Emoglobina bassa e alta: cause, sintomi, complicanze

da | Mar 26, 2024 | Esami del sangue, Sanità Integrativa | 0 commenti

L’emoglobina, ovvero la proteina che trasporta l’ossigeno dai polmoni ai tessuti del corpo, riveste un ruolo fondamentale nella salute e nel benessere dell’organismo.  

Tuttavia, quando i suoi livelli nel sangue sono al di sotto o al di sopra dei valori considerati normali, possono insorgere una serie di sfide mediche e fisiche.

L’emoglobina bassa può causare sintomi debilitanti come stanchezza cronica, pallore della pelle e mancanza di respiro, influenzando negativamente la qualità della vita e la capacità di svolgere le normali attività quotidiane. Dall’altra parte, l’emoglobina alta può comportare rischi per la salute, inclusi problemi cardiovascolari, complicazioni neurologiche e aumentato rischio di trombosi.

Approfondiamo insieme, e cerchiamo di capire cause, sintomi, complicanze e valori di riferimento per l’emoglobina bassa e alta.

Cos’è l’emoglobina

L’emoglobina è una proteina complessa presente nei globuli rossi o eritrociti, responsabile del trasporto di ossigeno dai polmoni ai tessuti periferici e del trasporto di anidride carbonica dai tessuti ai polmoni per l’eliminazione

Questa proteina è fondamentale per il mantenimento dell’omeostasi dell’ossigeno nel corpo, un processo essenziale a garantire che le cellule e i tessuti del corpo umano ricevano la quantità appropriata di ossigeno per svolgere le loro funzioni vitali, e coinvolge una serie di meccanismi fisiologici complessi per mantenere questo equilibrio e per il supporto dei processi metabolici cellulari.

L’emoglobina è composta da quattro subunità proteiche, chiamate globine (catene α (alfa) e catene β (beta)), ciascuna legata a un gruppo eme contenente un atomo di ferro

Cosa vuol dire? 

I gruppi eme sono componenti strutturali dell’emoglobina che contengono un atomo di ferro e sono responsabili della capacità di legare e trasportare l’ossigeno. Nell’emoglobina, ogni catena globinica è associata a un gruppo eme. In particolare, ogni molecola di emoglobina contiene quattro gruppi eme, ciascuno dei quali è legato a un atomo di ferro.

Questo atomo di ferro è in grado di legare reversibilmente una molecola di ossigeno, formando un complesso noto come ossiemoglobina. Sono proprio i gruppi eme a conferire all’emoglobina il suo colore rosso caratteristico.

Ricoprendo un ruolo così centrale per la vita dell’essere umano, appare evidente come degli squilibri nei valori di emoglobina nel sangue possano indicare una varietà di condizioni mediche sottostanti da approfondire.

Emoglobina bassa: cause principali

Un basso livello di emoglobina nel sangue può essere causato da diverse condizioni, in particolare dalla anemia, che è infatti caratterizzata da una quantità insufficiente di emoglobina o globuli rossi nel sangue per soddisfare le esigenze del corpo. 

Ciò può derivare da diverse cause, tra cui le seguenti:

  • carenze nutrizionali: una delle cause più comuni di emoglobina bassa è la carenza di nutrienti essenziali per la produzione di globuli rossi e di emoglobina stessa, in particolare la carenza di ferro, vitamina B12 o acido folico;
  • perdita di sangue: l’emoglobina può diminuire a seguito di una perdita eccessiva di sangue, come nel caso di emorragie acute (ad esempio, a causa di un trauma o di un intervento chirurgico) o emorragie croniche (ad esempio, a causa di ulcere gastriche, mestruazioni abbondanti o emorroidi sanguinanti);
  • malattie croniche: patologie croniche come le malattie renali, le malattie epatiche, il cancro e le malattie infiammatorie croniche possono influenzare la produzione di globuli rossi e di emoglobina. Inoltre, possono aumentare il metabolismo dei globuli rossi, portando a un consumo eccessivo di emoglobina;
  • malattie del midollo osseo: condizioni che influenzano la produzione di cellule del sangue nel midollo osseo, come la leucemia, il mieloma multiplo o la mielodisplasia, possono causare una diminuzione della produzione di questa importantissima proteina;
  • disturbi ereditari: alcuni disturbi genetici, come la talassemia o l’anemia falciforme, possono influenzare la produzione o la struttura dell’emoglobina, portando a bassi livelli nel sangue;
  • gravidanza: durante la gravidanza, il fabbisogno di ferro aumenta per sostenere la crescita del feto, e ciò può portare a una riduzione dei livelli di emoglobina nel sangue, causando un tipo di anemia chiamata anemia da carenza di ferro in gravidanza.

