Nell’ambito delle analisi di laboratorio utilizzate per valutare lo stato di salute di un individuo, la VES (Velocità di Eritrosedimentazione) rappresenta un indicatore di grande rilevanza.
Si tratta, come vedremo più nel dettaglio, di un semplice esame del sangue, che misura la velocità con cui i globuli rossi si depositano nel plasma sanguigno, e fornisce informazioni preziose sulle condizioni fisiologiche e patologiche del paziente.
Nella pratica medica, il test della VES viene spesso prescritto quando si soffre di improvvisi dolori articolari e ossei, non connessi a nessuna patologia o condizione pregressa pertinente, oppure quando il paziente tende ad ammalarsi molto spesso di febbre, raffreddore, tosse.
Di solito, l’esame della VES viene spesso associato ad un altro test, chiamato PCR.
Approfondiamo insieme, e cerchiamo di capire cos’è la VES, cosa indica e cosa vuol dire avere una VES bassa, mediamente alta o alta.
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Cos’è la VES
La VES, acronimo di “Velocità di Eritrosedimentazione”, è un test ematologico utilizzato per misurare la velocità con cui i globuli rossi (eritrociti) si depositano nel plasma sanguigno.
Cosa vuol dire?
Con velocità di eritrosedimentazione si intende il tempo impiegato dai globuli rossi – ovvero la parte solida presente nel sangue – per separarsi dal plasma, quindi dalla parte liquida.
In effetti, il nostro sangue è composto da una parte liquida, chiamata appunto plasma, che contiene enzimi, proteine, vitamine, ormoni e così via e, da una parte solida, formata da globuli rossi, bianchi, leucociti e piastrine.
Più nel dettaglio, il processo di eritrosedimentazione è influenzato da proteine plasmatiche chiamate fibrinogeni, che tendono a far aggregare gli eritrociti, formando piccoli ammassi più pesanti rispetto al plasma. Se si lascia il campione di sangue immobile in una provetta verticale, i globuli rossi tenderanno a depositarsi sul fondo del tubo a causa della gravità, mentre il plasma rimarrà sopra.
Semplificando, i globuli rossi sono più pesanti del plasma, quindi si separano. Il test della VES misura quanto tempo impiegano i globuli rossi a depositarsi sul fondo della provetta.
Quando e perché eseguire il test
Il test della VES può essere eseguito in diverse situazioni cliniche, per aiutare nel processo di diagnosi e monitoraggio di alcune condizioni mediche.
Vediamo le principali ragioni per le quali il medico potrebbe prescrivere questo esame:
- processi infiammatori: quando si sospetta la presenza di un processo infiammatorio, come infezioni, malattie autoimmuni (es. artrite reumatoide), malattie infettive (es. polmonite) o altre condizioni infiammatorie, il test può essere eseguito per confermare o escludere il coinvolgimento infiammatorio;
- malattie reumatiche: la VES è un test comune utilizzato nella valutazione di malattie reumatiche, come l’artrite reumatoide, la polimialgia reumatica e la spondilite anchilosante. In queste condizioni, l’aumento dei valori può indicare un’attività infiammatoria e aiutare nel monitoraggio della risposta al trattamento;
- infezioni: il test può essere utile nel sospetto di infezioni batteriche o virali. Sebbene non sia specifica per un particolare patogeno, un aumento della VES può suggerire la presenza di un’infezione attiva;
- malattie infettive croniche: nelle malattie croniche come la tubercolosi, l’HIV o altre infezioni persistenti, la VES può essere monitorata periodicamente per valutare la risposta al trattamento o il peggioramento della condizione;
- malattie autoimmuni: in molti casi, come il lupus eritematoso sistemico, la VES può essere utilizzata come uno dei parametri per valutare l’attività e la gravità della malattia;
- malattie neoplastiche: in alcuni tipi di tumori maligni, specialmente linfomi e mielomi, la VES può essere utilizzata come indicatore di attività tumorale o come mezzo per monitorare la risposta al trattamento;
- valutazione generale dello stato di salute: in alcune situazioni cliniche, l’esame può essere richiesto come parte di una valutazione generale dello stato di salute di un paziente, soprattutto quando sono presenti sintomi aspecifici e il medico cerca di identificare eventuali anomalie.
È importante sottolineare che quello della VES è un test aspecifico, e può essere influenzato da diverse condizioni, come l’età, il sesso, l’assunzione di farmaci, una gravidanza in corso.
Di conseguenza, è fondamentale che l’interpretazione dei dati raccolti venga eseguita da un medico, che potrà valutare l’opportunità di affiancare a questo esame altre indagini.
Come si svolge l’analisi
Per verificare i valori della VES, quindi della velocità con cui i globuli rossi si separano dal plasma, è necessario effettuare un banale prelievo di sangue presso un laboratorio di analisi.
