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Come gestire gli sbalzi di pressione

da | Mag 30, 2024 | Medicina Generale, Sanità Integrativa

La gestione della pressione sanguigna deve fare i conti, spesso, con i cosiddetti sbalzi di pressione, ovvero oscillazioni dei valori registrati in vari momenti della giornata

Si tratta di una condizione alquanto frequente, e non solo nei soggetti affetti da ipertensione o problemi cardiovascolari, perché, come vedremo più nel dettaglio, sono molteplici le possibili cause di questi sbalzi

Eventi isolati non rappresentano necessariamente una minaccia alla salute del soggetto che li sperimenta, ma non vanno nemmeno sottovalutati, perché potrebbero sottendere delle complicanze da approfondire. 

Vediamo insieme quali sono le possibili cause degli sbalzi di pressione e come gestirle in modo efficace

Quali sono le cause degli sbalzi di pressione?

Come accennato, gli sbalzi di pressione possono essere causati da una varietà di fattori, non sempre collegati ad una condizione di natura patologica. 

Vediamo, quindi, quali sono le cause più comuni:

  1. situazioni di stress emotivo o ansia;
  2. assunzione eccessiva di sale, alcool, caffeina, o l’assenza di nutrienti essenziali;
  3. attività fisica intensa, che comporta un aumento temporaneo della pressione sanguigna, e sedentarietà, che può contribuire all’ipertensione a lungo termine;
  4. alcuni farmaci, come i decongestionanti, i contraccettivi orali, e alcuni antidepressivi;
  5. patologie come l’ipertensione arteriosa, il diabete, problemi renali, disturbi della tiroide, e l’apnea notturna;
  6. la mancanza di liquidi (disidratazione);
  7. disturbi cardiaci come aritmie, insufficienza cardiaca o malattie valvolari;
  8. cambiamenti nei livelli ormonali, come quelli legati alla menopausa o al ciclo mestruale;
  9. cambiamenti improvvisi nella postura, come alzarsi rapidamente in piedi (ipotensione ortostatica);
  10. disturbi del sonno, come l’insonnia o l’apnea notturna;
  11. invecchiamento;
  12. fumo di sigaretta;
  13. cambiamenti di temperatura.

Se gli sbalzi di pressione sono frequenti o significativi, è importante consultare un medico per una valutazione approfondita e per determinare il trattamento appropriato.

Approfondiamo insieme ciascuna di queste cause, e vediamo come imparare a gestire gli sbalzi di pressione ad esse connessi

1. Stress e ansia 

Lo stress e l’ansia possono avere un impatto significativo sulla pressione sanguigna. 

In effetti, quando una persona è stressata o ansiosa, il corpo rilascia ormoni come l’adrenalina e il cortisolo; essi attivano il sistema nervoso simpatico, provocando un aumento della frequenza cardiaca e la costrizione dei vasi sanguigni, che a sua volta porta a un incremento della pressione arteriosa

Gli episodi di stress acuto possono causare picchi temporanei della pressione sanguigna, mentre lo stress cronico può contribuire a sviluppare l’ipertensione

Per gestire questi sbalzi di pressione, è utile adottare tecniche di gestione dello stress come la meditazione, la respirazione profonda, il tai chi e lo yoga. 

Anche l’esercizio fisico regolare, come una camminata quotidiana, può aiutare. Inoltre, è importante cercare supporto psicologico attraverso un terapeuta o un counselor, che può fornire strumenti e strategie per affrontare meglio l’ansia e lo stress cronico.

2. Dieta

La dieta gioca un ruolo cruciale nella regolazione della pressione sanguigna

Come? Innanzitutto, un consumo eccessivo di sale (sodio) può portare a ritenzione idrica, aumentando il volume del sangue e, di conseguenza, la pressione arteriosa. 

Inoltre, alimenti ricchi di grassi saturi e trans possono contribuire alla formazione di placche nelle arterie, restringendole e aumentando la pressione. 

Anche il consumo eccessivo di alcol può danneggiare il cuore e i vasi sanguigni, mentre la caffeina può causare aumenti temporanei della pressione. 

Per gestire gli sbalzi di pressione dovuti alla dieta, è consigliabile seguire un regime alimentare equilibrato. Un esempio è la cosiddetta dieta DASH (Dietary Approaches to Stop Hypertension), promossa dall’Istituto Nazionale per la Salute degli Stati Uniti (NIH), al fine di aiutare a prevenire, o migliorare, la pressione arteriosa alta. 

Questa dieta si basa sull’assunzione di frutta, verdura, cereali integrali, proteine magre e latticini a basso contenuto di grassi, limitando il sale, i grassi saturi e trans, e gli zuccheri aggiunti. 