Queste sono solo alcune delle possibili cause di bassa emoglobina nel sangue. È importante consultare un medico per determinare la causa specifica e pianificare un trattamento adeguato.

Bassi livelli di emoglobina nel sangue: i sintomi più comuni

Come si fa a capire se si soffre di emoglobina bassa, o più nello specifico di anemia? Come si manifesta questa condizione? 

I sintomi più comuni dell’emoglobina bassa, che possono variare di intensità di persona in persona, sono:

  • affaticamento e debolezza;
  • pallore della pelle e delle mucose;
  • mancanza di respiro;
  • vertigini o sensazione di testa leggera;
  • palpitazioni o tachicardia;
  • mal di testa;
  • dolore al petto;
  • debolezza muscolare;
  • disturbi del sonno.

Tutti questi sintomi potrebbero essere riconducibili ad un ridotto apporto di ossigeno nel sangue, ma è importante ricordare che sono segnali aspecifici, ovvero comuni anche in diverse altre condizioni mediche, non solo nell’anemia. 

Per questo motivo, il medico potrà prescrivere una serie di esami clinici per verificare la natura dei disturbi segnalati dal paziente.

Emoglobina bassa e tumore

La presenza di un basso livello di emoglobina, o di anemia diagnosticata, non è direttamente correlata allo sviluppo di un tumore. Tuttavia, può essere una conseguenza o un sintomo di alcuni tipi di tumori o del trattamento del cancro. 

Vediamo quale potrebbe essere il legame tra valori bassi di emoglobina e un tumore:

  • sanguinamento tumorale: in alcuni casi, i tumori possono causare sanguinamento interno o esterno, che può portare a una perdita eccessiva di sangue, con conseguente basso livello di emoglobina e anemia;
  • malnutrizione: alcuni tipi di cancro e il trattamento del cancro possono portare a una ridotta assunzione di nutrienti essenziali, necessari per la produzione di emoglobina;
  • chemioterapia e radioterapia: il trattamento del cancro con chemioterapia o radioterapia può influenzare negativamente la produzione di cellule del sangue, incluso l’emoglobina, causando anemia;
  • tumori del midollo osseo: alcuni tipi di cancro, come la leucemia o il mieloma multiplo, coinvolgono il midollo osseo e possono influenzare la produzione di globuli rossi, portando a un basso livello di emoglobina.

È importante sottolineare che l’anemia in un paziente oncologico può peggiorare la qualità della vita e influenzare la capacità di tollerare il trattamento del cancro. Pertanto, è essenziale monitorare i livelli di emoglobina nei pazienti oncologici e trattare eventuali anemie in modo appropriato per migliorare la loro salute generale e la capacità di rispondere al trattamento.

Emoglobina alta: quali sono le cause?

L’emoglobina alta nel sangue, nota anche come policitemia, può essere causata da diverse condizioni, tra cui le più comuni sono le seguenti:

  • ipossia cronica: l’emoglobina può aumentare come risposta ad una bassa concentrazione di ossigeno nel sangue o a una bassa saturazione di ossigeno nei tessuti, nota come ipossia cronica. Questo può verificarsi, ad esempio, in persone che vivono a elevate altitudini, o a causa di malattie croniche dei polmoni che compromettono lo scambio di gas;
  • malattie polmonari: alcune patologie polmonari croniche, come la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), la fibrosi cistica o l’apnea ostruttiva del sonno, possono causare ipossia cronica e portare ad un aumento della produzione di emoglobina;
  • malattie cardiache congenite: alcuni disturbi cardiaci congeniti possono causare un aumento della pressione sanguigna nei polmoni (ipertensione polmonare), che a sua volta può portare a un aumento della produzione di emoglobina;
  • patologie renali: alcuni disturbi ai reni possono portare ad un aumento della produzione di eritropoietina, un ormone che stimola la produzione di globuli rossi nel midollo osseo, con conseguente aumento della produzione di emoglobina;
  • malattie del midollo osseo: condizioni come la policitemia vera, un disturbo mieloproliferativo caratterizzato da un’eccessiva produzione di cellule del sangue nel midollo osseo, possono portare ad un aumento dei livelli di emoglobina;
  • steroidi anabolizzanti: l’uso di steroidi anabolizzanti può aumentare la produzione di globuli rossi nel midollo osseo, portando ad un aumento dei livelli di emoglobina.

Queste sono solo alcune delle possibili cause di emoglobina alta. È importante sottolineare che un aumento della produzione di emoglobina può essere un segnale di una condizione medica sottostante che richiede valutazione e gestione da parte di un medico. 

Se si sospetta di avere livelli elevati di emoglobina, è consigliabile consultare un medico per una valutazione completa e un trattamento appropriato.

Come si manifesta la policitemia?

