzando numerosi processi fisiologici, tra cui i seguenti: 

  • aumenta la produzione di energia nelle cellule; 
  • stimola la sintesi proteica; 
  • regola la temperatura corporea e il battito cardiaco
  • favorisce la crescita e lo sviluppo normali;
  • influisce sulla salute mentale e sull’umore.

L’analisi dei livelli di T3 nel sangue può essere utile per valutare la funzionalità tiroidea. Livelli anormali di T3 possono essere indicativi di ipertiroidismo, ipotiroidismo o altre condizioni tiroidee

Tuttavia, il dosaggio del T3 viene spesso eseguito insieme ai test per il T4 e il TSH per ottenere una valutazione completa della funzione tiroidea.

Cos’è il T4 o tiroxina?

Il T4, abbreviazione di tiroxina, è l’altro ormone prodotto dalla ghiandola tiroidea, considerato l’ormone tiroideo principale in termini di quantità

In effetti, il T4 viene secreto in modo continuo dalla tiroide ed è l’ormone tiroideo in forma circolante più abbondante nel sangue.

Diversamente dal T3, il T4 non è un ormone attivo, ma è considerato un precursore del T3; una volta prodotto, il T4 viene rilasciato nel flusso sanguigno e trasportato ai tessuti periferici (fegato e reni), dove viene convertito in T3 attivo.

Come visto per il T3, livelli anomali di T4 possono indicare ipertiroidismo, ipotiroidismo o altre disfunzioni tiroidee, e si è soliti analizzarli insieme (T3, T4 e TSH).

Quali sono le cause di livelli anomali di T3, T4 e TSH?

I livelli anomali di T3, T4 e TSH possono essere causati da diverse condizioni e fattori. 

Ecco alcune possibili cause:

  • ipertiroidismo: un’eccessiva produzione di T3 o T4 può essere causata da condizioni come la malattia di Graves-Basedow, un’iperfunzione della tiroide o la presenza di noduli tiroidei attivi. In caso di ipertiroidismo, la produzione di TSH viene soppressa, portando a livelli bassi di TSH nel sangue;
  • ipotiroidismo: un’insufficiente produzione di T3 o T4 può essere causata da disturbi autoimmuni come la tiroidite di Hashimoto, infezioni, trattamenti radioterapici alla tiroide o interventi chirurgici alla tiroide. L’insufficiente produzione di ormoni tiroidei porta a un aumento dei livelli di TSH nel tentativo del corpo di stimolare la tiroide a produrre più ormoni;
  • farmaci: alcuni farmaci come l’amiodarone, il litio e alcuni anticonvulsivanti possono influenzare i livelli di ormoni tiroidei nel sangue;
  • tumori tiroidei: alcuni tumori tiroidei possono produrre eccessive quantità di ormoni tiroidei;
  • sovradosaggio di ormone tiroideo sintetico: l’assunzione eccessiva di farmaci contenenti ormoni tiroidei sintetici può portare a livelli elevati di T3 nel sangue;
  • tumori ipofisari: tumori benigni o maligni nella ghiandola pituitaria possono influenzare la produzione di TSH, causando livelli anormali.

È importante sottolineare che queste sono solo alcune delle possibili cause di livelli anomali di T3, T4 e TSH. Per giungere ad una diagnosi corretta, potrebbero essere necessarie altre indagini.

Quando controllare i livelli degli ormoni tiroidei?

I livelli degli ormoni tiroidei possono essere controllati in diversi contesti clinici. Vediamo alcune situazioni in cui potrebbe essere consigliabile eseguire dei test:

  • sintomi di disfunzione tiroidea: se si sospetta un disturbo tiroideo, come ipotiroidismo o ipertiroidismo, in base ai sintomi presentati – come affaticamento, aumento o perdita di peso, problemi di concentrazione, cambiamenti nell’umore – è opportuno valutare i livelli degli ormoni tiroidei;
  • storia familiare di disturbi tiroidei: se ci sono precedenti familiari di disturbi tiroidei, potrebbe essere consigliabile eseguire test di screening per escludere eventuali problemi nella funzione tiroidea;
  • monitoraggio del trattamento: nei pazienti con ipotiroidismo o ipertiroidismo noto, i test degli ormoni tiroidei vengono eseguiti periodicamente per valutare l’efficacia del trattamento in corso e per regolare la dose dei farmaci ormonali;
  • gravidanza: durante la gravidanza, possono verificarsi cambiamenti nella funzione tiroidea. Pertanto, le donne incinte o che stanno pianificando una gravidanza possono essere sottoposte a controlli periodici dei livelli degli ormoni tiroidei;
  • monitoraggio della terapia a base di ormoni tiroidei: nei pazienti che assumono farmaci a base di ormoni tiroidei per altre condizioni, come il gozzo multinodulare o la tiroidite, è importante controllare regolarmente i livelli degli ormoni tiroidei per assicurarsi che siano nella gamma terapeutica;
  • valutazione dei disturbi metabolici: in alcuni casi di disturbi metabolici, come l’obesità o il diabete, può essere necessario eseguire test per valutare la funzione tiroidea, poiché i disturbi tiroidei possono influenzare il metabolismo e il controllo del peso corporeo.

Si consiglia di rivolgersi al proprio medico, che saprà consigliare quando e se sottoporsi a questi esami.

È utile ricordare che quando si controllano i livelli della tiroide, si controlla la forma libera degli ormoni tiroidei T4 e T3 nel sangue, indicati con le sigle fT4 e fT3.

Quali sono i valori normali degli ormoni tiroidei?

I valori di riferimento considerati normali per gli ormoni tiroidei possono variare leggermente tra i laboratori e dipendono anche dal metodo di analisi utilizzato. Tuttavia, i range di riferimento generalmente accettati per gli ormoni tiroidei sono i seguenti:

  • TSH: 0,4-4,0 mIU/L (milli-international units per liter);
  • T3: 80-200 ng/dL (nanogrammi per decilitro) o 1,2-3,1 nmol/L (nanomoli per litro);
  • T4: 4,5-11,2 μg/dL (microgrammi per decilitro) o 58-144 nmol/L (nanomoli per litro).

È fondamentale consultare sempre il proprio medico per interpretare i risultati dei test e valutare se i livelli degli ormoni tiroidei sono nella norma o se richiedono ulteriori valutazioni o trattamenti specifici. Il medico valuterà anche i sintomi e i fattori individuali per determinare se ci sono anomalie significative nella funzione tiroidea.

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.

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