Ridurre l’assunzione di alcol e caffeina, e leggere le etichette degli alimenti per monitorare l’assunzione di sodio, possono contribuire a mantenere la pressione sanguigna sotto controllo.

3. Attività fisica

L’attività fisica ha un impatto significativo sulla pressione sanguigna, in due modi differenti. 

Da un lato, un esercizio fisico intenso può causare aumenti temporanei della pressione sanguigna, perché il cuore lavora di più per pompare sangue ai muscoli attivi. Dall’altro lato, però, la mancanza di attività fisica regolare è un fattore di rischio per l’ipertensione cronica

Uno stile di vita sedentario può portare infatti a un aumento di peso, ridotta elasticità dei vasi sanguigni e un cuore meno efficiente, tutti fattori che contribuiscono all’aumento della pressione

Per gestire gli sbalzi di pressione legati all’attività fisica, è importante mantenere una routine di esercizio moderato e regolare

L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda almeno 150 minuti di attività fisica aerobica di intensità moderata o 75 minuti di attività vigorosa ogni settimana, insieme a esercizi di rafforzamento muscolare due volte alla settimana. 

Attività come camminare, nuotare, andare in bicicletta e yoga possono migliorare la salute cardiovascolare e aiutare a mantenere una pressione sanguigna stabile.

4. Farmaci 

Diversi farmaci possono influenzare la pressione sanguigna. Ad esempio, i decongestionanti, spesso usati per alleviare i sintomi del raffreddore, possono restringere i vasi sanguigni, causando un aumento della pressione, così come i contraccettivi orali e alcuni farmaci antidepressivi

Alcuni farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) e steroidi, invece, possono causare ritenzione di liquidi e, di conseguenza, un aumento della pressione. 

Per gestire gli sbalzi di pressione causati dai farmaci, è importante parlare con il medico prima di assumere nuovi farmaci, soprattutto se si ha una storia di ipertensione. 

Il medico può consigliare alternative che hanno un minore impatto sulla pressione sanguigna o monitorare attentamente la pressione durante il trattamento. 

Si raccomanda di non interrompere mai l’assunzione di un farmaco senza consultare il medico, poiché potrebbe essere necessario un piano di gestione personalizzato per equilibrare i benefici del farmaco con i suoi potenziali effetti sulla pressione sanguigna.

5. Condizioni mediche

Alcune condizioni mediche possono influenzare significativamente la pressione sanguigna. 

Ad esempio: 

  • il diabete può danneggiare i vasi sanguigni e i nervi che controllano il cuore, aumentando il rischio di ipertensione;
  • i problemi renali possono compromettere la capacità dei reni di regolare il volume del sangue e la pressione;
  • i disturbi della tiroide, sia ipertiroidismo che ipotiroidismo, possono alterare la pressione sanguigna;
  • l’apnea notturna, un disturbo del sonno in cui la respirazione si interrompe e riprende ripetutamente, è associata a un aumento della pressione. 

Per gestire gli sbalzi di pressione legati a condizioni mediche, è essenziale seguire il piano di trattamento prescritto dal medico. Ciò può includere farmaci per la pressione, cambiamenti nello stile di vita come dieta ed esercizio fisico, e il monitoraggio regolare della pressione sanguigna

6. Disidratazione

La disidratazione può causare una riduzione del volume del sangue, il che porta a una diminuzione della pressione sanguigna. Tuttavia, può anche causare un aumento della pressione sanguigna in alcune situazioni, poiché il corpo tenta di compensare la perdita di volume restringendo i vasi sanguigni. 

Per gestire gli sbalzi di pressione dovuti alla disidratazione, è essenziale mantenere un’adeguata idratazione bevendo acqua regolarmente durante il giorno. 

La quantità raccomandata può variare, ma una linea guida generale è bere almeno otto bicchieri d’acqua al giorno. È consigliato evitare bevande diuretiche come il caffè e l’alcol. 

Durante l’attività fisica intensa o in ambienti caldi, l’assunzione di liquidi dovrebbe essere aumentata

Se la disidratazione è grave o cronica, è importante consultare un medico per determinare la causa sottostante e ricevere un trattamento appropriato.

7. Problemi cardiaci

Diverse condizioni cardiache possono causare sbalzi di pressione sanguigna. Ad esempio: 

  • le aritmie, ovvero battiti cardiaci irregolari, come la tachicardia, possono influenzare l’efficienza del cuore nel pompare sangue, portando a variazioni della pressione;
  • l’insufficienza cardiaca, in cui il cuore non riesce a pompare sangue in modo efficace, può causare sia ipotensione che ipertensione; 
  • le malattie delle valvole cardiache possono alterare il flusso sanguigno attraverso il cuore, influenzando la pressione. 