L’emoglobina alta può manifestarsi con diversi sintomi e segni, anche se spesso si presenta in modo subdolo e asintomatico.

Se presenti, i sintomi più comuni di policitemia sono:

  • mal di testa, spesso descritto come una sensazione di pressione o pienezza nel cranio;
  • sensazione di pienezza o pressione nel torace, soprattutto durante l’attività fisica;
  • prurito generalizzato o localizzato sulla pelle, spesso dopo un bagno caldo o a seguito di sudorazione;
  • sudorazioni notturne, anche in assenza di temperature elevate o di un ambiente caldo;
  • sensazione di bruciore alle mani e ai piedi, nota come sindrome di eritromelalgia;
  • visione offuscata o altri disturbi visivi;
  • sensazione di stanchezza e mancanza di energia, spesso accompagnata da debolezza generale;
  • dolore o disagio nel torace, che può essere associato a complicazioni come trombosi venosa profonda o embolia polmonare;
  • gonfiore delle mani e dei piedi, dovuto alla maggiore viscosità del sangue;
  • rumore nelle orecchie (acufeni).

Questi sintomi e segni possono variare da persona a persona e possono essere influenzati dalla gravità e dalla causa sottostante dell’emoglobina alta. 

È importante consultare un medico se si sospetta di avere emoglobina alta o se si sperimentano sintomi di questa condizione. 

Cosa succede quando l’emoglobina è alta?

Livelli elevati di emoglobina nel sangue possono tradursi in complicanze più o meno gravi, sicuramente da non sottovalutare, tra cui le seguenti:

  • aumento della viscosità del sangue: il sangue diventa più spesso, rendendo più difficile il suo fluire attraverso i vasi sanguigni. Questo può aumentare il rischio di coaguli di sangue, trombosi venose profonde e altri problemi di circolazione;
  • rischio cardiovascolare: un’elevata viscosità del sangue può aumentare il carico di lavoro del cuore e il rischio di malattie cardiovascolari, come ipertensione, infarto miocardico e ictus;
  • problemi di circolazione: la maggiore viscosità del sangue può compromettere la circolazione sanguigna, causando sintomi come formicolio alle estremità, sensazione di freddo alle mani e ai piedi e pelle pallida o bluastra;
  • aumento del rischio di trombosi: l’elevata viscosità del sangue può aumentare il rischio di formazione di coaguli di sangue, che possono causare trombosi venose profonde o embolia polmonare;
  • aumento del rischio di ipertensione polmonare: in alcuni casi, l’emoglobina alta può causare un aumento della pressione sanguigna nei polmoni (ipertensione polmonare), il che può portare a problemi respiratori e cardiaci;
  • sintomi e complicazioni neurologiche: livelli elevati di emoglobina possono influenzare la circolazione cerebrale e aumentare il rischio di ictus o altri problemi neurologici;
  • complicazioni renali: l’emoglobina alta può influenzare la circolazione renale e aumentare il rischio di danni ai reni e altre complicazioni renali.

Si consiglia di rivolgersi ad un medico per individuare la causa sottostante e affrontare le complicanze che dovessero presentarsi. 

Emoglobina bassa e alta: valori di riferimento 

Per stabilire la presenza o meno di valori alti o bassi di emoglobina nel sangue è necessario sottoporsi ad un semplice prelievo ematico presso un laboratorio specializzato, solitamente con un esame chiamato emocromo completo

I valori di riferimento dell’emoglobina, indicata nel referto con la dicitura “Emoglobina HGB”, possono variare leggermente in base a fattori come l’età, il sesso, la gravidanza e il laboratorio di analisi, ma in linea generale ci si attiene ai seguenti:

  • uomo adulto: circa 14-18 g/dl;
  • donna adulta: circa 12-16 g/dl.

Spesso, quando si parla di questi valori, si utilizzano una formula composta dalla parola “emoglobina” seguita dalla lettera “a” e da un numero, ad esempio “emoglobina a 8”, “emoglobina a 7”, “emoglobina a 6” e così via. 

Ma cosa vuol dire? Quando ci si deve preoccupare? Ovviamente, sarà il medico a stabilire come procedere, ma quando si parla di emoglobina bassa solitamente ad un valore uguale o inferiore a 8 corrisponde una diagnosi di anemia grave, che va affrontata con una certa urgenza. 

Com’è facile intuire, quindi, più è basso questo valore, maggiore è il rischio di complicanze. Per capirci, una emoglobina a 4 corrisponde ad una emergenza medica, con conseguente ricorso ad un soccorso immediato.
Si parla, invece, di emoglobina alta in genere quando i valori sono superiori a 17,5 g/dl nell’uomo e a 15 g/dl nella donna, ma anche in questo caso possono variare a seconda dell’età del soggetto.

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.

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