In genere, non è richiesta una preparazione particolare prima di sottoporsi all’esame. Tuttavia, è importante informare il medico o il tecnico del laboratorio di eventuali farmaci che il paziente sta assumendo, poiché potrebbero influenzare i risultati.
Separandosi dalla parte liquida, i globuli rossi tendono a depositarsi sul fondo della provetta verticale, appositamente progettata per questo tipo di misurazione.
Come abbiamo già spiegato, con questo esame si analizza la quantità di globuli rossi che si separa dal plasma in un’ora, ottenendo così la VES.
Nello specifico, la VES viene misurata in millimetri per ora (mm/h), e indica la distanza percorsa dai globuli rossi in un’ora.
Valori normali VES: come interpretarli
I valori della VES variano molto in base alla natura dell’infezione, ma non solo.
Ad esempio, nelle donne tende ad essere più alta rispetto agli uomini, a causa del ciclo mestruale e, eventualmente, di una gravidanza in corso.
Come detto prima, la velocità si calcola in mm/h, ovvero quanti mm di globuli rossi si depositano sul fondo della provetta nell’arco di un’ora.
Esistono, come per tutti gli altri valori ematici, dei riferimenti precisi a cui rifarsi:
- valori normali: tra 0-20 mm in 1 ora;
- negli uomini fra i 20 e i 49 anni il valore medio è pari a 5mm/h, con un intervallo considerato normale tra 0 e 13;
- negli uomini fra i 50 e i 69 anni il valore medio in media è pari a 7 mm/h, con un intervallo considerato normale tra 0 e 19 mm/h;
- nelle donne fra i 20 e i 49 anni il valore medio in media è pari a 9 mm/h, con un intervallo considerato normale tra 0 e 21 mm/h (come vedi, leggermente più alto degli uomini);
- nelle donne fra i 50 e i 69 anni il valore medio in media è pari a 12 mm/h, con un intervallo considerato normale tra 0 e 28 mm/h (come vedi, ancora più alto degli uomini).
Sono diversi i fattori capaci di influenzare i valori della VES e non sono solo di natura patologica, tra cui:
- età;
- sesso;
- anemia;
- gravidanza in corso;
- post gravidanza;
- traumi subiti;
- infiammazioni già trattate e in corso di guarigione.
Ovviamente, influiscono poi anche malattie e patologie varie, come ad esempio il tumore, l’artrite reumatoide, la leucemia, la polmonite, o varie forme di infezione.
VES bassa, VES mediamente alta o VES alta: cosa vuol dire
La VES può essere classificata in tre categorie principali, in base ai valori rilevati durante l’esame:
- VES Bassa;
- VES Mediamente Alta;
- VES Alta.
Vediamo quali sono le differenze.
1. VES Bassa
Una VES bassa indica una velocità di sedimentazione dei globuli rossi inferiore ai valori di riferimento.
Questo può essere causato da diverse condizioni, tra cui:
- anemia grave;
- iperviscosità del sangue;
- iperproteinemia, ovvero un eccesso di proteine nel sangue;
- ipofibrinogenemia, ovvero una bassa concentrazione di fibrinogeno, che abbiamo visto essere fondamentale nel processo di aggregamento dei globuli rossi;
- malattie ereditarie che influenzano la struttura dei globuli rossi.
In alcuni casi, la bassa VES può anche essere il risultato di errori tecnici durante la procedura di esecuzione dell’esame.
2. VES Mediamente Alta
Una VES mediamente alta indica una velocità di sedimentazione dei globuli rossi leggermente superiore ai valori di riferimento, ma non eccessivamente elevata.
Questo può essere associato a diverse condizioni, tra cui:
- infezioni batteriche o virali;
- infiammazioni croniche;
- disturbi autoimmuni, come l’artrite reumatoide o il lupus eritematoso sistemico;
- altre malattie infiammatorie.
È importante ricordare che una VES mediamente alta può essere un segnale di allarme e richiede ulteriori indagini per identificare la causa sottostante.
3. VES Alta
Una VES alta indica una velocità di sedimentazione dei globuli rossi significativamente superiore ai valori di riferimento.
Questo è spesso associato a:
- processi infiammatori acuti o cronici;
- infezioni gravi;
- condizioni autoimmuni;
- tumori maligni;
- febbre reumatica;
- polimialgia reumatica;
- altre condizioni patologiche.
Un valore elevato di VES può indicare la presenza di un processo infiammatorio nel corpo e spesso richiede un’approfondita valutazione medica per identificare la causa specifica.
Ci teniamo a ribadire che la VES da sola non è un indicatore utile per stabilire la presenza o meno di una patologia o di uno stato infiammatorio, ma è solo un valore sul quale costruire poi un approfondimento.
Sarà il medico a interpretare i dati e stabilire come procedere.