Per gestire gli sbalzi di pressione dovuti a problemi cardiaci, è fondamentale seguire il piano di trattamento prescritto dal medico, che può includere farmaci per regolare la frequenza cardiaca, migliorare la funzione cardiaca e controllare la pressione sanguigna. 

Cambiamenti nello stile di vita, come una dieta sana per il cuore (ricca di frutta, verdura, cereali integrali e povera di grassi saturi e trans), esercizio fisico regolare e il mantenimento di un peso corporeo sano, possono contribuire a migliorare la salute del cuore e stabilizzare la pressione sanguigna

Inoltre, il monitoraggio regolare della pressione e delle condizioni cardiache è cruciale per prevenire complicazioni.

8. Cambiamenti ormonali

Le variazioni nei livelli ormonali possono influenzare significativamente la pressione sanguigna. 

Durante la menopausa, ad esempio, le donne possono sperimentare aumenti della pressione sanguigna a causa della diminuzione degli estrogeni, che hanno un effetto protettivo sui vasi sanguigni. 

Anche il ciclo mestruale può causare fluttuazioni ormonali che possono influire sulla pressione, così come la fase della pubertà

Altre condizioni ormonali che possono provocare sbalzi di pressione sono i disturbi endocrini, come la sindrome di Cushing, l’ipertiroidismo e l’ipotiroidismo, a causa della produzione eccessiva o insufficiente di ormoni. 

Per gestire gli sbalzi di pressione legati ai cambiamenti ormonali, è importante mantenere uno stile di vita sano con una dieta equilibrata, esercizio fisico regolare e un peso corporeo adeguato. Per le donne in menopausa, la terapia ormonale sostitutiva potrebbe essere un’opzione, ma dovrebbe essere discussa con un medico per valutare i rischi e i benefici. 

Monitorare regolarmente la pressione sanguigna e fare controlli medici periodici può aiutare a identificare e gestire tempestivamente eventuali problemi legati alle variazioni ormonali.

9. Postura 

I cambiamenti improvvisi nella postura possono causare sbalzi di pressione, noti anche come ipotensione ortostatica

Questo fenomeno si verifica quando una persona passa dalla posizione sdraiata o seduta a quella in piedi, e il corpo non riesce a regolare rapidamente il flusso sanguigno per adattarsi alla nuova postura. Di conseguenza, la pressione arteriosa può temporaneamente diminuire, causando vertigini o svenimenti

Le persone più a rischio sono gli anziani, quelle affette da ipotensione cronica e coloro che assumono farmaci che influenzano la pressione sanguigna. 

Per gestire gli sbalzi di pressione legati alla postura è consigliabile alzarsi lentamente da una posizione seduta o sdraiata, permettendo al corpo di adattarsi gradualmente al cambiamento di postura. Anche stringere i muscoli delle gambe prima di alzarsi può aiutare a mantenere la pressione sanguigna stabile. 

Se si verificano sintomi di ipotensione ortostatica come vertigini o svenimenti, è consigliabile sedersi o sdraiarsi immediatamente e sollevare le gambe sopra il livello del cuore per favorire il flusso sanguigno al cervello. Inoltre, è importante evitare rapidi cambiamenti di posizione, soprattutto dopo lunghi periodi di immobilizzazione, come alzarsi dal letto al mattino. 

Se l’ipotensione ortostatica diventa un problema persistente, è consigliabile consultare un medico per escludere condizioni sottostanti e ricevere indicazioni specifiche.

10. Sonno 

La qualità e la quantità del sonno possono generare sbalzi di pressione. 

Durante il sonno, infatti, il corpo si riposa e si rigenera, e questo processo include la regolazione della pressione sanguigna

Ad esempio, la già citata apnea notturna, un disturbo in cui la respirazione si interrompe e riprende ripetutamente durante il sonno, può causare oscillazioni in tal senso. Durante gli episodi di apnea, infatti, il livello di ossigeno nel sangue diminuisce, provocando un aumento della pressione sanguigna. 

Inoltre, la mancanza di sonno può influenzare negativamente il sistema nervoso simpatico, che controlla la pressione sanguigna, portando a sbalzi nella sua regolazione. 

Per gestire gli sbalzi di pressione legati al sonno, è importante adottare una routine di sonno regolare e di alta qualità. Ciò include andare a letto e svegliarsi alla stessa ora ogni giorno, creare un ambiente di sonno confortevole e tranquillo, evitare bevande stimolanti come caffè e alcol prima di coricarsi, e limitare l’esposizione a dispositivi elettronici luminosi prima di dormire. 

Per approfondire, invitiamo a leggere il nostro articolo Come migliorare la qualità del sonno.

Se si sospetta di avere l’apnea notturna o altri disturbi del sonno, è importante consultare un medico per una valutazione e un trattamento appropriato.

11. Età

L’invecchiamento può portare a cambiamenti nella regolazione della pressione sanguigna. 

Con l’avanzare dell’età, in effetti, i vasi sanguigni tendono a diventare più rigidi e meno elastici, il che può influenzare la capacità del corpo di adattarsi ai cambiamenti nella pressione. Inoltre, l’età avanzata è associata a una maggiore incidenza di condizioni mediche, come l’ipertensione arteriosa, il diabete e le malattie cardiache, che, come già illustrato, possono influenzare la pressione sanguigna. 

Per gestire gli sbalzi di pressione legati all’età, è importante adottare uno stile di vita sano che includa una dieta equilibrata, esercizio fisico regolare, controllo del peso e abbandono delle abitudini dannose, come il fumo. 

È inoltre consigliabile monitorare regolarmente la pressione sanguigna e sottoporsi a controlli medici periodici per rilevare e trattare tempestivamente eventuali problemi di salute correlati all’età. 

L’attenzione precoce e la gestione adeguata delle condizioni mediche possono contribuire a mantenere la pressione sanguigna sotto controllo e prevenire complicazioni a lungo termine.

12. Fumo

Il fumo di sigaretta è associato a un aumento temporaneo della pressione sanguigna

Gli agenti chimici presenti nel fumo danneggiano le pareti dei vasi sanguigni, riducendo la loro elasticità e causando un restringimento dei vasi. Ciò aumenta la resistenza del flusso sanguigno e, di conseguenza, la pressione arteriosa. 

Il fumo di sigaretta può anche aumentare la frequenza cardiaca e causare danni alle arterie coronarie, aumentando il rischio di malattie cardiache. 

Per gestire gli sbalzi di pressione causati dal fumo è essenziale smettere di fumare. L’astensione dal fumo porta rapidamente a una riduzione della pressione sanguigna e diminuisce il rischio di complicazioni cardiovascolari a lungo termine. 

Per chiunque stia cercando di smettere di fumare, esistono programmi di supporto e terapie comportamentali che possono aumentare le probabilità di successo. Inoltre, è utile cercare il supporto di amici, familiari o gruppi di sostegno per affrontare con successo l’abitudine al fumo e mantenere una pressione sanguigna stabile e sana.

13. Cambiamenti di temperatura

Le variazioni estreme di temperatura possono influenzare la pressione sanguigna. 

Quando fa molto caldo, il corpo tende a dilatare i vasi sanguigni per dissipare il calore e mantenere la temperatura corporea normale. Questo può portare a una temporanea diminuzione della pressione sanguigna. Al contrario, quando si è esposti a temperature molto fredde, i vasi sanguigni si restringono per preservare il calore corporeo, aumentando la resistenza del flusso sanguigno e di conseguenza la pressione arteriosa

Per gestire gli sbalzi di pressione causati dai cambiamenti di temperatura, è consigliabile vestirsi adeguatamente per il clima, evitare lunghi periodi di esposizione a temperature estreme e mantenere una temperatura confortevole negli ambienti interni

Durante le giornate calde, è importante rimanere idratati bevendo acqua regolarmente e cercare rifugi freschi quando necessario. Durante le giornate fredde, vestirsi a strati e proteggere le estremità dal freddo può aiutare a mantenere una pressione sanguigna stabile. Se si lavora o si esercita all’aperto in condizioni estreme, è importante monitorare regolarmente la pressione sanguigna e prestare attenzione ai sintomi di ipotensione o ipertensione causati dalle variazioni di temperatura. In caso di sintomi persistenti o gravi, è consigliabile cercare assistenza medica.

Per approfondire l’argomento, invitiamo a leggere anche il nostro articolo Colpo di sole: cause, sintomi, prevenzione, primo soccorso.

Conclusioni

Come abbiamo illustrato, sono molte le possibili cause di sbalzi di pressione, in alcuni casi fisiologiche e “innocue”, in altri invece necessitano di maggiore attenzione e di un intervento correttivo immediato. 

Il consiglio, soprattutto per chi soffre di problemi legati alla regolazione della pressione sanguigna, è di sottoporsi a controlli frequenti e di seguire le indicazioni fornite dal proprio medico, sia per la gestione sul lungo periodo sia per gli episodi acuti e repentini. 

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.

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